Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

mercoledì 1 novembre 2017

Al Monte Lago, nella splendida Valle del Bitto di Albaredo

Il Monte Lago è la terza cima per altezza della Valle del Bitto di Albaredo, dopo il Monte Azzarini e il Monte Pedena. Il panorama dalla cima è superbo, spazia sulla catena orobica, sul gruppo Masino-Bregaglia fino al monte Disgrazia e sul versante orientale delle Alpi Lepontine. Il suo nome lo deve al fatto che un tempo esistevano dei laghetti sui versanti dell'alpe Piazza e dell'alpe Lago, quest'ultimo è ancora possibile vederlo dopo abbondanti precipitazioni. Il paesaggio alpestre che si attraversa, è il frutto della paziente e testarda maestria delle genti del luogo, che in secoli di convivenza ha saputo stabilire un sapiente equilibrio, tra il lavoro e l'ambiente circostante.

Da Milano si segue la SS36 in direzione di Lecco/Colico/Sondrio, giunti a Colico si continua sulla SS38 verso Sondrio fino a Morbegno. Attraversa Piazza S. Antonio, si prosegue sulla strada per il Passo San Marco e dopo aver oltrepassato le frazioni di Arzo, Valle e Campo Erbolo, si arriva nel comune di Albaredo. Si continua a seguire la strada per il Passo San Marco e poco dopo aver oltrepassato il cartello che indica il km 15, si arriva in prossimità di una stradina che si stacca sulla sinistra per Baitridana e il rifugio Alpe Piazza (1380 m). Parcheggiata la macchina sul lato destro della strada, nei pochi posti disponibili, si inizia a seguire la stradina in direzione di Corte Grande/Cornelli/Alpe Piazza (sent. 132). Dopo poche decine di metri si imbocca la bella mulattiera a destra, che sale dolcemente attraversando un bosco misto di faggi e pini silvestri, fino ad arrivare a Scöccia (1450 m). Continuando a seguire i segnavia rosso/bianco/rosso, si raggiungono in pochi minuti i pascoli di Corte Grassa (1500 m). La salita prosegue e in pochi minuti si arriva nel panoramico maggengo di Corte Grande (1600 m), splendida la vista verso il versante occidentale della Val Gerola, sulla costiera dei Cech e sulla bassa Valtellina. Dopo un tratto in falsopiano, oltrepassata una fontana si svolta a sinistra e seguendo le indicazioni si entra in una bella pecceta. Usciti nei pressi delle baie dei Cornelli, si sale ancora per alcuni minuti per poi proseguire in piano verso destra fino alle baite dei Cornelli (1739 m). Rimanendo a monte delle baite si prosegue verso est arrivando in breve a un bivio. Tralasciato il sentiero a sinistra per la Pozza Rossa, si continua in direzione degli splendidi alpeggi di Baitridana e alpe Piazza (sent. 132). Attraversato un'ulteriore tratto di bosco si arriva all'alpe Piazza, dove troviamo nei pressi di una palina segnavia il rifugio omonimo. Tralasciata a sinistra l'indicazione per Predoria e la bocchetta del Pisello, si oltrepassa il rifugio e si prosegue in direzione del rifugio alpe Lago, seguendo per un buon tratto la Gran Via delle Orobie (variante bassa - sent. 150). Attraversato un torrentello, si sale fino a raggiungere il bivacco Legüi (1895 m), una sosta per ammirare il suggestivo panorama verso il gruppo Masino-Disgrazia, non può assolutamente mancare. Dal bivacco si svolta a sinistra e arrivati alla palina segnavia si inizia a seguire la traccia di sentiero che attraversa i pascoli dove nasce il "Bitto", il più famoso prodotto caseario valtellinese. Dopo aver oltrepassato un dosso, si arriva in una caratteristica conca, adagiata sotto il versante settentrionale del M. Lago. Si riprende a salire ripidamente verso destra fino a raggiungere il crinale, con un grosso ometto di pietra. Seguendo ora il crinale verso sinistra, si inizia a percorrere la parte più faticosa dell'itinerario, anche se nel complesso la salita è sempre costante su una buona traccia di sentiero, nell'ultimo tratto bisogna superare alcuni strappi ripidi. Arrivati in cima al Monte Lago (2353 m), gli sforzi sono largamente ripagati da un panorama di prim'ordine, il monte infatti è considerato uno dei più panoramici delle Orobie occidentali, grazie alla sua posizione isolata. Oltre ai Pizzi Porcellizzo (3075 m), Badile (3308  m), Cengalo (3367 m) e poco più a destra il monte Disgrazia (m. 3678), si possono anche vedere chiaramente le cime innevate dei Pizzi Roseg (3936 m), Scerscen (3971 m) e Bernina (4049 m). Un panorama di rara bellezza. La discesa si effettua per la medesima via di salita.
Malati di Montagna: homo selvadego

il Monte Lago è ancora lontano...


ma non ho fretta....oggi è troppo bello...





Corte Grassa


Corte Grande


rifugio Alpe Piazza 1835 m



bivacco Legüi 1898 m


il lungo e a tratti ripido crinale...


uno sguardo in avanti...


...e uno indietro


Monte Lago 2353 m


che dire...







ma non solo dalla cima... gruppo Masino-Bregaglia


monte Disgrazia



non serve andare dall'altra parte del mondo per trovare la felicità,
a volte basta girare l'angolo...il selvadego...


dettagli e traccia gpx 

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