Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 16 luglio 2017

Faderhorn o Pizzo Croce

È il punto più alto della cresta rocciosa che si stacca dal Rothorn e si protende verso la Valle Anzasca, divide l'ampia conca degli alpeggi di Roffel, dal versante che scende dal Monte Moro.

Escursione che offre panorami eccezionali sulla parete Est del Monte Rosa, la più alta delle Alpi, se consideriamo verticalità ed estensione, e ricorda per certi aspetti i più alti colossi himalayani. Teatro di imprese straordinarie che hanno segnato la storia dell’alpinismo. Figure affascinanti come Ettore Zapparoli, Mattia Zurbriggen, Luigi Burgener e Luigi Brioschi hanno infatti segnato in maniera indelebile la storia di questo versante della montagna. 
L'itinerario fino al bivacco si svolge su un buon sentiero, mentre la salita verso la cresta presenta lunghi tratti ripidi, il raggiungimento della croce presenta qualche difficoltà per il passaggio su pietraia, sconsigliato a persone che soffrono di vertigini (EE).

Si segue l'autostrada A26 fino a Gravellona Toce, per poi proseguire seguendo la Statale del Sempione. Dall’uscita di Piedimulera si risale tutta la Valle Anzasca seguendo la SS549, oltrepassato il paese di Macugnaga, in breve si arriva all'ultima frazione di Pecetto (1414 m). L'auto la si può lasciare nel primo parcheggio gratuito a sinistra, oppure nell'ampio parcheggio a pagamento davanti alla partenza della seggiovia (4 euro tutto il giorno). Dalla la partenza della seggiovia, si inizia a seguire sulla destra le indicazioni sulla palina segnavia per Burky/Belvedere/Bivacco Belloni (B40), Rifugio Marinelli (B42), Rosareccio/Piani Alti/Colle del Pizzo Nero (B43). Si prosegue sulla sterrata a destra dell'impianto in leggera salita, utilizzata nel periodo invernale come pista da sci. Arrivati a un bivio, nei pressi di alcuni grossi muri in cemento che fungono da sbarramento contro eventuali piene del fiume, si tralascia l'indicazioni a sinistra per l'alpe Burki/Belvedere/Rif. Zamboni Zappa e si prosegue verso Pizzo Croce/Bivacco Hinderbalmo/Cap. E. Sella. In breve ci si avvicina alla bastionata rocciosa, dalla quale scende una fragorosa cascata, il sentiero caratterizzato da gradoni e brevi balzi rocciosi, inizia a salire ripidamente protetto a valle da una fune. Dopo un paio di tratti attrezzati con fune d'acciaio, utile in caso di fondo bagnato, si arriva a un dosso erboso che si affaccia sulla valle, denominato Barboûloûbode. In cima ai prati si arriva in breve a un bivio, tralasciato il sentiero a sinistra che sale all'alpe Fillar/Belvedere/Cap Sella (chiuso a causa del perdurare del deposito dell'accumulo della valanga sul rio Roffel), si prosegue seguendo le indicazioni per il bivacco Hinderbalmo/Faderhorn o M. Croce. Il sentiero con un lungo mezzacosta, alternando alcuni saliscendi e guadando vari torrentelli, conduce fino al bivacco dell'alpe Hinderbalmo (1950 m). Una bella costruzione ottenuta ristrutturando una baita del CAI di Macugnaga, dedicato a Augusto Pala. Dietro al bivacco si riprende a seguire il sentiero ben marcato con segnavia bianco/rossi, che sale sempre più ripidamente superando una serie di placche rocciose. Dopo aver piegato leggermente verso sinistra, ci si dirige verso la cresta del Faderhorn, al termine della quale si vede la croce. Dopo aver seguito con attenzione la cresta tra enormi blocchi di pietra, si scende per pochi metri raggiungendo la croce che costituisce il punto più panoramico (2475 m). Firmato il libro di vetta, per il ritorno si segue il medesimo itinerario fatto all'andata. Giunti al bivacco si consiglia una lunga pausa, la vista sul Monte Rosa è straordinaria, soprattutto sulle sue cima più rappresentative, Gnifetti, Zumstein, Dufour e Nordend.
Malati di Montagna: Lorenzo, Pg, Danilo e l'homo selvadego

il tratto di sentiero che risale la scoscesa parete rocciosa



il panorama dal Bivacco Hinderbalmo non ha prezzo,
tutto il resto non conta...!!!





la cresta del Faderhorn
il sentiero piega a sinistra per poi compiere un largo giro


Faderhorn o Pizzo Croce 2475 m


Danilo in contemplazione....


...e come dagli torto...!!!


da sx il Monte Moro 2998 m, l'arrivo della funivia e lo Joderhorn 3034 m


...a chi mi chiede perché mi piace camminare in montagna...!!!


Macugnaga e la Valle Anzasca


ciao Rosa alla prossima...


a causa  del perdurare del deposito dell'accumulo della valanga, 
il comune di Macugnaga ha emesso un'ordinanza 
di divieto assoluto di transito sul sentiero che attraversa il Rio Roffel



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