Escursione parzialmente ad anello, nel primo tratto si attraversano vecchi boschi, lungo una mulattiera che sale ripidamente con una serie di tornanti, fino a raggiungere Olzeno, da molti definito il più bel alpeggio della Val Cannobina. Passando accanto a secolari faggi, si raggiunge l'ameno alpeggio di Le Biuse, dove accanto alla chiesetta sorge il Rifugio delle Nevi, la vista sul Limidario e le Rocce del Gridone innevati ripagano della fatica. Continuando a salire si arriva alla depressione detta “Tre confini”, sul confine dei Comuni di Cannobio, Cavaglio/Spoccia e Cursolo/Orasso.
Si segue l’autostrada A26 in direzione di Gravellona Toce, fino all'uscita di Baveno/Stresa. Si prosegue verso Verbania, per poi continuare sulla statale 34 in direzione di Cannobio. Raggiunto l'abitato, si svolta a sinistra sulla strada provinciale 75 della Val Cannobina, fino alla deviazione sulla destra per Gurrone/Cavaglio S.D. Arrivati a Cavaglio (501 m), si lascia la macchina nel parcheggio, e si sale verso la chiesa. Dopo aver costeggiato l’antico campanile romanico, si passa sotto a un portico e seguendo le indicazioni per Olzeno/Le Biuse, si attraversa il paese percorrendo le sue strette viuzze. Dalla palina segnavia, si inizia a seguire la mulattiera che sale ripidamente all'interno del bosco con alcune svolte. Oltrepassata una cappella, si arriva in breve a un bivio, tralasciato il sentiero a sinistra che scende verso Gurrone, si continua a salire verso Olzeno/Le Biuse/Tre Confini/Alpe Spoccia/M.te Limidario. Incrociata la strada, si tralascia il sentiero a sinistra da cui poi faremo ritorno e si inizia a risalire la strada innevata, che in pochi minuti conduce a Olseno, con quasi tutte le baite ben ristrutturate (1060 m). Si continua a salire a monte delle baite, con il Limidario, le Rocce del Gridone, il M. Faierone e il M. Giove, che fanno da corona e il lago Maggiore sullo sfondo, è uno spettacolo per gli occhi! Man mano che si sale il panorama si allarga anche sulle principali cime del Parco Nazionale Val Grande, con il M. Zeda e il P.zo Marona in primo piano e sotto la parte terminale della Valle Cannobina. La strada si restringe e dopo aver costeggiato alcune vecchie baite, con alcuni enormi faggi, in breve si arriva a Le Biuse (1274 m), con la graziosa chiesetta e accanto il rifugio delle Nevi. Un pannello collocato all’esterno della chiesetta, ricorda come le bande partigiane abbiano combattuto con coraggio, per la liberazione del nostro paese dalle truppe di occupazione, su queste montagne. Si continua a salire seguendo la stradina, fino alla selletta denominata Tre Confini (1334 m), una palina segnavia indica le varie destinazioni che si possono raggiungere. Si ripercorre il medesimo percorso fino a Olseno, che si attraversa passando tra le baite e dopo aver oltrepassata la piccola chiesetta, si continua a scendere seguendo le indicazioni sulla palina segnavia, fino a incrociare nuovamente la strada. Tralasciato il sentiero a sinistra da cui si è arrivati, si scende seguendo la strada. Dopo alcuni tornanti si arriva nel piccolo paese di Gurrone, con la cinquecentesca chiesa (700 m). Non rimane che seguire la ripida strada asfaltata, che dopo circa 15 minuti riconduce a Cavaglio.
Malati di Montagna: Renzo, Lorenzo, Danilo, Pg e il selvadego
dettagli e traccia gpx
Cavaglio 501 m
Campanile romanico
le ciaspole nel primo tratto si lasciano appese allo zaino....
si sale all'interno di vecchi boschi...
arrivo a Olzeno 1061 m
durante la salita non mancano i panorami...
non abbiamo incontrato nessuno per tutto il giorno...
Olzeno è caduto in letargo...
il Monte Zeda nel Parco Nazionale della Val Grande
Maestosi faggi lungo il cammino
arrivo a Le Biuse 1274 m
con le sue baite ristrutturate...
...la chiesetta, dove una lapide ricorda un fatto di guerra partigiana a seguito di un rastrellamento nazifascista del 21 febbraio 1945.
...e il Rifugio delle Nevi...
...dell'Associazione Ghiro Felice
salendo verso i Tre confini
Tre Confini 1334 m
Gurrone 697 m
Chiesa dedicata alla Madonna Assunta
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