Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 1 agosto 2020

Moncucco belvedere dell'Ossola

Il Moncucco è sicuramente la montagna di Domodossola. Dalla croce posta sulla cima si può godere di uno dei più straordinari panorami sulla sottostante Valle del Toce e sulle vicine Valli Ossolane che vi confluiscono.

Da Domodossola seguendo le indicazioni per Domobianca si arriva al grande parcheggio sterrato (gratuito) dell'alpe Lusentino 1089 m. Dal rifugio Lusentino, si inizia a seguire le indicazioni sulla palina segnavia per Casalavera, Moncucco (D01). Si segue la stradina sterrata a sinistra, per poi piegare verso destra passando accanto ad alcune baite. Si continua a salire a sinistra seguendo i rari segnavia bianco/rossi, oltrepassate alcune baite si arriva a un bivio. Noi abbiamo proseguito sulla sinistra costeggiando per un breve tratto la pista di downhill, per poi piegare a destra incrociando il sentiero che prosegue per Corte Raffi (indicazioni su un albero). Dopo un lungo tratto costeggiando un canale in cemento, abbandoniamo il sentiero e attraversato il canale su un ponticello in legno, saliamo verso destra raggiungendo alcune baite, oltre le quali si arriva alla seggiovia Prel. Era nostra intenzione arrivare a Corte Raffi, ma il sentiero a un certo punto era completamente abbandonato e abbiamo preferito ritornare sui nostri passi. Dalla seggiovia si sale seguendo il sentiero sulla destra che entra nel bosco, dopo un breve tratto si attraversa la strada di servizio e si riprende a seguire il sentiero che attraversa quasi subito su un ponticello un torrentello. Si sale sempre in maniera costante con una lunga serie di tornanti, attraversando in alcuni punti su ponticelli in legno un torrente, lungo il percorso sono frequente le indicazioni sugli alberi "Skialp". Usciti dal bosco si incrocia una stradina sterrata, la si segue verso sinistra e continuando a salire si raggiunge la “fonte del buon vino", all'alpe Casalavera 1600 m. Si costeggia il laghetto sulla sinistra (purtroppo vuoto), per poi continuare in piano fino a raggiungere una grande stalla. Seguendo ora le indicazioni accanto alla fontana "D1" si riprende a salire. Nel periodo in cui è stata effettuata l'escursione, non ci si può non fermare a raccogliere i mirtilli, buoni e tantissimi! Il sentiero segue la dorsale fino a raggiungere il ripetitore posto sull’anticima (1829 m), oltre il quale si affronta l'ultimo tratto ripido su terreno instabile. Arrivati alla croce del Moncucco a 1920 m, si può godere di uno straordinario panorama a 360° sulle principali valli, dalla Val Bognanco, alla Valle Antrona e sulle montagne circostanti a partire dal Rosa, per poi passare ai vicini 4000 svizzeri, per poi allontanare lo sguardo su tutta la catena alpina. Per il ritorno si scende sul versante opposto raggiungendo l'arrivo degli impianti, si prosegue seguendo la strada sterrata fino a ritornare nuovamente all'alpe Casalavera. Da qui si ripercorre il medesimo itinerario fino alla seggiovia del Prel, per poi proseguire seguendo la strada sterrata a tratti asfaltata. Raggiunta un'area picnic con una fresca fontana, si prosegue a sinistra seguendo la strada sterrata. Oltrepassato l'Oratorio di San Bernardo, si continua a seguire la strada fino alla palina segnavia. Abbandona la strada si sale a destra seguendo l'indicazione per Lusentino che si raggiunge dopo un brevissimo tratto.
Malati di Montagna: Pigi e il selvadego





alpe Casalavera


























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