Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 6 giugno 2020

Da Erve al Monte Magnodeno

Il Magnodeno grazie alla sua eccezionale posizione panoramica sopra al Lago di Lecco, offre splendide vedute sulle cime circostanti del triangolo lariano. La cima è collegata al Resegone o "resegón o resega in dialetto lombardo", tramite l’affilata cresta della Giumenta. L'escursione prevede un ampio giro ad anello su sentieri sempre ben tracciati, uniche difficoltà riscontrate sono alcuni guadi sul torrente Galaveso sulla via del ritorno. Per la rigogliosa vegetazione e la diversità di paesaggi, è molto appagante per l’escursionista alla ricerca di una natura ancora incontaminata.

Arrivati a Lecco si segue la SS639 in direzione di Bergamo. Dopo aver oltrepassato Vercurago, arrivati a Calolziocorte, si segue la provinciale 180 in direzione di Erve. Con percorso panoramico, in parte scavato nella roccia, in pochi minuti si arriva a Erve (550 m). L'auto la si può lasciare nel parcheggio nei pressi del Municipio. Dal parcheggio si segue sulla sinistra Via Giovanni XXIII fino al primo tornante, per poi continuare a salire a sinistra sulla bella mulattiera. Incrociata nuovamente la strada, la si segue per alcuni minuti, al termine delle ultime abitazioni si svolta a destra seguendo una stretta stradina. Dopo pochi metri si imbocca il sentiero a sinistra per il Magnodeno. Al primo bivio si svolta a destra e subito dopo a sinistra. Il sentiero inizia a guadagnare quota in maniera costante all'interno del bosco, alternando tratti ripidi. Rimanendo sempre sul sentiero principale e ignorando le varie deviazioni che conducono ad alcuni roccoli, si raggiunge la dorsale del Monte Forcellino e in breve il bivio con una palina segnavia. Qui si può vedere un cippo storico sul quale viene indicato il confine tra lo Stato di Milano e lo Stato Veneto. Tralasciato il sentiero 801 "Sentiero della Valle", si riprende a salire seguendo la dorsale in direzione della già visibile croce del Magnodeno. La salita iniziale è piacevole e regala belle visuali verso la Valle San Martino e verso il Resegone. Arrivati in cresta, si inizia a salire il tratto terminale ripidamente, agevolati da alcuni gradini in legno, fino a raggiungere il Magnodeno, con  l'omonimo bivacco dell'ANA di Maggianico e a poca distanza la grande croce alta sette metri (1241 m). Il panorama è veramente ampio, a ovest il Cornizzolo, i Corni di Canzo, il Moregallo e le Grigne, a nord il M. Legnone, il M. Resegone e il Pizzo Tre Signori, a sud il Lago di Annone, il Lago di Pusiano, il Lago di Alserio e il M. Barro. Per il ritorno dalla piazzola per l'elicottero, si prosegue verso la Cresta della Giumenta, si scende di qualche metro aiutati da alcune catene e poco dopo arrivati a un bivio, si abbandona la cresta e si inizia a scendere verso destra seguendo il sentiero 24 per il Rif. Alpinisti Monzesi. Questo sentiero è un lungo mezza costa, con tratti nel bosco e diversi saliscendi. Arrivati a una fresca fonte, si continua a seguire il sentiero 24 che passando a lato di pareti rocciose e bellissime fioriture scende fino a incrociare il sentiero che sale da Erve verso il rifugio. Si inizia a scendere e giunti a un primo bivio si tralascia l'impegnativo sentiero "Pra di Rat" e si prosegue a sinistra guadando poco dopo un primo torrente. Lungo tutto questo tratto di sentiero fino a Erve saranno frequenti i torrenti che si incontrano e si dovrà anche guadare un paio di volte il torrente Galaveso facendo attenzione a non scivolare. Al successivo bivio si seguono le indicazioni a destra per la Fonte San Carlo/Erve, tralasciando il sentiero per Piazzo/La Passata/Antiche Miniere. Si scende sempre su ampia traccia su fondo roccioso e spesso scivoloso dovuto all'umidità del versante che stiamo percorrendo, fino a raggiungere la suggestiva Fonte San Carlo, con accanto un tavolo con panche. Attraversato un ponticello in legno, si continua a scendere a lato del torrente fino a raggiungere la località Gnétt dove la valle si allarga leggermente. Si attraversa un primo ponticello e subito dopo un secondo a destra, per poi proseguire su strada sterrata fino a raggiungere l'abitato di Erve. Seguendo la via principale si ritorna nuovamente al parcheggio.
Malati di montagna: PiGi e il selvadego

Erve...la bella chiesetta all'inizio della mulattiera


come riutilizzare i vasi...





















Giglio di monte [Paradisea liliastrum]


Iris


Giglio di San Giovanni


 



Fonte San Carlo


Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, ma ricorda quanta pace può esserci nel silenzio della montagna


educazione civica...!!!


dettagli e traccia gpx 

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