Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 12 settembre 2020

L'anello Deleguaggio-Premaniga

Escursione ad anello di grande interesse panoramico e naturalistico, con bella vista sulla valle e le sulle cime circostanti, dal Monte Legnone, al Pizzo Tre Signori. Si attraversano alcuni storici maggenghi e alpeggi di Premana, tra cui l'alpe Deleguaccio, l'alpe Solino e l'alpe di Premaniga.

Si parte da Premana, raggiungibile da Lecco o da Bellano percorrendo la carrozzabile della Valsassina fino a Taceno, per poi proseguire seguendo le indicazioni per Margno e Casargo.  Entrati in Valvarrone, si attraversa il ponte e si sale fino a raggiungere Premana, la macchina si può lasciarla nel piccolo parcheggio accanto al Centro Ricerca e Sviluppo della CAMP o in alternativa nel parcheggio rialzato poco più avanti sulla sinistra (925 m). Subito dopo aver attraversato la strada, nei pressi di una cappella, oltre ad alcune vecchie indicazioni e una cartina, troviamo anche le più recenti paline segnavia. Si risale sulla sinistra una breve rampa in cemento e lasciate alle spalle le ultime case, si inizia a percorre la mulattiera che conduce in breve a Gorla (Gorle - 994 m). Dopo aver perso leggermente quota, si riprende a salire costeggiando il caratteristico nucleo di Zucco (Zucc). Tralasciate le indicazioni per Pagnona, si prosegue a destra verso l'alpe Deleguaccio. Seguendo i vari bolli e frecce si attraversano i maggenghi di Gianello, per poi entrare nella stretta valle del Varroncello, la cui sponda destra è costituita dal versante Sud del Monte Legnone. La salita prosegue con tratti ripidi intervallati da altri a mezza costa, dopo un breve pausa su un poggio panoramico, ci abbassiamo arrivando sotto a un'enorme roccione con una cappelletta. Si riprende a salire costeggiando lo steccato in legno a protezione del precipizio sulla sinistra e giunti al limite della vegetazione d'alto fusto, si arriva a una grossa cappella con accanto una fontanella. Il sentiero prosegue in salita verso destra fino ad arrivare all'alpe Deleguaccio (1668 m). Per il ritorno dalla palina segnavia si prosegue verso destra in direzione di Premaniga. Il sentiero tendenzialmente è ben curato dagli alpigiani per favorire il passaggio. Da tenere conto gli innumerevoli sali e scendi e qualche breve tratto a strapiombo. Incrociata una recente strada agro-silvo-pastorale, si ignora la deviazione a destra per Premana e si prosegue in direzione di Solino. Dopo un primo tornante si abbandona la sterrata e si riprende a seguire il sentiero a destra che conduce in pochi minuti all'alpe Solino (1600 m). Per raggiungere Premaniga si scende verso la sottostante palina segnavia, ignorando il sentiero che prosegue diritto incrociando nuovamente la recente strada sterrata. Dopo un lungo tratto il sentiero attraversa la strada sterrata, per poi riprende a proseguire a mezza costa fino a incrociare il sentiero per il Pizzo Alto. Raggiunta la sottostante cappella, si consiglia prima di proseguire a destra in direzione di Premana, una visita al vicino nucleo di case di Premaniga (1400 m), dove sorgeva il rifugio Pizzo Alto, ora chiuso. Dalla cappella si scende seguendo la stradina sterrata, ignorata la deviazione a sinistra per Fraina/Forni, si prosegue fino a raggiungere la successiva palina segnavia. Abbandonata la sterrata, si prosegue seguendo la vecchia mulattiera per Premana (segnavia 5). Si attraversano alcuni alpeggi fino a incrociare la  sterrata, si continua a scendere sul lato opposto e in breve si raggiungono le prime case di Premana. Attraversata la strada asfaltata si continua a scendere seguendo la mulattiera, all'inizio della quale si trova una cappella. Raggiunta in breve Via Repubblica, si prosegue sul lato opposto scendendo una scalinata, per poi proseguire lungo una stretta viuzza acciottolata, arrivando nei pressi dell’ufficio postale e il comune. Non rimane che proseguire in direzione del campanile della chiesa parrocchiale di San Dionigi e in pochi minuti ritornare al parcheggio seguendo la strada principale.
Malati di Montagna: PiGi e il selvadego

si parte....da Premana
Famoso per la sua tradizione nella produzione di forbici e coltelli. Con le sue strette viuzze e le scalinate inerpicate, caratteristiche del centro storico.



Alpeggi e maggenghi





le mulattiere sono costellate da cappelle e segni di devozione





i panorami non mancano


esempi di mulattiere ancora ben conservate



angoli suggestivi



non mancano le fresche cascatelle




a volte e meglio guardare avanti...






bellissima cappella







Deleguaggio 1668 m


il più alto degli alpeggi premanesi





Deleguaccio è espressione dilettale derivante dal verbo "sciogliere": i Laghi di Deleguaccio infatti raccolgono le acque derivanti dallo scioglimento estivo delle nevi.





si inizia la lunga traversata a mezza costa verso l'alpe Premaniga




il suo trono lui l'ha trovato



Alpe Solivo 1600 m


Il più piccolo degli alpeggi di Premana ma certamente uno dei più panoramici




Mazze di tamburo


Premaniga 1400 m


Premaniga è uno degli alpeggi con il maggior numero di baite.





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