Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 19 novembre 2017

Basta un poco di Spino e il Rabbioso va giù...

Splendido itinerario ad anello che si svolge lungo i pendii del Pizzo Spino, tra boschi, radure, vallette e sentieri dimenticati. Dopo il Pizzo Rabbioso, con la nuova croce posata il 2 luglio 2017 dal Gruppo Alpini di Bracca. il più vecchio gruppo alpini della provincia di Bergamo, si raggiunge prima la Croce di Bracca e poi il Pizzo di Spino. Queste tre elevazioni, rappresentano un ottimo punto panoramico sulle montagne circostanti e sulle sottostanti vallate.

Da Milano si segue l'autostrada A4 sino all'uscita di Dalmine, per poi continuare sulla statale 470 Dalmine/Villa D’Almè. Alla rotonda di Villa D’Almè si seguono le indicazioni fino a San Pellegrino Terme. Dopo il famoso stabilimento dell’acqua minerale, poco prima dell’ingresso della galleria, si svolta a destra arrivando in breve in Via Preganello. La macchina la si può lasciare nel comodo parcheggio a più livelli, poco prima dell’inizio del sentiero 594. Seguendo le indicazioni poste su una recinzione al numero civico 25/27, si risale una scalinata per poi piegare verso sinistra . Si segue uno sterrato fino a incrociare una recente strada asfalta, qui ci sono due possibilità, seguire i segnavia fino al secondo tornante per poi continuare su comodo sentiero, oppure imboccare sulla destra una traccia che si alza ripida fino a incrociare il sentiero citato. Si guadagna quota in maniera costante tagliando con lunghe diagonali il pendio, inoltrandosi sempre più nella suggestiva Valcava, tra le cui pareti scorre incassato un torrente, creando delle belle cascatelle e pozze d’acqua. Guadato il torrente si prosegue seguendo il sentiero che lo costeggia, tralasciando un’altro sentiero che si alza ripido a destra con bolli rossi. In breve si arriva a Valcava Bassa, posta in stupenda posizione, tra secolari ciliegi (680 m). Si continua a salire con belle vedute verso le rocciose e dirupate Corna Pedersina e Corna Marea, fino al bivio nei pressi della fontana di Valcava Alta (900 m). Tralasciato il sentiero a sinistra per Santa Croce, si continua a salire in direzione di M. Spino (sent. 594) - Bracca/Frerola (sent. 597). Arrivati dopo pochi minuti al Colle Bracca, si scende sul versante opposto seguendo le indicazioni sulla palina segnavia, fino a incrociare il sentiero 597. Tralasciato momentaneamente il sentiero 594, proseguiamo a sinistra a mezza costa in direzione di Frerola. Dopo aver oltrepassato la località Fenii (1020 m), si continua a seguire il sentiero fino a raggiungere il crinale. Abbandonato il sentiero 597, si inizia a seguire a sinistra i paletti segnavia di color rosso. Dopo un primo tratto in moderata salita, il sentiero si impenna improvvisamente fino a raggiungere la nuova croce sul Pizzo Rabbioso (1130 m). La croce è stata progettata da Gianbattista Gritti, ed è formata da due penne d’alpino intrecciate, idealmente rappresenta il Cristo Crocifisso. Il panorama è davvero molto bello e oltre alle cime più famose, tra cui l'Arera e la Cima Menna, si vede anche la prossima cima che si dovrà raggiungere, il Pizzo di Spino. Ritornati al bivio, si continua seguendo il sentiero 594, in direzione del Pizzo di Spino/Bracca/Pregaroldi. Con un lungo mezza costa si arriva al bel Ròcol di Ciarek, dove abbandonato il sentiero 597 che scende verso Bracca, si segue il 594 per il Pizzo di Spino. Si consiglia prima di proseguire una breve deviazione di pochi minuti verso la Croce di Bracca, posta sopra all’omonimo abitato, l’indicazione del sentiero è sulla palina segnavia all’inizio del sentiero che scende verso Bracca (sent. 597). Seguendo il sentiero 594 in pochi minuti si raggiunge il panoramico crinale, spartiacque tra la Val Serina e la Val Brembana. Si inizia a percorre la linea tagliafuoco verso sinistra e dopo alcuni saliscendi si arriva a un bivio. Tralasciato momentaneamente il sentiero a sinistra per Pregaroldi/Ambria, si inizia a risalire il ripido pendio con alcune strette svolte, fino a raggiungere la grande croce del Pizzo di Spino (960 m). Vasto il panorama sia sul versante della media Val Brembana che sulla Val Serina. Tornati al bivio si inizia a seguire il sentiero 594A sulla destra, che scendendo all'interno del bosco arriva fino a Pregaroldi (600 m). Si percorre la strada asfaltata d'accesso al paese, fino alla curva nei pressi della cappella della Madonna contadina. Dalla palina segnavia si inizia a seguire le indicazioni per Spino al Brembo/Ambria/San Pellegrino Terme. La mulattiera continua a mezza costa tra due muretti a secco, fino a raggiungere una baita dove termina. Seguendo con attenzione i segnavia si segue il sentiero a sinistra della baita perdendo velocemente quota, per poi proseguire con un traverso fino a un bivio non segnalato (attenzione!). Si abbandona il sentiero che prosegue diritto e con una secca curva verso destra si prosegue sull’ampio sentiero, fino a raggiungere l’entrata di una proprietà privata con un grosso cancello. Il sentiero prosegue poco più in alto sulla sinistra contrassegnato da bolli gialli, purtroppo non ci sono indicazioni e in questo tratto bisogna fare attenzione. Incrociata una stradina sterrata la si segue per pochi metri verso monte, per poi abbandonarla seguendo a sinistra un sentiero che subito dopo si immette in una bella mulattiera arrivando in breve a Tezzi (523 m). Seguendo gli evidenti bolli bianco/rossi si attraversa il paese verso destra e passati sotto un portico si segue l’indicazione su un muretto per San Pellegrino Terme. Arrivati a un bivio si segue il sentiero 594 sulla destra che sale leggermente, per poi proseguire a mezza costa con alcuni saliscendi. Il sentiero anche se ben evidente, in alcuni tratti è leggermente esposto, per cui è da percorrere con un minimo d’attenzione. Dopo un tratto ghiaioso, si attraversa la suggestiva Val Morasca e in pochi minuti si arriva nei pressi di un grande prato in località Pizzol. In prossimità di una baita ristrutturata il sentiero piega a sinistra e scende immettendosi su una bella mulattiera che si segue fino a raggiungere una strada sterrata. Si scende verso destra percorrendo un tratto acciottolato e dopo aver oltrepassata una sbarra, si continua sulla strada asfalta verso destra ritornando in Via Preganello, chiudendo l’anello.
Malati di montagna: Lorenzo, Danilo e il selvadego

tutto tace...a Pregalleno...


...si entra in Valcava, accompagnati solo dal mormorio del torrente...




iniziano i panorami sulla valle e...


...sulle Corna...


si sale verso il Pizzo Rabbioso





la Corna Piana e l'Arera


cresta con vista sulla Cima di Menna


uno sguardo verso la prossima meta...il Pizzo di Spino


Ròcol di Ciarek


dalla Croce di Bracca...Bracca



lungo la cresta...



Pizzo di Spino 958 m


Pizzo di Spino chiama Rabbioso...


Madonna Contadina di Christian Leroy
a Pregaroldi


si torna a casa...


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