Lasciamo l'auto nel piccolo parcheggio accanto alla chiesa di St. Jacques alla testata della val d'Ayas, risaliamo la stradina asfaltata fino al ponte sul torrente Evancon, superatolo indossiamo le ciaspole e iniziamo a salire a destra. Dopo pochi minuti attraversiamo un successivo ponte, proseguiamo in salita nel bosco, i raggi del sole filtrano creando strani giochi di luce, arrivati alla palina segnavia facciamo una piccola deviazione a sinistra verso le case di Fiery, dov'è lo storico albergo Bellavista, da dietro la piccola chiesa seguiamo una traccia che in breve si ricongiunge con il percorso precedentemente abbandonato. Attraversiamo i pascoli di Beau Bois, con una piccola deviazione si può vedere un rascard del XVIII secolo. Ritorniamo a salire all'interno del bosco, volendo si può abbandonare il tracciato principale e seguire percorsi diversi, l'importante è non spingersi troppo a destra dove il torrente scorre in un profondo canyon, ed ecco apparire come una valle incanta il Pian di Verra inf. 2039 m, è la seconda volta che vengo qui durante l'inverno e provo sempre una forte emozione, alzo gli occhi ma purtroppo le nuvole coprono le cime, ma bastano pochi secondi, una folata di vento gelido ed ecco apparire il Polluce 4091 m e subito dopo il Breithorn, purtroppo l'unico a rimanere nascosto è il Castore 4221 m salito l'estate scorsa, ai loro piedi si riescono a intravedere le grandi lingue dei ghiacciai con il loro coloro vedere/azzurro, uno SPETTACOLO. Svoltiamo a destra attraversiamo un ponticello e seguiamo la pista a destra in leggera discesa fino alla palina segnavia da dove sulla sinistra iniziamo a salire con decisione nel bosco. Arriviamo a circa quota 2104 m, da qui il percorso inizia a scendere arrivando alle prime case del villaggio walser di Résy dove si trova il rifugio G.B. Ferraro (http://www.rifugioferraro.com/). Ad accoglierci c'è Fausta la padrona di casa famosa in tutta la valle per la sua ottima cucina, l'interno del rifugio è accogliente ci si sente a proprio agio, anzi direi in pace con se stessi, iniziamo il pranzo con un tagliere di affettati, tra cui dell'ottimo lardo, di seguito la "polenta dei vecchi", polenta con patate e fontina, una prelibatezza del palato, accompagnata con dello stufato ai funghi e del barbera per dissetarci, naturalmente non poteva mancare il formaggio e il doce, la cui scelta era tra la crostata e la torta di mele, per finire caffè e genepy (17 euro a persona). Il pensiero di dover scendere ci rattrista, anche perchè il sentiero che dobbiamo intraprendere è ripido e in alcuni tratti ricoperto dal ghiaccio, ma poco importa tra una risata e l'altra scendiamo e in men che non si dica eccoci di nuovo a St. Jacques, una gran bella giornata in montagna...
Malati di Montagna: Luisa, Franco, Danilo, Deborah e Fabio
Pian di Verra inf. 2039 m
rifugio Ferraro 2070 m
anche in val d'Ayas ci sono i folletti!!!
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