Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 23 giugno 2018

Bivacco Bottani-Cornaggia

Il bivacco Bottani-Cornaggia è dedicato alla memoria degli alpinisti Nino Bottani e Siro Cornaggia, ed è collocato, a 2327 metri, fra le balze del circo terminale a monte dell'alpe Visogno, ai piedi della cima di Malvedello (m. 2640). Il sentiero fino al bivacco è sempre ben contrassegnato da segnavia bianco/rossi e da alcuni cartelli collocati nei bivi. Da non sottovalutare il dislivello e l'ultimo tratto  prima del bivacco piuttosto ripido. La via di ritorno si svolge sul medesimo itinerario.di salita.

Da Lecco si segue la superstrada Lecco-Colico fino al Trivio di Fuentes, vero e proprio crocevia, dove si diramano le strade principali che portano in Valchiavenna (SS36 dello Spluga) o Valtellina (SS38 dello Stelvio). Seguendo la SS38 si arriva a Morbegno, entrati in paese alla prima rotonda si svolta a sinistra in Via Forestale. Subito dopo il ponte sul fiume Adda, si svolta a destra in direzione di Dazio, per poi proseguire verso Roncaglia e successivamente fino a Poira. Si parcheggia al termine della strada, nei pressi della chiesetta di S. Margherita (1077 m).
Si ripercorre per qualche metro la strada dalla quale si è arrivati, per poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per il bivacco Bottani-Cornaggia/Pre Soccio. Lasciate le ultime baite alle proprie spalle, si raggiungere in breve una graziosa cappella, dalla quale si inizia a seguire un largo sentiero che inizia a risalire una fitta pineta. Arrivati alle successive indicazioni, si piega verso destra e dopo alcuni minuti tralasciato il sentiero per Peccio, si inizia a guadagnare quota in maniera decisa con una lunga serie di tornanti. Attraversata una pista tagliafuoco, si riprende a seguire il sentiero sul lato opposto, continuando a salire fino a raggiungere un rudimentale cancello in legno. Tralasciato a destra il "Sentiero dell'acqua" da cui poi si farà ritorno, si inizia un lungo traverso verso ovest-sud-ovest, al termine del quale si sale arrivando nel bucolico pianoro di Pra' Sücc' (1647 m). Seguendo l'indicazione su una baita, si svolta a sinistra salendo verso le baite più a monte, oppure si segue una traccia che sale diritta, per poi piegare a sinistra, entrambi poi si uniscono in prossimità delle baite, per poi proseguire verso nord. Tralasciata la deviazione a sinistra per l'Oratorio Sette Fratelli, in breve si raggiungere una piccola radura che si attraversa, per poi riprendere a salire verso sinistra attraversando un'ampia conca di sfasciumi e massi. Si guadagna quota con alcuni tornanti, risalendo il fianco sinistro del vallone e dopo aver tagliato un ampio dosso, ecco apparire davanti ai propri occhi il suggestivo scenario dell’alpe Visogno. A sinistra la conca è delimitata dal lungo crinale dove sono ben riconoscibili i Tre Cornini, davanti a guardia dell'alpeggio la cima di Malvedello, sul confine tra la Costiera dei Cech e la Valle dei Ratti e in basso a destra come un piccolo puntino rosso il bivacco Bottani-Cornaggia. Oltrepassata una palina segnavia con indicato il Rifugio Volta, in breve si arriva alle baite dell'alpe Visogno (2003 m), dalle quali piegando verso sinistra si inizia ad attraversare l'ampio pianoro. Tralasciato il sentiero a sinistra che conduce ai Tre Cornini, si inizia a risalire il ripido pendio con una lunga diagonale, fino a raggiungere lo sperone roccioso su cui è posto il bivacco Bottani-Cornaggia (2327 m). Splendido il panorama verso le Valli del Bitto di Albaredo e di Gerola. Per il ritorno ripercorriamo il medesimo itinerario fino a Pra' Sücc', dove tralasciato il sentiero da cui siamo arrivati, proseguiamo verso sinistra seguendo una traccia di sentiero contrassegnato da labili segni di vernice. Si scende a valle delle ultime baite e oltrepassato un muretto a secco, in prossimità di un albero si imbocca verso sinistra un evidente sentiero che conduce in breve a un pozza d'acqua, da qui si svolta a destra e con attenzione si continua a scendere fino a incrociare nuovamente il sentiero percorso in salita. Questo percorso indicato come "Sentiero dell'acqua" è scarsamente frequentato e poco segnalato. Ripercorrendo il medesimo sentiero dell'andata si fa ritorno al parcheggio di Poira.
Malati di Montagna: Aldo, Pg e il Selvadego

Il bivacco è stato posato nel 1983 ed è di proprietà del G.A.M. (Gruppo Aquile di Morbegno), lo stesso che ha anche posato la croce sulla quota 2585, a nord-ovest del bivacco. Dispone di 9 cuccette, un tavolo ed una panchina ribaltabile. Non confidiamo troppo, invece, nella possibilità di procurarci acqua nei dintorni: la Costiera dei Cech è in generale piuttosto arida, per cui è meglio portarne una buona scosta da casa.


si parte da Poira di Civo, con il Legnone in bella vista (1077 m)


dall'alto del cielo mi preghi per ti,
ma ti da luntan regordes de mi...


Val Gerola


Alpe Pre Sücc o Pre Soccio, cioè Prato Asciutto (1650 m)



un giardino di ginestre



la Valtellina attraversata dal fiume Adda


il bivacco è ancora molto lontano...


ma l'ambiente è fantastico...


Alpe Visogno (2003 m)


il bucolico pianoro dell'alpe Visogno


ci siamo quasi...


...forse...!!!


gli amici incontrati al bivacco


...perché la vita è un brivido che vola via, è tutt'un equilibrio sopra la follia...



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