Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

lunedì 1 giugno 2020

Dal Sasso Gordona al Monte San Zeno

Il Sasso Gordona è una splendida montagna, dalla struttura rocciosa molto evidente. Ben riconoscibile grazie alla sua posizione isolata a cavallo tra la Valle d’Intelvi e la vicina Val della Crotta in Svizzera. La sua forma piramidale la mette ben in evidenza dalla calma morfologia degli altri rilievi che la circondano. Da sottolineare la straordinaria capacità dei soldati nello sfruttare le conformazioni rocciose della montagna, per poi trasformarle in una vera e propria fortezza, un'importante caposaldo militare, in grado di controllare sia la Valle di Muggio, che l’intero solco della Valle d’Intelvi. Si percorrono sentieri, mulattiere e strade miliari, fare  attenzione nel salire e scendere dal Sasso Gordona, alcune catene aiutano nei passaggi più difficili, soprattutto sul versante verso il rifugio Prabello (EE). Da Cerano d'Intelvi si consiglia di seguire la mulattiera per S. Zeno, sia all'andata che al ritorno e non la mulattiera che sale verso gli alpeggi dove molte proprietà sono private e non consentono il passaggio. Colgo l'occasione per ringraziare chi ci ha permesso il passaggio, consigliandoci un sentiero alternativo.

Da Como seguire la SS340 che costeggia il lago fino a raggiungere Argenno. Abbandonata la statale proseguire a sinistra verso la Valle Intelvi. Arrivati a Castiglione d'Intelvi seguire le indicazioni a sinistra per Cerano, Schignano. Poco prima d'arrivare alla chiesa di Cerano, svoltare a destra in Via M. San Zeno, la macchina la si può lasciare nei parcheggi che si trovano lungo la via (580 m). Si inizia a camminare risalendo la via fino al suo termine, dove a poca distanza da una fontanella si trova un cartello con indicata la Mulattiera per Monte S. Zeno e Piano delle Alpi. Si segue la mulattiera che inizia a salire nel bosco fino a un bivio con due cartelli gialli con il simbolo del ferro di cavallo e del rubinetto dell'acqua e un piccolo cartello in legno con indicato S. Zeno. Attenzione a non proseguire sulla mulattiera perché conduce verso alcune proprietà private dove è vietato l'accesso. Si scende a sinistra e attraversato un ponte si riprende a salire in maniera costante. Ai seguenti bivi si seguono le indicazioni per S. Zeno, in mancanza di indicazioni bisogna svoltare verso destra. Arrivati a un incrocio, si tralascia la mulattiera a sinistra che sale a S. Zeno e si prosegue verso destra arrivando in pochi minuti a Piano delle Alpi. Si sale in direzione della Colma di Prabello dove sorge l'omonimo rifugio, raggiunta una palina segnavia si svolta a sinistra e si inizia a percorrere una delle strade della linea militare fatte costruire dal generale Luigi Cadorna. Dopo un lungo tratto in piano in un fitto bosco, giunti in prossimità di una cappella con un crocifisso, si svolta a destra e si inizia a salire costantemente in direzione del Sasso Gordona - fortificazioni. All'altezza di un tornante si tralascia l'indicazione per il rif. Prabello e si continua a risalire la strada militare fino a raggiungere un bivio. Dalla palina segnavia si tralascia l'indicazione per il Rifugio Prabello e si continua a salire verso sinistra in direzione del Sasso Gordona, Colma di Binate, Via delle Alpi. Arrivati all'inizio delle prime fortificazioni, si può osservare una bellissima rappresentazione in legno. Seguendo ora il sentiero per la Vetta Sasso Gordona, Rifugio Prabello - impegnativo, si inizia a salire sempre più ripidamente. Lungo il percorso si possono osservare manufatti militari costruiti durante la Grande Guerra, come trincee e postazioni per mitragliatrici. Poco prima d'arrivare alla croce alcune catene facilitano il passaggio. Con i suoi 1410 metri il Sasso Gordona è uno splendido punto panoramico sulla valle d'Intelvi. verso il rifugio Binate e la strada per il Bisbino, sul gruppo del M. Generoso e sul Lago di Como. Per il ritorno si scende sul versante opposto, questo tratto è molto ripido ed è stato attrezzato con una lunga serie di catene (EE). Raggiunto il rifugio Prabello (1201 m), si segue il sentiero a sinistra non indicato ma evidente che a mezzacosta raggiunge il cippo di confine. Si scende ora a sinistra in territorio elvetico lungo la dorsale erbosa fino a incrociare la sottostante stradina sterrata. Si inizia a seguirla verso destra a mezzacosta, fino a raggiungere l'edificio delle guardie di confine Bonello a poca distanza dall'omonimo alpeggio. Si ritorna in Italia seguendo la strada sterrata a destra che inizia a scendere con una serie di tornanti. Incrociata la strada asfaltata per Erbonne la si segue verso destra. Arrivati in prossimità di un'area picnic, si scende a destra seguendo una traccia di sentiero, dopo aver costeggiato una recinzione, si scende nuovamente al bivio per San Zeno. Si inizia a ripercorrere il medesimo percorso fatto per salire fino al bivio per il Monte San Zeno. Si sale ora seguendo la Via Crucis per il Monte San Zeno, dopo un primo tratto dove si guadagna quota moderatamente, la mulattiera prosegue più ripidamente fino alla sommità dove sorge l'antico oratorio, splendido il panorama verso il Lago di Como, con l’Isola Comacina e la penisola di Lavedo in primo piano (1025 m). Per il ritorno si ripercorre il medesimo itinerario fino al parcheggio di Cerano d'Intelvi.
Malati di Montagna: Danilo, Renzo, Lorenzo, PiGi e il selvadeo




Pian delle Alpi


Sasso Gordona


Monte San Zeno








Fortificazioni al Sasso Gordona



Cara mamma...













Sasso Gordona 1410 m



Discesa sul versante del rifugio Prabello (EE)






La Peonia (paeonia officinalis L. subsp. Officinalis) specie europeo-caucasica, vive nei boschi chiari di latifoglie, è rara e distribuita in pochi siti nell’arco alpino. È sicuramente una delle perle botaniche delle Alpi, non solo perché così rara, ma anche per la grandezza e la bellezza dei suoi fiori.


  

Botton d'oro (Trollius europaeus)
Pianta esclusiva delle zone montane, il botton d'oro abbellisce in primavera i prati umidi con la sua vistosa fioritura gialla.











Confine Svizzero Alpe Bonello 
 

Monte San Zeno 1025 m
Una delle montagne simbolo della Valle Intelvi, con splendida vista sul lago e sull’Isola Comacina. La chiesetta, già meta dei pellegrini medievali, è stata recentemente ricostruita in stile romanico, con bella torre campanaria.







 

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