Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

venerdì 2 giugno 2017

Monte Boglia (o Colma Regia 1516 m)

Il Monte Boglia (o Colma Régia) è l’ultima importante elevazione a meridione della lunga catena di confine che si stacca a S del Passo di San Lucio. Si presenta con una bella cupola prativa che emerge da fitti boschi ed è un belvedere rinomato e molto frequentato. Dalla vetta la vista è davvero spettacolare, spazia dal Lago di Como con le Grigne, al Lago Maggiore, a Lugano con il suo Lago sotto di noi. alla Valsolda, ma anche sull’Arco alpino occidentale e sulle Prealpi ticinesi e lombarde.

Interessante escursione ad anello nella Riserva Naturale Integrale Valsolda, alla scoperta dei segni dell’uomo e della natura. Il percorso si sviluppa nel tipico paesaggio prealpino lombardo, percorrendo gli antichi acciottolati che collegavano le frazioni del paese con i luoghi della monticazione estiva e continua lungo i sentieri di collegamento tra gli alpeggi in quota, oggi scarsamente frequentati.

Dall'autostrada A9 (Milano/Chiasso) si esce a Como nord (ultima uscita prima del confine), per poi proseguire costeggiando il lago di Como fino a Menaggio. Seguendo le indicazioni per Porlezza, dopo aver oltrepassato lo splendido centro rivierasco, si costeggia il Ceresio attraversando i vari paesini, fino a raggiungere la deviazione a destra per Dasio. Raggiunto il paese si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il campeggio San Rcco, oltre il quale si lascia l'auto all'inizio della strada sterrata, in uno spiazzo sulla sinistra (590 m). Si segue la strada sterrata fino a raggiungere una calcherà, oltre la quale subito dopo aver attraversato il ponte si abbandona la sterrata e si imbocca sulla sinistra il sentiero n. 17. Dopo pochi metri si tralascia il sentiero a sinistra che scende verso le baite e si prosegue sul sentiero in falsopiano, dove all'inizio un cartello ci informa che stiamo per percorrere un sentiero magico… Si prosegue a mezza costa senza particolari problemi, per poi immettersi in una bella stradina selciata. Giunti a un bivio con un cippo, prima di proseguire a sinistra verso Castello, si consiglia una breve deviazione di pochi minuti verso Muzzaglio che si raggiungere proseguendo diritti (fontanella nei pressi della chiesetta). Dal bivio si perde velocemente quota fino a raggiungere il torrente che si attraversa grazie a un ponte, oltre il quale si continua seguendo la comoda strada sterrata. Oltrepassata una baita con una saltella, si abbandona la sterrata contrassegnata con il segnavia 15 e si sale a destra seguendo il sentiero n. 13. Arrivati a un crocevia di sentire,i si continua verso destra seguendo l'ampio sentiero n. 10, che inizia a guadagnare quota con un lunghissimo mezza costa all'interno del bosco. Arrivati nei pressi di un torrente in secca, a causa del sentiero franato, bisogna risalire per qualche metro il letto del torrente, per poi riprendere il sentiero sulla destra. Giunti in località Drubi, si abbandona il sentiero n. 10 e seguendo i segnavia a sinistra sugli alberi si segue il sentiero n. 12. Questo è il primo dei due tratti più faticosi dell'escursione, si sale ripidamente facendo molta attenzione ai segnavia bianco/rossi sugli alberi, fino a uscire dal bosco nei pressi della Cascina Sala (1096 m). Costeggiando sulla sinistra le baite si sale fino a raggiungere la larga cresta erbosa della Zocca della Nave, che si segue per poi perdere leggermente quota fino a raggiungere la graziosa cappella della Madonna del Faggio (990 m) in splendida posizione panoramica sul lago. Si sale per qualche metro seguendo il sentiero n. 12 arrivando poco dopo a una seconda chiesetta, l'edificio avrebbe dovuto sostituire la cappella della Madonna del Faggio, ma per sconosciuti motivi i lavori si sono interrotti. Si scende verso destra, per poi iniziare a salire nuovamente all'interno del bosco arrivando in breve alla località Roccolo (1130 m). Da qui inizia il secondo tratto faticoso dell'escursione, si sale ripidamente seguendo la cresta in un bosco di faggi, anche se il sentiero a volte sembra perdersi, basta seguire i numerosi segnavia presenti sugli alberi. Usciti dal bosco si continua sulla ripida cresta erbosa fino a raggiungere la cresta Sud, con un cippo di confine e una panchina che invita a riposarsi ammirando lo straordinario panorama. Tralasciato a sinistra il sentiero che proviene da Brè, si prosegue in leggera salita verso la croce del Monte Boglia, che si raggiunge in pochi minuti (1516 m). Su un pannello vengono indicate le principali cime che si possono osservare da questo splendido balcone naturale. Per il ritorno scendiamo per un tratto lungo la cresta Nord su comodo sentiero scalinato, per poi entrare in suggestivo bosco, fino a raggiungere l’ampia radura erbosa del Pian di Scagn (1174 m). Sulla palina segnavia non è indicato, ma a destra rientrati in territorio italiano inizia il bel sentiero contrassegnato con segnavia bianco/rossi che conduce fino alla radura dell’Alpe Bolgia con una fresca fontanella (1120 m). Volendo si può iniziare da qui a percorrere la strada sterrata, oppure seguire il sentiero che inizia poco a valle dell'alpeggio. All'inizio tende a perdersi tra gli arbusti, ma seguendo i segnavia diventa più marcato, per poi terminare sulla strada sterrata che si inizia a seguire fino a raggiungere nuovamente il parcheggio dove si è lasciata l'auto.
Malati di Montagna: Silvio e l'homo selvadego

prima di scendere lungo l'antica via selciata verso Castello...


...con una brevissima deviazione si può arrivare a Muzzaglio 655 m


....con la sua caratteristica meridiana....


un'antica via attraversa il bosco....


nel bosco il sentiero sembra perdersi...


ma se si guarda con attenzione i segnavia non mancano...


dalla Zocca della Nave 1120 m
anche se la salita verso il Monte Boglia è ancora lunga...


...ci consoliamo con magnifici panorami...


... e bellissime chiesette come la Madonna del Faggio


al termine (quasi) della ripidissima salita
alla spalle SE del Monte Boglia


verso la cima....ancora pochi metri...


Monte Boglia o Colma Regia




un signor faggio....


Alpe Boglia



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