Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

martedì 24 aprile 2012

Hermann Buhl

...eccomi sul punto più elevato della montagna, sulla cima del Nanga Parbat a 8125 metri...
...sono le sette di sera...
...eccomi dunque in punta, primo uomo dacché la terra esiste 
a calpestare questo luogo meta dei miei desideri!
...eppure non sento in me né felicità inebriante né tripudio di gioia 
né la esaltazione che dà la vittoria...
...l'importanza di questo istante mi sfugge del tutto, sono distrutto!

alcune frasi tratte dal libro "È buio sul ghiacciaio" di Hermann Buhl


Hermann Buhl fu un fuoriclasse dell'alpinismo:
scalatore eccezionale, il 3 luglio del 1953 dopo diciassette ore
di salita in solitaria raggiunse per primo la vetta inviolata 
del Nanga Parbat 8125 m, colto dall'oscurità all'inizio della discesa, 
dovette trascorrere la notte in piedi a circa 8000 metri, 
è considerata fra le più grandi imprese della storia dell'alpinismo e
nel 1957 fu tra i primi quattro salitori del Broad Peak 8047 m.
Nato a Innsbruck nel 1924, salì la sua prima montagna all'età di dieci anni, 
il 27 giugno del 1957 durante la salita al Chogolisa 7645 m,
il crollo di una cornice nevosa ne provocava la sua tragica morte, 
nonostante le ricerche, il corpo non venne mai ritrovato.


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