Per tutta la durata dell'escursione il sole sarà nascosto dalle nuvole, ma fortunatamente non cadrà nemmeno una goccia di pioggia, in queste condizioni dove lo sguardo non è distolto dai panorami, l'attenzione è rivolta a tutto quello che ci circonda.
Dal parcheggio seguiamo la strada asfalta e dopo pochi metri incontriamo un pannello didattico con indicati alcuni curiosi itinerari: Percorso del lupo, Percorso del falco e Percorso della rana. Tralasciata a sinistra la stradina cementata che sale verso la Chiesetta della Forcella e da cui poi faremo ritorno (palina segnavia), proseguiamo per circa 15/20 minuti sulla strada principale. Poco prima d'arrivare in località Castello di Monte di Nese, all'altezza di un tornante sinistrorso, imbocchiamo il sentiero sulla destra. All'inizio non c'è nessun segnavia, ma poco dopo troviamo i segnavia bianco/rossi del sentiero 533. Il primo tratto del percorso si svolge in falsopiano all'interno di un bel bosco, alternando qualche saliscendi. Arrivati a un bivio tralasciamo il sentiero che prosegue verso la "Baita GAP" (Gruppo Alpino Paleocapa) e piegando a sinistra iniziamo a salire. Dopo qualche ripido strappo su terreno roccioso, usciti dal bosco percorriamo un breve tratto tra due siepi raggiungendo una cascina. Lasciatala alle nostre spalle, attraversiamo alcuni prati fino a raggiungere un bivio con una palina segnavia, tralasciamo le indicazioni per Lonno e seguiamo in salita la mulattiera acciottolata, incrociando dopo pochi minuti la strada asfaltata (questo tratto di percorso fa parte anche dell'antica Via Mercatorum).
Seguiamo la strada asfalta verso destra raggiungendo in breve il borgo di Salmezza 1172 m, poche case, qualche stalla e una chiesetta. Abbandonata la strada, saliamo a destra, percorrendo una bella via acciottolata di recente costruzione, poco prima di raggiungere la chiesetta di S. Barnaba, seguiamo a sinistra una stradina sterrata. Incrociata la strada asfaltata che scende a Selvino, dalla palina segnavia seguendo le indicazioni (M. Nese.Traver) imbocchiamo sul lato opposto il sentiero 531. Dopo una breve salita, continuiamo sulla dorsale tra splendide fioriture di genziane, arrivando in pochi minuti a incrociare un'ulteriore strada asfaltata. Proseguiamo sul lato opposto seguendo una stradina asfaltata con una sbarra che ne vieta il transito (segnavia binco/rossi). Dopo un lungo tratto in leggera salita, continuiamo in falsopiano e arrivati all'altezza dei primi prati, abbandoniamo la stradina per continuare sul sentiero a sinistra. Dopo qualche minuto arrivati a un bivio seguiamo le indicazioni verso destra per Filaressa/Monte di Nese (531). Perdiamo leggermente quota e arrivati in prossimità di una grossa pozza d'acqua sulla destra, abbandoniamo il percorso principale e seguiamo il sentiero a sinistra che sale senza particolari difficoltà la dorsale del M. Costone. Senza quasi rendercene conto raggiungiamo in poco tempo la cima 1195 m. Scendiamo dal ripido versante opposto, su terreno roccioso e infido dove è opportuno un minimo d'attenzione. Giunti a un bivio saliamo a sinistra e dopo un breve, ma ripido tratto arriviamo ai piedi di un canalino roccioso, lo risaliamo con la dovuta cautela, aiutandoci con le mani e nella parte finale da un cavetto in acciaio (se si vuole arrivare in cima evitando questo tratto, dal bivio proseguire sul sentiero principale). Arrivati in cresta tralasciamo momentaneamente il sentiero a destra con il quale poi proseguiremo e senza particolari problemi arriviamo alla croce della Corna Filaressa 1133 m. Naturalmente oggi i panorami possiamo solo immaginarli, ma è una buona scusa per tornarci. Dopo una breve pausa ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo scendendo dal sentiero che avevamo lasciato momentaneamente per Monte di Nese. Percorriamo un lungo tratto all'interno del bosco, per poi uscire tra i verdi pascoli, fino a raggiungere un bivio. Pieghiamo a sinistra e in falsopiano in pochi minuti raggiungiamo una cascina, oltre la quale continuiamo su una stretta stradina sterrata. Raggiunta una stradina cementata, iniziamo a scendere ripidamente arrivando al Forcellino, crocevia di sentieri. Tramite la mulattiera raggiungiamo la sottostante Chiesetta della Forcella dedicata alla Madonna del Buon Consiglio, continuiamo a scendere e raggiunto un abbeveratoio, proseguiamo verso destra seguendo la mulattiera. Incrociata nuovamente la stradina cementata, scendiamo fino a incrociare la strada asfalta, con la quale ritorniamo al parcheggio dove avevamo lasciato l'auto.
Malati di Montagna: Silvio, Pg, Danilo, Deborah e Fabio
Monte di Nese
la vecchia e la nuova parrocchiale
suggestivi passaggi
in mancanza di panorami...!!!
sulla Via Mercatorum
by Danilo
Monte Filaressa 1134 m
Chiesa della Forcella
dedicata alla Madonna del Buon Consiglio
La costruzione della chiesetta della Forcella risale al 1861 come santella dedicata all'Immacolata. Viene citata come oratorio nel 1907, a seguito della visita pastorale di Mons, Radini Tedeschi. Riceve in dono, nel 1915 il quadro del Buon Consiglio. Nel 1928 viene rifatta e benedetta come Buon Consiglio e ancora nel 1934 viene interessata da un altro rifacimento.
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