Domenica 16 marzo, ultima escursione con le ciaspole in programma con il CAI, destinazione Valmalenco, meta di oggi il rifugio Cristina 2287 m, dove quest'estate abbiamo fatto tappa con l'Alta Via.
Partiamo da Legnano alle ore 6.30, come da previsioni meteo non è una bella giornata! Arriviamo a Sondrio che piove, le nuvole sono basse, oggi il sole mi sa che non lo vediamo proprio...
Saliamo la Valmalenco fino al bivio Chiesa-Lazada, dopo un buon numero di tornanti e gallerie arriviamo in località Campo Franscia (1598 m). Si prosege verso Campo Moro, dopo appena cinque minuti comincia a nevicare, la strada è abbastanza pulita, in un tratto di pochi metri in cui la neve ha cominciato a ricoprire la strada, si fa fatica a proseguire, tutti giù dalla macchina una leggera spinta e via che si va... Poco dopo lasciamo l'auto sulla sinistra nei pressi della deviazione per l'alpe Campagneda, indossiamo subito le ciaspole e sotto una copiosa nevicata cominciamo a risalire. Arriviamo alla prima deviazione, seguiamo le tracce per il rif. Cristina, ha smesso di nevicare e il sole tenta di uscire dalle nuvole, i giochi di luce che si creano sono davvero magici. Risaliamo un pendio e poco più avanti si intravede il rifugio Ca' Runcasch 2170 m, un tempo casa di ricovero per i pastori locali. Proseguiamo risalendo vari dossi, si comincia a vedere il cielo azzurro, ma da lontano stanno arrivando delle nuvole che non promettono niente di buono! Infatti il nostro ottimismo svanisce subito, in un attimo si scatena una tormenta di neve, cerchiamo di proseguire ancora per un po', ma inutilmente. Arrivati circa a quota 2300 m decidiamo di ritornare al rifugio, la tormenta diminuisce di intensità ma siamo avvolti dalle nuvole, la traccia in pochi minuti è quasi sparita totalmente, non si vede quasi nulla... Prendo il comando del gruppo seguito da Aldo, e facendo molta attenzione cerchiamo di seguire la via dell'andata, devo dire che il GPS è sicuramente molto utile in questi casi, con un gran sospiro di sollievo eccoci al rifugio dove notiamo subito un bel camino fumante. Il gestore un simpatico signore con uno strano cappellino in testa ci accoglie calorosamente e ci prepara un'ottima polenta con salamelle e formaggio, il tutto contornato da buon vino, fuori il sole torna a splendere ma solo per pochi istanti, infatti appena decidiamo di riprendere il cammino, ecco che si scatena di nuova la tormenta. Ci facciamo fare una foto di gruppo dal gestore e in tutta fretta cominciamo a scendere, ma la giornata ci rivela il suo momento migliore, ecco che all'improvviso smette di nevicare e come d'incanto dalle nuvole spunta il Pizzo Scalino, rimaniamo a bocca aperta da tanta bellezza, Kiran è talmente entusiasto che afferma che gli sembra di essere sull'Himalaya!!
Per il ritorno decidiamo di scendere seguendo la strada di servizio del rifugio, dalla parte opposta da dove eravamo saliti. Non so come e non so il perché, ma a un certo punto era in atto una vera e propria battaglia di palle di neve, con tanto di feriti (Fabio colpisce involontariamente Paola in faccia, che rimane traumatizza per alcuni secondi!), Kiran, Danilo, Angelo e Deborah sommersi parzialmente dalla neve... Kiran non vedeva l'ora...ormai è un rito da quando dalla prima volta in cui è stato sommerso di neve da alcuni buon temponi, ogni uscita aspetta solo questo momento (magari pensa...questa volta se ne sono dimenticati...). Scendiamo verso le macchine contenti, anzi entusiasti di quest'ultima uscita invernale con il CAI, adesso ci aspetta il ritorno alla stressante vita quotidiana, ma carichi di entusiasmo per la giornata trascorsa...
Malati di Montagna
Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto
Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern
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Ciao a te Fabio e a tutto il team ke ieri ha lotta contro le avversità atmosferike!!!
RispondiElimina...Lupetto è rimasto veramente entusiasto della gita...veramente!!!peccato ke anke qst'anno la stagione invernale è finita (...e adesso cm farò???...dovrò aspettare altri 9 mesi prima d poter riassaporare l'effetto magico della neve,va behhh...).Cmq tornando a noi....
Ke bella giornata ( ho fatto la battuta!!!hihihi...)ke abbiamo trovato.La neve c ha accompagnato per qs tutta la gita,un timido sole cercava d farsi varco tra minacciose nuvole ke nn promettevano nnt d buono...anzi c siamo imbattuti in una tormente d neve....ke c ha costretto a ritornare sui nostri passi e cercare riparo in un rifugio nelle vicinanze ke c ha accolto con una polenta calda e un BUON VINO ( Paola sembrava nn avesse mangiato da almeno una settimana...si è divorata la polenta in un battibaleno...per nn parlare del vino!!! behhh anke il sottoscritto si è dato alla pazza gioia... Verso il primo pomeriggio il sole ha fatto capolino,ed ecco ....tutti con le macchine fotografiche ha immortalare la bellezza del Pizzo Scalino(nn c'è ke dire... sn rimasto senza parole),in tutte le sue forme...
Anke oggi il rito è stato compiuto...( la sepoltura d Lupetto)ma ... nn sn stato l'unico oggi ad avere qst rito...è capitato anke a Danilo(purtroppo per lui)...ha fatto il passo falso ed è caduto nella trappola.
Cmq tutto sommato e stato una bellissima giornata.
Grazie a tutti e c vediamo alla proxima gita....spero in pantaloncini e maglietta corta...behhh in fondo siamo al mare!!!!!!!!!!!!!
By Lupetto