Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 20 dicembre 2015

Alla Sella dell'Oca, risalendo il fitto "Bosco dell'Impero"

Questo splendido anello prende avvio da Brugarolo in Val Mastallone e si svolge in gran parte su splendide mulattiere, risalendo il suggestivo Bosco dell'Impero. Per il ritorno si scende in Val Sabbiola fino a raggiungere il solare paese di Sabbia, noto come il poggio dei fiori. Sempre suggestivo è l'incontro con una coppia di aquile poco prima d'arrivare alla sella.

Da Varallo si segue la provinciale 9 fino al bivio per Brugarolo, Brugaro e Sassello, frazioni di Cravagliana. Abbandonata la provinciale, si sale a destra e in poco meno di 1 km si arriva nell'ampio parcheggio di Brugarolo 610 m. Si ripercorre per pochi metri la strada da cui si è arrivati, per poi salire verso destra, seguendo le indicazioni per Giavinali/Madonna del Tizzone. Raggiunte le prime abitazioni si svolta a destra e subito dopo aver oltrepassato un piccolo bar si giunge a un bivio, tralasciato il sentiero a sinistra 573 (Giavinali/Gravagliana), si prosegue seguendo il 572a. Attraversato il torrente su un ponticello, la mulattiera inizia a salire ripidamente fino a raggiungere la chiesa di Brugaro 676 m. Si continua a salire a sinistra e poco dopo si svolta a destra passando tra le abitazioni, fino a raggiungere la sovrastante strada asfaltata per Sassello. Dopo aver seguito la carrozzabile in salita per alcuni minuti, si riprende a destra la mulattiera che sale nel bosco. Attraversato un torrente, in breve si raggiunge il sentiero 572 proveniente da Cravagliana (palina segnavia), lo si segue verso destra arrivando al santuario della Madonna del Tizzone 832 m. Lasciato alle nostre spalle il santuario, si prosegue in leggera discesa passando a poca distanza da alcuni edifici e dopo aver oltrepassata una curiosa baita, si arriva al ponte in legno sul torrente Saccora. Tralasciato il sentiero a destra proveniente da Sabbia, si attraversa il ponte, per poi iniziare a salire all'interno del bellissimo "Bosco dell'Impero" (564). La mulattiera con numerosi e lunghi tornanti, alternati da tratti a mezzacosta, guadagna quota sul versante sinistro idrografico del Vallone del torrente Saccora. Arrivati a un bivio, si tralascia momentaneamente il sentiero a destra 564a, che si utilizzerà al ritorno e in breve si arriva alla deviazione per la "Fontana del Bocia". La mulattiera lentamente sparisce e si prosegue su un sentiero che in pochi minuti conduce alla Sella dell'Oca 1374 m, valico aperto tra la Cima di Locce e la Cima della Gavosa. Ritornati al bivio, si inizia a scendere sul versante della Val Sabbiola, seguendo il Sentiero Naturalistico "Il Bosco dell'Impero", dove alcuni pannelli illustrativi, descrivono la vita all'interno del bosco. Oltrepassate le baite dell'alpe Santina 944 m, si prosegue fino a incrociare il sentiero che sale all'alpe Campo (cartelli segnavia). Continuando a scendere sulla mulattiera acciottolata si arriva alle abitazioni di Cortaccio 806 m. Oltrepassata la fontana, in pochi minuti si arriva sulla strada asfalta che si segue in discesa arrivando al Santuario della Madonna del Rovaccio (sec. XVI). Proseguendo, poco dopo si tralascia a destra il sentiero 564 per il Santuario della Madonna del Tizzone e dopo aver oltrepassato una prima cappella, alla successiva si abbandona la strada principale e si prosegue diritti in leggera discesa arrivando tra le belle abitazioni di Sabbia. Tenendo la destra si passa tra le strette e caratteristiche viuzze del paese, raggiungendo la Parrocchiale dedicata al Martirio di S. Giovanni Battista. Dal porticato si scende seguendo la mulattiera fino al torrente che si supera su un ponticello. Continuando a seguire il sentiero, in pochi minuti si raggiunge la strada asfalta, attraversatala si arriva nuovamente a Brugaro, da dove si ripercorre il medesimo percorso fatto al mattino, fino al parcheggio di Brugarolo.
Malati di Montagna: Lorenzo, Pg e l'Homo Selvadego

dalla Sella dell’Oca 1374 m
valico aperto fra la Cima Loccia 1552 m e la Cima Gavosa 1384 m



Versante della Val Sabbiola
 il Monte Capio 2172 m e ai suoi piedi l’alpe Campo 1527 m


il monte Capio e a destra la Massa del Turlo 1959 m
sotto il villaggio di Erbareti 969 m


Bosco dell'Impero
Le origini di questa piantagione risalgono al 1937 quando in occasione del primo anniversario della fondazione dell'Impero Fascista, si propose l'allestimento di un nuovo bosco in tutte le provincie del Regno. Oggi il bosco, giunto a maturazione, presenta una numerosa varietà di essenze in base alle esposizioni e all'altitudine.



Il santuario della Madonna del Tizzone venne costruito nel lontano 1546 e l'origine di questo luogo di fede si perde nella leggenda. Si racconta che un tempo due giovani pastori muti si trovassero nei prati sopra Brugaro con le loro bestie. Mentre le mucche erano al pascolo decisero di accendere un fuoco che però, alimentanti dal vento, sfuggì al loro controllo. Preso dal panico, i due giovani iniziarono a pregare la Madonna cercando un aiuto dall'alto. Assortiti nella preghiera, non si accorsero che le fiamme si stavano spegnendo. Quando aprirono gli occhi videro un tizzone ardente che propagava una fortissima luce dalla quale apparve la Madonna. La figura si rivolse loro dicendo di tornare a Brugaro a raccontare l'accaduto e a comunicare alla popolazione che, a testimonianza e ringraziamento del miracolo avvenuto, avrebbero dovuto edificare un santuario nel punto dell'apparizione, proprio sul tizzone ardente rimasto. I due corsero verso il paese e subito si resero conto che si era verificato un altro miracolo: avevano ritrovato l'uso della parola.




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