Arriviamo ai Piani Resinelli, prima della chiesa sulla destra risaliamo un breve tratto di strada asfaltata, dove finisce lasciamo le auto. Tutti pronti, picozze agganciate, io e Flavio mettiamo le due corde negli zaini, non fa freddo ma intorno è tutto bianco, durante la settimana deve aver nevicato, il sole cerca di far breccia tra la nebbia e le nuvole, con qualche timido risultato.
Ci incamminiamo lungo il sentiero, sembra di essere in autunno e non ad aprile, il panorama verso il lago di Como è stupendo, i torrioni alle nostre spalle sembrano torri di un'antico castello, le Grigne... le chiamano le dolomiti lombarde, ma loro sono e rimangono LE GRIGNE.
Arriviamo all'attacco del sentiero detto "La Direttissima", un nome un programma, catene, pioli in ferro, scale verticali e per concludere il famoso Caminietto Pagani. Finito il sentiero attrezzato, la neve lo ha reso ancora più infido e pericoloso, risaliamo sulla destra il canalone di Val Tesa, la neve è veramente molta, per cui si decide di cominciare a fare qualche esercitazione, tanto per iniziare come tirare una corda fissa su un nevaio, Vittorio è veramente in gamba, bravo e paziente ci spiega cosa bisogna fare dettagliatamente. Finita la lezione riprendiamo il cammino, in alcuni punti i passaggi sono veramente ardui, decidiamo di prendere le picozze, risaliti un pendio nevoso circa 45°, arriviamo sul sentiero Cecilia, dopo un breve tratto quasi in piano con dei passaggi davvero da brivido, scendiamo aiutati con delle catene, inizia la seconda lezione, Vittorio ci spiega ora come tirare una corda fissa in verticale e a far scende in sicurezza con la corda. Risaliamo un'altro pendio ripido 45-50°, fino ad arrivare sulla cresta Cermenati, il cartello indica 20 minuti per la cima che raggiungiamo. Siamo soli, l'unica compagna sono alcuni gracchi, siamo avvolti dalle nuvole, sta anche scendendo della neve ghiacciata, ma appenda decidiamo di scendere ecco che un colpo di vento ci fa apparire brevemente il versante della Grigna Settentrionale "Grignone". Scendiamo stando molto attenti a non scivolare, ma non è facile rimanere in piedi, infatti ecco le prime cadute, ma niente di serio solo il sedere un po ammaccato. Si segue il sentiero della Cresta Cermenati, Vittorio ci spiega l'ultima lezione della giornata come mettere un chiodo nella roccia e i vari sistemi usati dagli alpinisti per risalire le pareti...split, friend...
Prima di arrivare al rifugio Porta svoltiamo a destra e in breve attraverso il bosco arriviamo alle auto. Gran bella giornata, tutti siamo arrivati interi, con qualche ammaccatura ma interi, ai Piani Resinelli andiamo al bar per bere qualcosa e poi a casa, oggi dobbiamo fare i bravi cittadini e andare a votare, speriamo che chi vinca faccia del bene al nostro paese e alle nostre montagne.
Malati di Montagna
sentiero in costa
panorama primaverile
in cima tra le nuvole
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