Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 2 febbraio 2020

Il Pizzo da Crevola

Escursione ad anello che ha come punto culminante il Pizzo, cima poco conosciuta se non a livello locale, che offre però un bellissimo panorama. I sentieri sono tutti ben contrassegnati e non ci sono particolari difficoltà, tranne il tratto che dall'antecima scende ripidamente per alcuni metri, qui è stata messa una nuova catena accanto al vecchio cavo di sicurezza. Fare attenzione soprattutto in caso di ghiaccio o di terreno bagnato.

Si segue l'autostrada A26 fino all'uscita di Romagnano/Ghemme. Alla prima rotonda si svolta a sinistra e si inizia a seguire la SS299 in direzione di Alagna/Varallo. Dopo circa 25 km, poco prima d’attraversare il fiume Sesia, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Doccio/Crevola/Locarno/Parone. Tralasciata la deviazione a sinistra per Parone, si prosegue ancora per un breve tratto fino a raggiungere il parcheggio sulla sinistra, dove si lascia l’auto. Seguendo la stradina asfaltata, in breve si arriva davanti alla chiesa parrocchiale di Crevola, dedicata a San Lorenzo (441 m). Si prosegue seguendo la stradina a destra, all'inizio della quale un cartello segnavia indica il sentiero 601 per il Pizzo. Al termine della stradina, si prosegue a destra su un ampio sentiero in decisa salita nel bosco. Al termine del primo tratto di salita, si raggiunge la cappella dell'alpe Alai (650m), e poco dopo il bivio nei pressi delle diroccate baite dell'alpe Barca (730 m). Tralasciato a sinistra il sentiero 603 per l'alpe Casavei, si riprende a salire decisamente verso destra, per poi continuare a mezzacosta fino a raggiungere il torrente Pacalotto o della Valle. Guadato il torrente, si continua a risalire la sponda idrografica sinistra, oltrepassando in successione l'alpe la Valle di Noè (939 m) e altre alpeggi diroccati posizionati a varie quote, comunemente chiamati tutti alpe la Valle. Giunti a un primo bivio, si tralascia a sinistra l'indicazione per la Cima Viola (vecchia indicazione su un albero) e proseguendo verso destra in breve si arriva al secondo bivio con indicato il sentiero 603a per l'alpe Campo, che si utilizzerà per il ritorno. Poco dopo si arriva all'alpe Baite o Superiore della Valle (1164 m), da cui parte il sentiero 606 per la Sella delle Miniere. Si prosegue ora a mezza costa con alcuni saliscendi, fino ad arrivare all'ampia Sella Gamarra (1167 m), immersa in un splendido bosco di faggi. Si inizia a risalire verso destra la cresta raggiungendo l'anticima, si scende con attenzione aiutati da una catena e da un cavo di sicurezza, per poi proseguire fino a raggiungere la Cima del Pizzo, prima di salire anche qui è stata messa una catena utile in caso di ghiaccio (1192 m). Splendido punto panoramico sulla sottostante Varallo e sulle cime circostanti. Ritornati al bivio prima citato, si prosegue a destra sul sentiero 603a, dopo aver attraversato un paio di torrenti quasi sempre asciutti, si incrocia una strada sterrata che si inizia a risalire arrivando alla Sella Fajel  (o della Lepre 1187 m). Dalla palina segnavia si inizia a seguire il sentiero 604 per l'alpe La Bora e l'alpe Casavei. Con un lungo traverso si scende verso sinistra attraversando una bellissima faggeta, raggiungendo la Sella della Bora (1106 m), collocata sulla dorsale che divide il versante di Parone dalla Valle del Pacalotto. Il sentiero prosegue ora come una trincea, passando accanto alle diroccate baite dell'alpe La Bora (1050 m) e poco dopo dell'alpe La Bora in fondo (1001 m). Usciti dal bosco si attraversa il pianoro dell'alpe Casavei, alpeggio con numerose case ristrutturate, raggiungendo in breve la Cappella della Madonna dei Poveri (809 m). Dalla cappella si prosegue verso destra e dopo aver costeggiato la recinzione di una casa, si arriva sulla strada sterrata nei pressi di una palina segnavia. Seguendo l'indicazione per l'alpe Cerei/Crevola, si inizia a seguire verso sinistra il sentiero 605. Oltrepassate le ultime case, la strada sterrata termina e si inizia a scendere verso sinistra in un bosco misto, arrivando in pochi minuti all'alpe Cerei (708 m). Attraversato un tratturo, si continua a scendere raggiungendo prima le baite dell'alpe Piagge (Piacc 622 m) e poco dopo incrociando la strada Crevola-Parone. Seguendo la mulattiera a sinistra, si scende ripidamente fino a raggiungere le prime case di Crevola. Prima di partire si consiglia un giro tra i vicoli di Crevola, merita sicuramente una visita il lavatoio con accanto una fresca fontanella. Si raggiunge facilmente dalla chiesa seguendo la via principale, giunti in una piazzetta, si imbocca il vicolo sulla sinistra passando accanto a una caratteristica cappella.
Malati di Montagna: Lorenzo, Danilo, Renzo, PiGi e il selvadego

si parte da Crevola


Chiesa parrocchiale dedicata a San Lorenzo “al pozzo”, edificata nel corso del XVIII secolo e gentilmente affrescata dalla bottega degli Orgiazzi.


in decisa salita...




Alpe Alai (650 m)




natura incontaminata




vecchia segnaletica...




verso l'anticima


si scende...


in cima al Pizzo 1192 m



PiGi e Renzo


Res o Bec d'Ovaga


Varallo


Fenera


dall'anticima al Pizzo


si risale...



splendide faggete



chiesetta all'alpe Casavei



ritorno a Crevola



dettagli e traccia gpx 

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