Si tratta del percorso che il giovane Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, percorreva durante la sua fanciullezza per recarsi fino al collegio di Celana, a Caprino Bergamasco e di seguito a San Gregorio in Cisano Bergamasco.
Viste le sue condizioni economiche non poté entrare con facilità in seminario, infatti il suo cammino lo iniziò come esterno del Collegio Vescovile di Celana in maniera di ridurre al minimo le spese. Angelino entrò come alunno esterno a Celana il 25 ottobre 1891. Esisteva un problema, il non breve tragitto da Sotto il Monte a Celana, circa 11 km, un sentiero non facile per un bambino di 10 anni, dato che era quasi tutto costituito da sentieri in mezzo ai boschi: per questo non sarebbe stato possibile andare e tornare ogni giorno. Per un breve periodo di tempo venne ospitato da alcuni parenti a Caderizzi, 3 km circa da Celana. Per un certo periodo del 1891 e nei primi mesi del 1892 venne ospitato a San Gregorio dal parroco Don Carlo Marinelli, allora confessore del Collegio di Celana. Per recarsi da Sotto il Monte a Caderizzi, Angelino partiva ogni lunedì mattina con il suo carico di biancheria e di vettovaglie sulle spalle e al sabato sera, dopo un saluto ai parenti, tornava a Sotto il Monte. Verso la primavera dell’anno 1882, per il diverso clima famigliare e di metodo educativo dei parenti riprese a tornare a Sotto il Monte tutti i giorni. Dalla partenza e durante il tragitto sono collocati 7 “Sassi Commemorativi”. Ogni sasso indica una tappa del percorso in ricordo del passaggio del Papa. E' stato inaugurato con la nuova segnaletica il giorno 11 ottobre 2015. Per la realizzazione si sono impegnati numerosi gruppi di volontariato dei comuni attraversati, la Commissione Sentieri del CAI di Bergamo, le Amministrazioni comunali che hanno reso possibile l'acquisto della segnaletica ed il coordinamento dell'iniziativa e soprattutto il Presidente Pierino Angeloni dell'Associazione MONVICO che con forte volontà ha portato avanti il progetto.
Un lungo anello che nella prima parte segue le orme di Angelo Giuseppe Roncalli, tra fede, natura e storia, raggiungendo il Collegio di Celana. Per il ritorno dal Monastero di San Giacomo Maggiore di Pontida, si risalgono i rigogliosi boschi del M. Canto fino a raggiungere l'Abbazia Sant'Egidio in Fontanella, fondata ben mille anni fa, dove si può cogliere ancora l’atmosfera di un’epoca di cavalieri e crociate.
Malati di Montagna: Renzo, Pg, Lorenzo, Danilo e il selvadego
dettagli e traccia gpx
futuro Papa Giovanni XXIII
Statue bronzee in grandezza naturale che rappresentano il Papa con i suoi genitori ed un bambino, dello scultore Carlo Balljana intitolato "Focolare di bontà, sorgente di vita".
La stanza dove nacque il 25 novembre 1881, si conservano ancora il quadro della Madonna che avevano i genitori, il loro letto ed un mobile.
in vista del collegio vescovile di Celana
Costruito nel 1579 per volontà di Carlo Borromeo.
Fra i suoi allievi c'è anche Angelo Roncalli, poi diventato Papa Giovanni XXIII
Parrocchiale di Celana, al cui interno viene custodita una pala dell'Assunta eseguita da Lorenzo Lotto
sulla via del ritorno...
Abbazia di Pontida
Sant'Alberto da Prezzate, fondatore dell'abbazia nel 1076, volle dedicare questa sua chiesa a san Giacomo apostolo, patrono dei pellegrini e dei viandanti. Pontida e la sua abbazia vengono ricordate su tutti i libri di storia per il famoso "giuramento" che avvenne all'interno di questa chiesa il 7 aprile 1167. Vi si riunirono infatti i delegati comunali di venti città d'IItalia, tra le quali Cremona, Bergamo, Mantova, Bescia e Ferrara, che consacravano con il solenne "giuramento " di Pontida la Lega lombarda (che non ha niente a che fare con l'attuale partito politico), che doveva difendere le libertà comunali contro Federico Barbarossa.
Pietra di Sant'Alberto
Una leggenda, narra che Sant'Alberto di Prezzate, (fondatore del Monasterolo e della chiesa S. Giacomo di Pontida), per celebrare le messe all'Abbazia San Egidio a Fontanella, passando su questo sentiero trovava questa pietra comoda e si sdraiava per trovare sollievo a gambe e schiena. Una volta riposato si rimetteva in cammino e notava che il male alla schiena gli era passato cosicché tutte le volte che passava si faceva il suo riposino (dicono che passasse anche intere notti a dormire qui).
Abbazia rettoria di Sant'Egidio in Fontanella
Venne fondata nel 1080 da Alberico da Prezzate, nobile bergamasco che per meritare la salvezza della sua e delle anime di Teiperga, Isengarda e Giovanni, forse suoi consanguinei o forse soltanto persone a lui particolarmente care, donò un appezzamento di terreno che si trovava sul monte Vergese, antico nome del monte Canto, nel luogo detto Fontanella, per edificare un monastero in onore di S. Egidio. In particolare su Teiperga si concentrarono la curiosità e la fantasia degli storici locali, che la identificarono con la regina Teutberga, moglie ripudiata del re Lotario li, vissuta nel IX secolo e dunque anteriore di due secoli alla benefattrice e fondatrice del monastero, come viene definita Teiperga in due documenti dei 1308 e 1536, qui sepolta in un sarcofago, collocato sin dal 1479 entro un’edicola di recupero, addossata al lato meridionale della chiesa.