Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 5 ottobre 2014

Alla Forcella Rossa, sul sentiero delle Orobie Occidentali

Nuvole
Che pazzerelle nuvole!
Scherzano su nel cielo…
in un momento intessono
intorno al sole un velo
poi leste quattro gocciole
di pioggia spruzzate giù
e al sole fuggendo, gridano
“Adesso asciuga tu!” 
L. Schwarz


Siamo all'interno del territorio della Foresta Regionale Azzaredo-Casù costituito in prevalenza da un grande pascolo, la parte boschiva invece è composta in prevalenza da abete bianco e rosso, con sporadica presenza del faggio e di latifoglie minori.

Percorriamo l’autostrada A4 Milano/Venezia uscendo a Dalmine, dopo il casello svoltiamo a sinistra e proseguiamo diritti per circa 10 km fino a Villa D'Almé. Di nuovo a sinistra in direzione di S. Pellegrino e, continuando sulla strada principale, seguiamo le indicazioni per Ca' S. Marco su fondo marrone. Dopo l'ultima galleria sbuchiamo a Piazza Brembana e, sempre sulla strada principale, arriviamo a Mezzoldo. Passato il paese al primo tornante andiamo diritti, verso il rifugio Madonna della Nevi, lasciamo l'auto accanto al campo sportivo a circa 1336 m. Ridiscendiamo per qualche metro lungo la strada da cui siamo arrivati e all'altezza della roccia sulla quale è posta una targa in memoria di Don Arizzi giriamo a sinistra arrivando in breve a un pannello su cui è raffigurato il "Sentiero delle Casere". Da qui vi sono due possibilità: attraversare il ponte sul fiume Brembo e seguire la strada sterrata, oppure prima del ponte seguire il sentiero a sinistra (124/111), entrambi si uniscono più a monte (consiglio di seguire il sentiero evitando cosi di dover guadare il fiume). Proseguendo sulla strada sterrata arriviamo a un bivio, continuiamo a sinistra seguendo le indicazioni su un sasso, all'altezza di una curva abbandoniamo la sterrata che termina poco più avanti nei pressi di una baita e seguiamo il sentiero che sale diritto (segnavia bianco/rossi). Attraversato il torrente entriamo in un bel bosco, per poi iniziare a guadagnare quota ripidamente con numerosi tornanti, arrivati a un bivio segnalato da un pannello in legno, tralasciamo il sentiero a destra che sale verso il M. Cavallo/Casera Terzera e continuiamo verso la Casera Siltri. Durante il percorso notiamo alcuni giganteschi cumuli di formica rufa, un insetto protetto per il suo essenziale ruolo di pulizia del sottobosco; mangia infatti la fillossera ed il bostrico. Poco prima d'uscire dal bosco veniamo tentati da alcuni gustosi mirtilli offerti gentilmente da madre natura. Con le dita e le labbra viola arriviamo ai pascoli verdeggianti della Casera “Celtri” 1726 m, che per motivi storici già dal lontano 1145 appartiene al Comune di Sorisole, per i servigi resi al Vescovo di Bergamo. Il percorso ora prosegue in falsopiano verso sinistra (in comune con il "Sentiero delle Casere), per poi iniziare nuovamente a salire. Tralasciando le varie diramazioni verso sinistra rimaniamo sul sentiero 111, fino ad arrivare al Laghetto di Cavizzola 1792 m completamente asciutto. Alcune paffute marmotte ci danno il loro benvenuto. Subito dopo incrociamo il sentiero 101 (Sentiero delle Orobie Occidentali) e dalla palina segnavia svoltiamo a destra verso la forcella Rossa. In poco meno di mezz'ora arriviamo alla forcella 2055 m, affacciata sulla conca di San Simone, sostiamo per alcuni minuti per poi ripercorrere il percorso fatto in salita. Ritornati al bivio proseguiamo a destra seguendo il sentiero 101 verso Ca' San Marco, dopo un primo tratto in falsopiano il sentiero riprende a salire arrivando alla Baita di Piedevalle 1944 m, adagiata accanto a un pianoro formatosi in seguito al prosciugamento di un lago alpino. Visto le condizioni meteo ci fermiamo a pranzare e rinunciamo al giro ad anello programmato, vuol dire che ritorneremo magari la prossima primavera. Mentre riposiamo riusciamo anche a vedere una femmina di camoscio con il suo piccolo che risalgono la montagna. Per il ritorno ripercorriamo il medesimo itinerario fatto all'andata.
Malati di Montagna: Aneglo, Lorenzo, Silvio, Pg, Danilo e Fabio

casera Siltri


oggi poco sole e tante nuvole...ma anche questa è montagna...


ambiente very good...!!!


dalla Forcella Rossa 2055 m verso la conca di San Simone


due solitari si confrontano...



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