Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 15 luglio 2012

L'incanto della valle d'Otro

Dall’autostrada A26 prendiamo l’uscita per Romagnano/Ghemme e proseguendo sulla statale SS299 arriviamo ad Alagna (Im Land) 1191 m. Lasciata la macchina nei pochi posti disponibili non a pagamento ci dirigiamo verso il centro e attraverso le splendide case walser arriviamo nella via principale del paese. Svoltiamo a sinistra e dopo poche decine di metri seguiamo a destra le indicazioni per il TMR (Tour Monte Rosa). In breve arriviamo al bar/ristorante Unione, situato nella sede della più antica Associazione di Alagna, il Teatro Unione Alagnese, continuiamo in piano verso sinistra e oltrepassata la frazione Riale con la sua fontana d'acqua freschissima, in pochi minuti giungiamo sulla strada asfaltata, sul lato opposto in corrispondenza dei cartelli segnavia inizia la Olterstiga, ovvero la salita d’Orto.
Poco dopo aver oltrepassato un casolare, seguiamo il sentiero a sinistra verso la Caldaia d'Otro che merita sicuramente una visita per la bellezza e la spettacolarità del luogo dovuto alle profonde marmitte scavate nella roccia dalle acque delle cascate del torrente Otro alte circa 40 metri, purtroppo causa scarsa manutenzione in alcuni tratti bisogna porre un minimo di attenzione. Ritornati sulla mulattiera proseguiamo la salita costeggiando alcune graziose cappelle, giunti ad un bivio, tralasciamo il sentiero 3a che conduce ai laghi Tailly e alla bocchetta di Puio e svoltiamo a destra seguendo i segnavia (sentiero 3).
Con qualche tornante arriviamo alla graziosa chiesetta di Follu 1664 m, da qui si apre l'incantevole altopiano d'Otro con le sue leggiadre frazioni e pascoli, un luogo utilizzato da secoli dall'uomo che ha saputo integrare sapientemente nella natura tutti gli elementi della sua secolare esistenza, qui i Walser arrivarono nel 1306 provenienti da Gressoney. Il mio consiglio è di continuare senza aver fretta, in modo tale da poter osservare ogni piccolo dettaglio di questi luoghi davvero unici. Raggiunto il rifugio Zar Senni tralasciamo il sentiero a sinistra e continuando a destra passando per i vari villaggi di Dorf e di Scarpia 1726 m. La mulattiera prosegue tra pascoli e ontani selvatici, arrivati all'alpe Pianmisura Piccola 1782 m, poco prima di attraversare il rio Foric dalla palina segnavia seguiamo il sentiero a destra, volendo in pochi minuti si può raggiungere dalla parte opposta del torrente Pianmisura Grande 1854 m con l'oratorio settecentesco di San Giacomo.
Il sentiero segue per il primo tratto la sponda del torrente, poi piega leggermente sulla destra e pian piano attacca il costone erboso, sempre ben segnato ed individuabile, fino a raggiungere il Passo Foric 2432 m, aperto tra il Monte Torru sulla destra e le estreme propaggini del Corno Rosso verso sinistra.
Lo spettacolo che si può ammirare è superbo. Ai piedi si apre l'immenso solco del vallone di Olen, di fronte si eleva il Monte Rosa oggi però parzialmente coperto dalle nuvole.
Per la via del ritorno scendiamo verso l'Olen in direzione Nord-Ovest, dopo una decina di minuti di percorso pianeggiante iniziamo a perdere quota velocemente su terreno morenico, attraversato alcuni nevai raggiungiamo il fondo del vallone. Arrivati ad un bivio tralasciamo il sentiero a sinistra che sale al Sasso del Diavolo e al Col d'Olone e continuano a scendere verso destra raggiungendo l'Alpe Pianalunga e in breve l’ampio pianoro dell’Alpe Seiwji dove vi è il Rifugio Grande Halte, Città di Mortara ed il Ristorante La Baita 1949 m.
Proseguiamo sulla strada sterrata seguendo dove è possibile il sentiero n. 5, arrivati alla frazione le Piane 1380 m ci dissetiamo alla fontana da dove scaturisce un'acqua freschissima, attraversato il caratteristico borgo proseguiamo per qualche decina di metri su strada asfalta per poi riprendere a scendere seguendo alcuni cartelli segnavia. Il sentiero entra quasi subito nel bosco, tralasciamo sulla destra alcuni sentieri e continuiamo a perdere quota avendo ora come punto di riferimento il campanile della chiesa di Alagna. Arrivati alla frazione Bonda vicino agli impianti di Alagna proseguiamo fino a raggiungere il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto.
Malati di Montagna: Danilo e Fabio

Alagna (Im Land) 1191 m


caldaia d'Otro (Olter Chessi)


nel bosco strani personaggi...


Follu 1664 m


cresta nord del M. Tagliaferro


l'interno della chiesetta di Follu...


...e l'esterno


...


Rifugio Zar Senni



Pianmisura Piccola 1782 m


Pianmisura Grande


ancora pochi passi...


Passo Foric 2432 m con il Rosa...


Valle dell'Olen (In Olen)


Danilo scruta l'orizzonte...


si inizia a scendere...


...


torrente Olen (Olen boch)


alle Piane (Fum d'Boudma) 1380 m


villaggio walser


tipica costruzione walser


Piazza della chiesa - Alagna

1 commento:

  1. Ciao Fabio come stai??? è da tanto ke non ci sentiamo...scusami se sono sparito così senza farmi più sentire ma, ho provato a chiamarti qlk volta ma il cellulare suonava a vuoto!!!
    ...comunque sbirciando il tuo Blog noto come la montagna ti rapisca sempre di più e ti faccia entrare nei suoi posti più incantati (e...incontaminati)...
    spero di risentirti e ovviamente riverderti presto!!!! Kiran
    Tanti saluti anke ai tutti i tuoi
    ...MALATI d MONTAGNA...

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