Un lungo anello dai panorami mozzafiato, che ha il suo punto culminante nel Mont Facciabella a 2621 m, straordinario balcone sul massiccio del Monte Rosa. Difficilmente si incontrano persone tranne che nei pressi del Rifugio Grand Tournalin o alla partenza dal piccolo e caratteristico paesino di Mandriou. Si cammina prevalentemente a una quota superiore ai 2000 m, su sentieri sempre ben segnalati, anche se una cartina è sempre meglio averla nello zaino.
Dall'autostrada A5 Torino/Aosta si esce al casello di Verrès, per poi proseguire seguendo la SS506 della Val d’Ayas fino a Brusson. Raggiunta la frazione Corbet, si svoltia a sinistra in direzione di Antagnod. Attraversati i caratteristici villaggi di Lignod e Antagnod, a circa 500 metri prima della frazione di Bisous, si svolta a sinistra per Mandriou. In pochi minuti si arriva nel piccolo parcheggio antistante la graziosa chiesetta 1839 m, eventualmente si può parcheggiare a lato della strada o negli spazi a poca distanza dal paesino. A lato della chiesetta, accanto a una fresca fontana, si seguono le indicazioni sulla palina segnavia per il Col de Nana/Colle Vascoccia, sentiero 3. Lasciate le case alle proprie spalle, il sentiero inizia a salire passando accanto a un edicola votiva. Incrociata una strada sterrata la si segue per pochi metri verso destra fino a Ca' Zena, per poi salire a sinistra seguendo i segnavia 3/3A. Usciti dal bosco si arriva a un bivio, tralasciamo il sentiero 3F a destra dal quale poi si farà ritorno (Lago Lochien), si arriva a incrociare il Ru Cortod che si attraversa su un ponticello in legno. Si continua a salire tra due staccionate in legno, arrivando in pochi minuti nei pressi dell'alpe Metsan. Oltrepassato l'alpeggio, il sentiero sempre ben evidente prosegue con una lunga diagonale verso sinistra, tra piante di ginepro, uva ursina e brugo, in direzione della cappella Sarteur. Terminata la salita si piega verso destra entrando nel vallone che conduce al Passo Vascoccia. Il sentiero prosegue a valle della cappella e dell'alpeggio Vascoccia (2249 m), continuando a salire leggermente fino a un bivio. Tralasciata a sinistra l'indicazione per la "Falconetta" (3A), si prosegue diritti seguendo il sentiero 3, che risale l'erboso valloncello sino all'ampia sella del Col Vascoccia (2567 m). Abbandonato momentaneamente il sentiero 3, si sale verso destra seguendo il segnavia 3B. Con alcuni saliscendi si percorre l'ampia cresta fino a raggiungere la cima del M. Facciabella (2621 m). Il panorama sul Massiccio del Monte Rosa è talmente straordinario che si rimane incantati. Tornati al colle si riprende a seguire il sentiero 3 sulla sinistra. Dopo aver attraversato una pietraia, si raggiunge un crinale secondario proveniente dal Bec di Nana. Si scende leggermente, per poi proseguire a mezzacosta tagliando un pendio di sfasciumi, fino a raggiungere un poggio. Dopo un breve tratto in falsopiano, il sentiero prosegue in diagonale risalendo un ripido pendio erboso, oltre il quale superato un breve passaggio dietritico, si incrocia il sentiero proveniente dal Col di Nana, che si può raggiungere con un piccolo sforzo fisico (2773 m). La discesa ora si svolge sull'Alta Via n. 1 e su sentiero 4A. Dopo un primo tratto con pendenza scarsa tra prati e rocce, si raggiungono alcuni piccoli salti rocciosi, in corrispondenza di uno di questi è stata realizzata una scalinata in pietra per facilitarne il passaggio. Si prosegue ora senza particolari problemi attraversando alcune pietraie, fino a incrociare la strada sterrata di servizio al rifugio. Si risale la sterrata e subito dopo aver oltrepassata l'alpe Tournalin Dessus, si arriva al rifugio Grand Tournalin (2544 m). Dalla palina segnavia si scende seguendo l'Alta Via n. 1 e i sentieri 4 e 4A, recentemente ritracciati, evitando cosi la strada sterrata e accorciando notevolmente il percorso. Oltrepassata l'alpe Tournalin dessous, si raggiunge il Torrent de Nannaz, lo si costeggia inizialmente sulla sinistra, per poi portarsi sulla destra grazie a un ponticello in legno. A quota 2100 m circa, si abbandona il sentiero e si imbocca sulla destra il sentiero 3F, anche questo ritracciato di recente. Dopo una diagonale verso destra, il sentiero svolta decisamente a sinistra iniziando a salire ripidamente il pendio, tra rododendro, mirtillo e qualche larice, fino a raggiungere il Lago Lochien e l'omonimo colle (2276 m). Dal lago ormai quasi completamente interrato, si sale a destra per pochi metri, per poi iniziare a scendere su buon sentiero (3F) in direzione sud. Si attraversa un bosco di conifere e tralasciato a sinistra il sentiero 5, in breve si incrocia una stradina sterrata. Si riprende a seguire sul lato opposto l'ampio sentiero, fino a ritornare al bivio nei pressi del Ru Cortod. Da qui si fa ritorno a Mandriou sul medesimo percorso dell'andata.
il selvadego solitario
si parte da Mandriou 1839 m
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