Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

sabato 1 novembre 2014

Al Passo Andolla, aspettando l'inverno

Dall'autostrada A26 proseguiamo fino a Gravellona Toce, per poi continuare sulla SS33 del Sempione, all'uscita di Villadossola seguiamo le indicazioni per la Valle Antrona. Risaliamo tutta la valle fino a Antronapiana, tralasciata la deviazione a sinistra per il lago di Antrona, attraversiamo l'abitato e oltrepassato anche l'alpe Campo 1250 m, in breve raggiungiamo l'alpe Cheggio 1497 m. Dall’Oratorio di Cheggio, dedicato a San Bernardo da Mentone, continuando lungo la strada in breve arriviamo al parcheggio antistante la diga del lago alpe dei Cavalli.
Mentre attraversiamo il muro della diga ci fermiamo ammaliati dal riflesso delle montagne sul lago che stranamente sembra essere diventato uno specchio quasi perfetto, al di là della diga proseguiamo sull'ampio sentiero a destra. Dopo pochi minuti tralasciamo a sinistra un primo sentiero per il passo della Forcola e continuando in piano raggiungiamo una bella fontana scavata in un tronco in legno, dalla palina segnavia continuiamo seguendo le indicazioni per la Piana Ronchelli/Campalamana/Rifugio Andolla (SFT - Simplon Fletschhorn Trekking), mentre a sinistra è indicato un ulteriore sentiero per il Passo della Forcola. Continuiamo rimanendo alti sul lago per poi scendere verso il ponte divelto da una slavina, proseguendo a ridosso della parete rocciosa su una nuova passerella formata da tronchi di legno, raggiungiamo un promontorio dove è piazzato un bel crocifisso, siamo a circa metà del lago. Oltrepassato un torrentello, proseguiamo in falsopiano e arrivati alla fine del lago scendiamo verso il torrente Loranco che attraversiamo su un ponte. Risalito il dosso boscoso usciamo sui prati dell'alpe Gabbio 1505 m, splendido il colpo d'occhio sul lago, oltrepassato un ruscello risaliamo un ulteriore dosso roccioso per poi entrare nel pianoro dell'alpe Ronchelli 1578 m, in prossimità delle baite troviamo una caratteristica fontana e poco più avanti la Cappella del Buon Pastore, dove tutti gli anni si riunisce il Coro Valdossola (la cappella ricorda che “Chi canta prega due volte”).
Da questa località incomincia la vera e propria parte in salita verso il rifugio, rimanendo alti sul torrente che in questo punto scorre in un profondo canyon, arriviamo al bivio per Campalamana, continuiamo a destra percorrendo un sentiero abbastanza ripido che ci porta a una selletta.
Riprendiamo a guadagnare quota con una serie di gradini, passando accanto ad un ruscello, per poi uscire sulla conca che si apre sulle alpi di Andolla, splendido il colpo d'occhio sul rifugio, sormontato dal massiccio dell'Andolla. Proseguiamo diritti e svoltando leggermente a sinistra percorriamo un lungo traverso, saliamo fra grossi massi e attraversato un ruscelletto in breve raggiungiamo la balconata dove sorge il Rifugio Andolla 2061 m. Il Rifugio Edison fu costruito nel 1923 e poi rinnovato dal CAI di Villadossola nel 1953, nel 1986 si è inaugurata l'attuale struttura.
Dal rifugio oltrepassiamo la teleferica di servizio e dopo aver perso leggermente quota proseguiamo sull'evidente sentiero. Guadato un torrente continuiamo verso alcuni grossi massi, il sentiero salendo compie un lungo traverso fino a portarsi sotto al passo, dove si può già vedere la palina segnavia e un grosso omino di pietra. Con alcuni stretti e ripidi tornanti raggiungiamo il Passo Andolla 2418 m, siamo sulla cresta di confine che divide la valle Loranco dall'attigua val Vaira svizzera (Zwischbergental). La giornata è talmente bella che decidiamo di seguire una traccia sulla sinistra che sale in vista del Pizzo Andolla, raggiunto un punto panoramico a circa 2500 decidiamo di fermarci, il panorama a 360° è di quelli da lasciare senza parole. Ridiscesi al passo ci fermiamo per riposarci e poi con rammarico iniziamo la discesa ripercorrendo il medesimo itinerario fatto al mattino. Raggiunta l'auto ci meravigliamo di non aver incontrato nessuno per tutto il giorno, prima di ritornare a casa ci fermiamo per farci qualche risata nel vicino Rifugio Novara all'alpe Cheggio.
Malati di Montagna; Pg, Silvio, Franco, Danilo e Homo Selvadego

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Lago Alpe dei Cavalli o di Cheggio 1490 m


Rifugio Andolla 2061 m
della sez. CAI di Villadossola


by Franco


inquadratura perfetta peccato per l'homo selvadego


andare in montagna fa bene...e Pg ne è l'esempio...


homo selvadego...!!!




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