Un lungo anello che ha come punto di partenza Pettenasco, pittoresco paesino adagiato sulla sponda orientale del Lago d'Orta. La quota maggiore si raggiunge sul Monte Barro o Monte Crabbia a 639 m, dal quale si ha una meravigliosa vista sul lago con l'isola di San Giulio e sulle cime e valli circostanti. Escursione che si svolge su sentieri, vecchie strade selciate e strade agricole, con brevi tratti su strada asfaltata. Si attraversano alcuni borghi caratteristici, dove tra i vicoli si respira ancora l'atmosfera d'altri tempi. Le indicazioni non sono sempre presenti, si consiglia di utilizzare la traccia gps o avere nello zaino una cartina della zona.
Pettenasco si può raggiungere percorrendo l'autostrada A26, uscendo ad Arona o Borgomanero. Il punto di partenza è nei pressi della Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Audenzio e Caterina in Corso Roma (305 m). Dalla chiesa si attraversa la strada e si inizia a seguire Via Vittorio Veneto (palina segnavia sent. VU9). Oltrepassato il Museo della tornitura del legno, si svolta a destra raggiungendo il caratteristico viadotto ferroviario. Tralasciata a sinistra l'indicazione per Pratolungo, da dove poi si farà ritorno, si prosegue diritti raggiungendo in breve il ponte romano costruito all’inizio della Val Fatta. Attraversato il torrente Pescone, si può scendere raggiungendo la fresca fonte Paganetto, per poi proseguire a destra seguendo l'indicazione per Cargegna, Miasino (VU9). Si sale raggiungendo la ferrovia che si costeggia per un breve tratto. Oltrepassata un'abitazione, si inizia a risalire la mulattiera acciottolata che si inoltra nel bosco, raggiungendo in pochi minuti le prime abitazioni di Carcegna (397 m). Con bella vista verso il Lago d'Orta e l'isola di San Giulio, si percorrono gli stretti vicoli fino ad arrivare alla chiesa parrocchiale di San Pietro. Dalla chiesa seguendo le indicazioni sulla palina, si prosegue a destra in Via alle Scuole verso Miasino. Oltrepassato il circolo operaio, si scende a destra lungo il sentiero che attraversa alcuni campi. Attraversato un ponticello si sale su sentiero scalinato fino a un bivio. Si svolta a sinistra iniziando a seguire un ampio sentiero che in leggera salita attraversa un bosco. Il sentiero in seguito diventa una stradina asfaltata che sale a lato di un muretto a secco e una rete di recinzione. Arrivati alle prime case di Miasino, si prosegue diritti oltrepassando un piccolo parcheggio, per poi continuare a percorrere la lunga stradina asfaltata, con ampie vedute sul lago. Al termine del muretto a secco si abbandona la stradina e svoltando decisamente a sinistra si percorre un tratto su fondo erboso fino a una casa con le persiane blu, oltre la quale si imbocca un stretto vicolo che conduce a una caratteristica piazzetta. Si segue la via sulla sinistra, per poi seguire a destra la stradina acciottolata che sale fino alla chiesa di San Rocco, dalla quale si domina il paese. Dal campanile, oltrepassato l’ingresso del “Giardino dei Semplici”, si scende seguendo una ripida scalinata che termina in Via Umberto I. Proseguendo a sinistra, in breve si arriva alla chiesetta del Monastero delle Monache Agostiniane, da dove si continua a destra in Via Cantalupi. Si scende fino a incrociare la statale, che si segue per pochi minuti verso sinistra raggiungendo il cimitero, per poi continuare a destra in direzione di Pisogno. Raggiunta la struttura con le piscine, si sale leggermente a sinistra arrivando al cartello che indica sulla destra la Regione Bagnalera. Si percorre la stradina sterrata passando accanto ad una cappella e in seguito tra alcune casette. Incrociata la strada la si segue per pochi metri verso destra, per poi continuare su strada agricola, entrando nella valle del Torrente Agogna. Oltrepassata una cascina con un caseificio, in breve si arriva a incrociare la strada asfalta ad Armeno. Si attraversa e proseguendo sul marciapiede verso destra si raggiunge una via con una cappella e un torrente che scorre accanto. Da qui percorrendo le vie interne del paese, si arriva in Piazza della Vittoria, dove a sede il Municipio. Dalla piazza nei pressi del negozio della Cooperativa Agricola Mottarone, dove la strada si biforca, si scende a sinistra prima in Via Addis Abeba, poi tenendo la destra in Via Don Magnone, verso Omegna/Bassola. Dopo alcuni minuti si arriva al cartello che indica il percorso escursionistico ad anello Armeno-Bassola-Agrano (itinerario 15). Si scende per pochi metri, per poi proseguire sul sentiero a destra non indicato, che in seguito diventa una vecchia mulattiera oramai poco frequentata. Rimanendo sul percorso principale e ignorando alcune deviazioni a sinistra, attraversato un torrentello, in breve si arriva nei pressi di una cascina. Da qui si segue la strada sterrata a destra (fontana), che scende fino ai pascoli di Pratolungo. Attraversato un ponte, si sale leggermente seguendo la strada agricola fino a un primo bivio, dove si svolta a destra raggiungendo poco dopo una palina segnavia. Si prosegue in direzione di Agrano, con una lungo e piacevole tratto su stradina sterrata e sentiero. Oltrepassato il campo sportivo in breve si arriva alle prime case di Agrano. Raggiunta la strada asfaltata a poca distanza dall'Oratorio Madonna di Campagna, si svolta a sinistra fino a incrociare sulla destra Via dei Cavalli. Terminate le abitazioni la strada diventa sterrata e prosegue ai margini del bosco, fino a uscire nei pressi del cimitero. Dalla palina segnavia si inizia a percorre l'ampio sentiero che sale all’inizio in maniera decisa, in direzione del Monte Barro. Grazie alle innumerevoli paline segnavia e indicazioni, si raggiunge senza particolari problemi la croce eretta dagli alpini sul Monte Barro o Monte Crabbia (639 m). Il panorama che questa modesta montagna regala è veramente notevole, dal Lago d’Orta, all’isola di San Giulio, fino alle valli e cime che la circondano. Con la croce alle spalle, si scende sul sentiero a destra che raggiunge poco dopo una rustica panchina, per poi proseguire la discesa a destra nel bosco fino a incrociare una stradina sterrata a monte di alcune case. Si continua a scendere a sinistra fino a un bivio, per poi svoltare a destra arrivando in pochi minuti alle prime abitazioni di Pratolungo. Raggiunto il circolo ARCI, si svolta a sinistra e subito dopo a destra seguendo le indicazioni sulla palina segnavia per Pettenasco. Arrivati al Santuario della Madonna della Neve (fontana), si inizia a scendere lungo la “Via Prea Grossa”. Dopo un primo tratto asfaltato, si continua su una bella mulattiera selciata, fino a raggiungere nuovamente il viadotto della ferrovia chiudendo l’anello. Da qui si ripercorre il medesimo percorso fino al parcheggio.
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Parrocchiale dei Santi Audenzio e Caterina
La chiesa sorse anticamente come cappella alle dipendenze dei canonici dell’Isola di San Giulio e venne ricostruita in stile romanico nel XII secolo con la dedicazione a Sant’Audenzio. La chiesa conserva, sul lato settentrionale – accanto alla moderna torre campanaria (1792) - il suggestivo campanile risalente al XII secolo, fra i più antichi della Riviera.
Posizionato all’inizio della Val Fatta e attraversa il torrente Pescone, il più grande affluente del lago d’Orta che nasce dal Mottarone, proprio sotto al grande arco troviamo la fonte Paganetto da cui sgorga un’acqua purissima.