Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 4 marzo 2012

al Pianbello tra i laghi di Ghirla e Lugano

Da Varese proseguiamo per Porto Ceresio e seguendo le indicazioni arriviamo a Cuasso al Monte 532.
Lasciata l'auto nel parcheggio sotto alla chiesa seguiamo l'indicazione E/1 (il sentiero europeo E1 unisce Capo Nord (Norvegia) con Capo Passero in Sicilia, la sua lunghezza totale è di oltre 6000 km ma effettivamente è di circa 4900 km in quanto il sentiero già segnalato parte dalla cittadina svedese di Grövelsjön e termina a Castelluccio di Norcia, in Umbria), oltrepassata la posta svoltiamo a sinistra raggiungendo il piazzale della chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio, proseguendo a destra in via Roma dopo il municipio in breve arriviamo ad un incrocio, seguendo le indicazioni continuiamo a sinistra per via delle Ville (possibilità di bere un caffè nel bar vicino). Dopo qualche minuto al termine della strada asfalta svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni poste su una palina segnavia, il primo tratto si svolge in ripida ascesa su una mulattiera invasa dalle foglie fino ad arrivare in località Lott 730 m, possibilità di rifornirsi d'acqua. Continuiamo seguendo gli evidenti segnavia E1, la salita ora si fa meno ripida e senza quasi accorgercene arriviamo alle belle radure dell'alpe Stivione, dove si possono osserva alcuni bunker della Linea Cadorna, notevole la bella fontana formata da tre vasche in pietra e da dove scaturisce una freschissima acqua. Dopo qualche minuto giungiamo ad un bivio in località Prà Pittur 820 m, su un pannello informativo viene mostrato in parte l'itinerario che andremo a percorrere e alcune notizie storiche sulla "Linea Cadorna", dalla palina segnavia seguiamo l'indicazione per la Bocchetta dello Stivione che raggiungiamo in pochi minuti 865 m.
Prosegundo arriviamo ad un secondo bivio, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni della variante Marchirolo-Porto Ceresio del sentiero 3V (Via Verde Varesina, un'itinerario che si snoda tra i laghi di Lugano, Varese e Maggiore, attraversando zone di particolare pregio artistico e naturalistico lungo un percorso di 184 Km). Dopo un primo tratto in falsopiano perdiamo leggermente quota arrivando ad un'ulteriore palina segnavia, proseguiamo sull'ampia sterrata tralasciando il sentiero che sale ripido sulla sinistra, con alcuni tornanti arriviamo alla bocchetta dei Frati 925 m. Tornati indietro di qualche metro proseguiamo sull'ampia mulattiera a sinistra seguendo le indicazioni "Fortificazioni", attraversiamo splendidi boschi di faggi, castagni e betulle arrivando in una zona caratterizzata da massi arrotondati di porfido rosso, dalla palina segnavia proseguiamo sull'evidente sentiero che in costante salita arriva sul pianoro sommatale del Monte Piambello 1129 m, dove c'è un fortino con le postazioni di artiglieria. Dopo una breve pausa scendiamo sull'evidente strada militare oltrepassando sulla destra i ruderi di una casermetta, al bivio seguente manteniamo la sinistra riprendendo il segnavia E/1. Ritornarti alla bocchetta dei Frati proseguiamo verso destra imboccando una sterrata pianeggiante (indicazione Rocce rosse), procediamo fino ad un bivio da dove continuiamo sulla stradina a sinistra che sale lentamente avvicinandosi sul crinale delle Rocce rosse, già ben visibili e alle fortificazioni costruite nelle loro viscere (utile una pila per poter entrare all'interno delle gallerie). Ristrettosi a sentiero il percorso sfila a sinistra delle fortificazioni per poi salire sul crinale e in breve sulla cima 1000 m, dove decidiamo di fermarci per una breve pausa. Ritornati sulla strada militare proseguiamo verso sinistra e perdendo leggermente quota arriviamo di nuovo a Prà Pittur da dove ritorniamo a Cuasso al Monte sul medesimo percorso fatto al mattino. Anche se abbiamo dovuto aprire l'ombrello un paio di volte è stata comunque un'escursione davvero interessante sia dal punto di vista naturalistico che storico...da rifare sicuramente magari partendo da Marzio...
Malati di Montagna: PG (Piergiorgio) e Fabio

Pg in cima alle "Rocce Rosse"


foritificazioni "Rocce Rosse"


giochi di luce...


all'interno delle gallerie...


un'occhiata di sole illumina gli splendidi boschi...

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