Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 3 dicembre 2017

L’anello del Pizzo di Cusio e la Via del Ferro...con variante

Spettacolare e panoramica escursione ad anello, senza particolari difficoltà, che offre durante tutto il percorso una vista eccezionale sulle principali cime orobiche. Da effettuarsi magari durante il periodo invernale quando la neve ricopre solo le cime, fermandosi a sorseggiare un buon bicchiere di tè caldo, di tanto, in tanto...

Da Milano si segue l'autostrada A4 fino all'uscita di Dalmine, per poi continuare sulla statale 470 Dalmine/Villa D’Almè. Alla rotonda di Villa D’Almè si iniziano a seguire le indicazioni per San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Piazza Brembana, per poi proseguire per Olmo al Brembo e Passo San Marco. Arrivati a Olmo al Brembo si svolta a sinistra verso Cusio, che si raggiunge dopo circa 8 km, la macchina la si può lasciare nell’ampio parcheggio sotto alla chiesa parrocchiale.
Si risale la scalinata a lato del parcheggio fino a incrociare la strada asfalta nei pressi di Piazza della Vittoria, tra il municipio e la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Margherita (1035 m). Si segue verso sinistra Via Roma, raggiungendo in breve uno slargo, da dove si imbocca la mulattiera a destra indicata da una palina segnavia per il Colle Maddalena/Giro Pizzo di Cusio (sent. 105A).
Si inizia a risalire la bella mulattiera gradinata accanto al torrente, fino a incrociare la strada asfalta per i Piani dell’Avaro. Si attraversa la strada, per poi riprende a seguire la mulattiera. Attraversato il torrente su un ponticello, si continua a salire all’interno del bosco, fino a raggiungere il Colle della Maddalena, dove sorge l’omonimo e antico oratorio (1233 m). Il colle era un cruciale punto di passaggio del tracciato alto della Via del Ferro, che collegava l’alta Val Brembana alla Valtellina e alla Valsassina passando per Averara, Cusio, Ornica e Valtorta. 
Dalla palina segnavia si percorre un breve tratto in piano seguendo le indicazioni per Baite Pusnel/Baite Taine e Ornica. Arrivati a un bivio, si tralascia a sinistra il sentiero 105A per l'Oratorio di S. Giovanni, da cui poi faremo ritorno e si prosegue in discesa verso Ornica. Si attraversano i fitti boschi della Valle della Colla e dopo aver superato alcuni impluvi, all’altezza di un tornante si tralascia il sentiero a sinistra verso la località Pusnèi e in pochi minuti i si raggiungono i prati delle Taine (1036 m), incrociando il sentiero 107 che risale sul lato sinistro la Val Salmurano. 
Si continua a scendere fino a raggiungere la contrada Rasega di Ornica, toponimo che rammenta la remota presenza di una segheria idraulica. Poco prima del caratteristico ponte in pietra, si svolta a sinistra seguendo l’indicazioni sulla palina segnavia per Pizzarela/Baita Pianu/Oratorio San Giovanni Battista (sent. 105C). Lasciate le case alle proprie spalle in breve si raggiungere l Canal de la Dasa, che si scavalca per poi risalire ripidamente il pendio fino a raggiungere la radura della Baita Runcal bas. Il sentiero prosegue con meno pendenza, passando sotto alla bella parete rocciosa della Corna Bianca, che preannuncia l'arrivo al caratteristico torrione dolomitico della Pizzarèla (1010 m), che si può risalire con un minimo d'attenzione e dal quale si può godere di un notevole panorama su Ornica. Ripreso il cammino si inizia un lungo traverso in falsopiano, sul fianco occidentale del Pizzo di Cusio, con belle vedute sulle valli di Ornica e Stabina. Oltrepassato il dosso della Tinusèla e l’inciso e detritico Vallone dei Cantoncelli, si raggiungono i pascoli abbandonati dei Pianoni (1070 m). Tralasciato il sentiero che prosegue tra due muretti a secco, si svolta a sinistra seguendo l'indicazione sulla palina segnavia per l'Oratorio di San Giovanni/Cusio. Si inizia a salire in maniera decisa costeggiando un muretto di pietra, con spettacolari panorami verso la Val d’Inferno e il Pizzo dei Tre Signori. Arrivati a un colletto, si prosegue nuovamente con un lungo traverso in falsopiano, fino a raggiungere la sella dove isolata e silente sorge l’antica chiesetta dedicata a San Giovanni Battista (1123 m), tra il Pizzo di Cusio e il Monte Disner. Tralasciata la pista agrosilvopastorale che scende verso Cusio, si prosegue seguendo l'indicazione Periplo P.zo Chiuso (sent. 105A). Dopo un breve tratto in salita, raggiunto un roccolo si svolta a sinistra e seguendo l'evidente sentiero contrassegnato come "Variante 105A - Colle Maddalena", si inizia un lungo tratto in costa, con alcuni saliscendi. Arrivati nuovamente all'Oratorio di Santa Maria Maddalena, non rimane che ripercorre il medesimo percorso fino al parcheggio di Cusio.
Malati di Montagna: Simonetta, Lorenzo, Danilo, Renzo, Pg e il Selvadego

si inizia a salire lungo la bella mulattiera verso...


...il Colle della Maddalena, con l'Oratorio di S. M. Maddalena del XII sec.















Oratorio di San Giovanni Battista
Le semplici fattezze paiono voler celare il prezioso tesoro che vi si conserva, dato dagli affreschi sulla vita del santo che Cristoforo Baschenis, “Il Giovane”, realizzò alla fine del Cinquecento.





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