Una volta arrivati a Lecco proseguiamo sulla provinciale 72 arrivando a Mandello del Lario, alla prima rotonda svoltiamo a destra passando sotto il ponte della ferrovia e proseguiamo seguendo le indicazioni per Rongio/Luzzeno. L'auto la si può lasciare nella piazzetta di Rongio 390 m dove però solitamente non c'è mai posto, oppure nei parcheggi sottostanti. Percorriamo Via Rossana e arrivati al bar osserviamo dalla parte opposta alcuni interessanti percorsi dedicati alla storia partigiana, proseguiamo verso destra in salita e oltrepassate le ultime case del paese giungiamo all'inizio della mulattiera acciottolata. Dalla palina segnavia seguiamo il sentiero 13b per lo Zucco di Manavello, abbandonata dopo pochi minuti la mulattiera svoltiamo a sinistra arrivando in breve a Rossana 480 m dove c'è una fonte, attenzione perché è l'unica possibilità di rifornirsi d'acqua lungo tutto il cammino. Al seguente bivio proseguiamo a destra seguendo il sentiero incassato nel terreno, dopo qualche minuto incrociamo una palina segnavia che ci informa che stiamo percorrendo l'Alta Via delle Grigne, seguendo ora i segni azzurri ci inoltriamo nel bosco. Ci accorgiamo che man mano che saliamo la pendenza aumenta, troviamo anche alcuni scalini in legno che aiutano nel proseguimento, in prossimità di un grande omino svoltiamo a sinistra seguendo un segnavia in metallo per il Baitello di Manavello, tralasciando il sentiero che prosegue diritto e che useremo per il ritorno. Da qui in poi il percorso diventa molto ripido ma il panorama verso il lago ci allevia la fatica, i tratti in cui si può riprender fiato sono davvero pochi, superato un tornante verso destra come d'incanto ci appaiono lo le Grigne e sul lato opposto il lago di Lecco e i monti del Triangolo Lariano a fargli da corona…fermarsi è quasi d'obbligo… Pochi minuti ancora e arriviamo sull'ampio crinale da dove in breve raggiungiamo la prima catena fissa e in seguito una un po' più lunga, utili soprattutto nel periodo invernale, pieghiamo leggermente a destra e in breve arriviamo al Bivacco Baitello del Manavello 1060 m, gestito dal Gruppo Amici del Manavello. La cima è proprio li che ci aspetta per cui senza troppo divagare in men che non si dica eccoci allo Zucco di Manavello 1113 m che spettacolo, Sasso Cavallo, Sasso dei Carbonari, Zucco dei Chignoli e la Val Méria con il rifugio Elisa, a mio parere il versante più suggestivo delle Grigne. Ritorniamo al bivacco dove ci fermiamo per una pausa contemplativa seduti su una panchina davanti al lago, per non fare il medesimo itinerario fatto in salita chiediamo consiglio a uno dei responsabili che gestiscono il bivacco, gentilmente ci propone un'alternativa che accogliamo con entusiasmo. Dopo averlo ringraziato rimettiamo gli zaini in spalla e seguendo il sentiero che passa sotto allo Zucco di Manavello arriviamo alla Bocchetta di Portorella da dove svoltiamo a destra seguendo le indicazioni poste sulla palina segnavia, il percorso è alquanto ripido su terreno infido, per cui bisogna porre attenzione a dove mettere i piedi per non scivolare. Arrivati a un poggio panoramico con una bella panca ricavata da un'enorme tronco ci concediamo una breve pausa tanto basta a far raffreddare le ginocchia, il sentiero prosegue a destra con ancora un tratto ripido per poi continuare più tranquillamente in un bel bosco fino ad arrivare al grosso omino incontrato durante la salita, da qui in poi il percorso è il medesimo fatto al mattino.
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Danilo e Fabio
ecco a voi le "Grigne"
Danilo, Luisa e Franco
ultimo sforzo prima del bivacco
Bivacco Baitello del Manavello
durante la ripidissima discesa...
Guardando "questo versante" e sfogliando le foto, ho apprezzato meglio la bellezza di questa escursione e del paesaggio.
RispondiEliminaciao ;-)