Da Campertogno si segue il sentiero 287, uno degli itinerari principali che permettono di raggiungere il valico della Colma di Campertogno, collegamento naturale tra Campertogno e Boccioleto. Si segue per un lungo tratto una ripidissima sterrata che ha sostituito la vecchia mulattiera, per poi seguire un sentiero ben segnalato fino alla Colma di Campertogno. Per raggiungere la Cima delle Balme si risale la dorsale erbosa su labili tracce (287b), toccando prima la Cima Voccani. Grazie alla sua posizione centrale il panorama è superbo, oltre al Gruppo del Rosa, su tutte le principali cime dell'Alta Valsesia.
il selvadego
frazione Piana 842 m
L'attuale oratorio di S. Rocco fu costruito verso la fine dell'800, per le cattive condizioni del precedente, che si trova al centro dell'abitato e che fu abbattuto. Il nuovo oratorio, di gusto ottocentesco, ha un campanile poligonale con orologio e contiene una tela attribuita a P. F. Gianoli, raffigurante San Rocco.
cappella di Santa Catlina
oratorio di S. Lorenzo 1067 m
sulla ripida strada sterrata....
passando vicino alle baite degli alpeggi Bonde e Rivaccia
Alpe Selva 1395 m
si sale verso l'Alpe Ambrogione 1565 m
inizia un susseguirsi di immagini spettacolari....
in lontananza la Colma di Campertogno
uno sguardo a ritroso...
Colma di Campertogno 1727 m
valico che collega Campertogno a Boccioleto, tra le Quattro Bricche (1972 m) a nord e la Cima Voccani (1910 m) e la Cima delle Balme (1931 m) a sud
...a sud...
...a nord...
dalla Cima Voccani (1910 m) verso la...
...Cima delle Balme (1931 m)
mi sento un privilegiato davanti a tanta bellezza....
non c'è bisogno d'andare chissà dove per essere felici...
....qui regna sola la pace e il silenzio...
cresta verso il Monte Castello
dopo una scorpacciata di panorami... purtroppo si deve tornare a valle...
La strada non presa
Due strade divergevano in un bosco ingiallito, e dispiaciuto di non poterle entrambe percorrere restando un unico viaggiatore, a lungo ho sostato e ne ho osservata una, giù, più lontano che potevo fino a dove curvava nel sottobosco; – poi ho preso l’altra, ché andava altrettanto bene e vantava forse migliori ragioni, perché era erbosa e meno calpestata; sebbene, in realtà, l’andirivieni le avesse più o meno ugualmente consumate – e entrambe si distendessero quel mattino tra foglie che nessuna orma aveva annerite. Oh, ho tenuto la prima per un’altra giornata! Eppure, sapendo come strada porta a strada, dubitavo che mai ci sarei tornato. – Con un sospiro mi capiterà di poterlo raccontare chissà dove tra molti e molti anni a venire: due strade divergevano in un bosco, e io – io ho preso quella meno battuta, e da qui tutta la differenza è venuta.
Robert Frost
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