Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 31 marzo 2024

Buona Pasqua

 «Un uovo di gallina cotto e colorato con erbe, foglie di cipolla e fondi di caffè: come quelli che le ragazze del mio paese usano donare ai ragazzi alla vigilia dell'Ascensione. Lo mangiai nell'angolo del recinto da dove si vedeva la campagna con le betulle rinverdite. Quell'uovo me lo aveva infilato nella tasca del pastrano una bambina polacca che ogni mattina incontravamo quando saliva sul treno con i compagni per recarsi a scuola. Mi guardava e mi regalava un sorriso che mi aiutava a vivere. La mattina del sabato Santo si era avvicinata furtiva e lesta; poi sentii quel peso insolito nella tasca e con la mano avevo scoperto l'emozionante dono».

da "Aspettando l'alba" di Mario Rigoni Stern

sabato 30 marzo 2024

Dare voce alla montagna per arrivare lontano...


«Non importa se sei iraniano, italiano o tedesco, la forza di gravità ci tira tutti verso il basso allo stesso modo».
Nasim Eshqi, climber iraniana professionista

domenica 24 marzo 2024

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Tra le colline della Brianza si trova un’area dove il tempo sembra essersi fermato, tra vigne, frutteti, prati, boschi e piccoli insediamenti rurali, sorge il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Un luogo incantevole, in cui uomo e natura convivono armoniosamente. Il punto più alto è la collina di Montevecchia, sulla quale si erge il Santuario della Beata Vergine del Carmelo. Nel territorio del Parco sono presenti 11 sentieri principali tutti ben segnalati ed è attraversato dai placidi torrenti Curone e Molgoretta. Si percorrono principalmente strade sterrate e ampi sentieri, raggiungendo alcuni punti panoramici, da dove si può godere di una vista magnifica, sulla pianura padana e sulle principali cime delle prealpi lombarde. Il punto di partenza è il Parcheggio Montevecchia Valfredda.
il Viandante Selvadego


si inizia su comodo sentiero


le placide acque del torrente


sentieri ben curati...


la segnaletica è sempre ben presente



qualche breve tratto su strada asfalta...


paesaggi incantevoli...


Borgo di Galbusera Bianca


le “terrazze” di Montevecchia rappresentano il terreno ideale per una florida cultura di uve bianche e nere


...le piramidi del mistero...
Tre formazioni collinari che pur non essendo uguali per dimensione, sono simili a quelle in Egitto nella Piana di Giza sia per disposizione che per orientamento astronomico. Queste colline, di cui ancora non si è stabilita l’epoca esatta, sarebbero state modellate dall’uomo e utilizzate come siti astronomici e sacrali. Sono posizionate in una linea retta che richiama l’ordine delle tre stelle centrali della costellazione di Orione: Alnitak, Alnilam e Mintaka, replicate proprio nelle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino.

La prima è conosciuta come la collina dei cipressi, sulla quale è presente una sorta di piccolo altare in pietra.



panorama...



...sentiero primaverile...


Montevecchia, definita la Toscana della Brianza...


si riprende a salire verso...



...la seconda delle piramidi detta Belvedere Cereda, secondo alcune ricerche era un sito astronomico utilizzato dai Celti ancor prima dell’arrivo dei Romani (500 a.C.).


vista verso il Santuario della Beata Vergine del Carmelo





Azienda vitivinicola Terrazze di Montevecchia
Vigneto Cereda



sentieri...


dal selvaggio...


...al bucolico è un attimo...


Il rumore del torrente si fa più percepibile a ogni passo..



alcuni pannelli didattici descrivono le peculiarità del parco


...verso il borgo di Montevecchia...


Montevecchia
Le sue origini si collocano in epoca romana, il borgo era sede di una Torre di segnalazione (diventata oggi il Santuario di Montevecchia) questa funzione di protezione deriva il nome: detta “Mons Vigiliarum”, monte-vedetta, si è poi evoluta in Montaegia/Montavegia, fino ad arrivare al nome attuale.



rivolgendo lo sguardo verso sud, si può ammirare dall’alto la Brianza e scorgere i grattacieli di Milano e poi ancora più giù sino agli Appennini, mentre a nord si scorgono le prime cime delle Prealpi lecchesi.


scalinata di centottanta gradini fiancheggiata da tigli e ligustro





Il Santuario della Beata Vergine del Carmelo


Chiesa di San Giovanni Battista Martire



vecchie vie...nuovi percorsi...


...alla prossima...e Buona Pasqua...


giovedì 21 marzo 2024

Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale

 “Non sempre il 21 di marzo arrivano le rondini, ormai sono poche anche loro, ma di certo è una grande data perché la durata del giorno e della notte è uguale in ogni punto della terra: potrebbe essere un'idea per affratellare tutti gli uomini almeno in quel giorno”. Mario Rigoni Stern

sabato 16 marzo 2024

Sentiero del Dono, con variante sul sentiero della Al del Casì

Il Sentiero del Dono è un percorso ad anello inaugurato nel 2022 e realizzato dai volontari del Gruppo Comunale AIDO Valle Imagna. Il progetto si propone di valorizzare la scoperta delle bellezze naturali e storiche della Valle Imagna. Lungo il percorso si raggiunge il Santuario della Cornabusa, incastonato sul versante di un monte a picco sulla Valle Imagna e inserito all'interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d'acqua. Papa Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli), definì questa “basilica rupestre” “il Santuario più bello che esiste, perché non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”.
La variante che scende lungo la Valle del Mulino/Ca' Losio e il Ponte della Poltrasca, permette di raggiungere il sentiero della Al del Casì. Un antico sentiero riscoperto da un gruppo di volontari che hanno deciso di avviare un progetto di valorizzazione del sentiero a Sant’Omobono Terme che costeggia la valletta denominata Al del Casì. Un luogo immerso nel verde, ricco di cascate e ruscelli. 
Consiglio di percorrere questa escursione in questo periodo per le splendide fioriture che si incontrano. Si percorrono sentieri di montagna e vecchie mulattiere ancora in buono stato e alcuni brevi tratti su strada asfaltata scarsamente frequentati.
Ho la fortuna di vivere nel paese più bello del mondo, con le montagne e le valli più belle del mondo, fossilizzarsi in un solo luogo non fa al caso mio.
il Viandante Selvadego

inizio del Sentiero del Dono




segnaletica


Cepino - Parrocchia San Bernardino Da Siena



si sale tra splendide fioriture


vecchie vie...




Inizio dell'antico sentiero che ripercorre lo stesso percorso che facevano i pellegrini salendo a piedi nudi e in preghiera verso il Santuario. Lungo il percorso si possono ammirare 7 santelle dedicate ai Dolori di Maria.





Valle Imagna









si inizia a salire con una lunga serie di stretti tornanti





Ma la vita cos'è? tutto o niente, forse neanche un perché..



si inizia a scendere lungo una bella mulattiera...



per poi proseguire su sentieri fioriti....


un'oasi di pace...



Ponte della Poltrasca
Difficile dire a quando risale la costruzione del ponte, data la mancanza di documenti storici che lo menzionano. La struttura è primitiva e il nome attribuitogli si riferisce a un ceppo linguistico pre-romano; sono ben poche informazioni per poter dare al ponte una giusta età.


Valletta denominata Al del Casì