Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 27 dicembre 2015

Ammazzapanettone alla Cima Rosta

Anche se il percorso effettuato dal Santuario di Prascondù alla Cima Rosta si trova sul tracciato della GTA (Grande Traversata delle Alpi), dell'Alta Via del Canavese e ora anche sulla Via Alpina, risulta poco frequentato, anzi, diciamola tutta, non si incontra proprio nessuno! E pensare che siamo oltretutto nel Parco del Gran Paradiso e il panorama dalla vetta è davvero notevole.

Da Cuorgnè si risale la Valle di Locana e poco dopo la circonvallazione di Pont Canavese, si abbandona la statale della Valle dell'Orco e si segue a destra l'indicazione per Sparone. Dopo il ponte sul torrente Ribordone si inizia a risalire la valle omonima, oltrepassati Ribordone e Talosio, seguendo le indicazioni si arriva al termine della strada, dove in un grande spiazzo sorge il Santuario di Prascondù 1321 m. Dal cortile del santuario si prosegue verso destra seguendo i segnavia sul muro 567/565. Dopo aver attraversato il ponte in ferro (fontana all'inizio), si sale arrivando a valle di una suggestiva cappella. Tralasciata a destra la stradina che la raggiunge, si prosegue diritti seguendo un pista sterrata. Guadato il torrente si risale la sponda destra orografica, il sentiero in questo tratto è poco evidente, per poi ridiventare molto più marcato dopo pochi metri. Durante il percorso oltre che il segnavia rosso/bianco/rosso del GTA (Grande Traversata delle Alpi), troviamo anche le indicazioni dell'AVC (Alta Via Canavesana). Il sentiero prosegue tenendosi alto e parallelo rispetto al torrente, per poi svoltare a sinistra e continuare a mezza costa a monte delle due baite di Barlan - Rovina 1438 m. Tralasciato a sinistra il Vallone della Manda, si prosegue raggiungendo un costone erboso che divide in due la valle. Alternando tratti nelle betulle ad altri su terreno aperto, si risale questo panoramico costone in direzione nord-nord/est, avvicinandosi progressivamente ad un torrione roccioso. Dopo aver aggirato sulla sinistra il torrione, con una ripida salita si raggiunge una sella erbosa e in breve le vicine baite dell'Alpe Roc o Rocco 1812 m. Troviamo le indicazioni sul grande fontanile, il sentiero, a monte dell'alpeggio, segue il costone e con una serie di tornanti guadagna quota rapidamente, per poi piegare a sinistra. Attraversato un valloncello si prosegue in direzione nord con una serie di tornanti, fino a raggiungere la larga insellatura del Colle Crest 2050 m. Tralasciato il sent. 601 che scende verso la Val Soana (Alpe Sionei/Ciavanassa/Convento), si prosegue ancora sul GTA verso la Bocchetta Rosta/Alpe Ciavanis/Masonaie. Con un lungo mezza costa in falsopiano, si taglia il ripido versante occidentale della Cima Rosta, fino a raggiungere un grosso ometto. Da qui si abbandona il GTA e si inizia a salire a sinistra lungo il crinale, il sentiero anche se poco evidente, è comunque intuibile e ripidamente raggiunge la Cima Rosta 2173 m. Splendido il panorama sulle cime e sulle valli canavesane, con il vicinissimo Monte Colombo. Il ritorno è sul medesimo percorso di salita.
Malati di Montagna: Patrizia, Deborah, Giuseppe, Franco, Lorenzo, Pg, Danilo e l'Homo Selvadego

by Patrizia


by Giuseppe






by Deborah




Santuario di Prascondù 1321 m
Eretto nel 1659 a ricordo di un episodio miracoloso occorso a un giovane pastore del luogo. 
Si racconta che il 27 agosto 1619 a Giovannino Berrardi, divenuto improvvisamente muto, sia apparsa la Madonna, invitandolo a intraprendere un pellegrinaggio a Loreto: la qual cosa il giovane fece, riacquistando, sulla via del ritorno, l’uso della parola. Sul luogo dell’apparizione fu eretta una cappella votiva, successivamente distrutta da una valanga; i ribordonesi decisero allora di costruire poco distante, in un luogo più riparato, il Santuario.  
 Per celebrare solennemente la festa dedicata alla Madonna, ogni anno il 27 agosto, centinaia di fedeli provenienti da tutto il Canavese, raggiungono Prascondù (prato nascosto). 


Cima Rosta 2173 m



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