Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 26 febbraio 2012

a pochi metri dalla Punta d'Orogna...

Percorriamo l’autostrada A26 fino a Gravellona Toce per poi continuare sulla statale SS33 del Sempione, imbocchiamo l'uscita Crodo/Val Formazza e oltrepassato Crodo arriviamo in breve a Baceno, subito dopo il centro del paese deviamo a sinistra seguendo le indicazioni per l'alpe Devero, l'auto la si può lasciare nei parcheggi messi a disposizione, il costo è di 5 euro al giorno.
Saliamo tra le antiche case in legno arrivando in pochi minuti in località Ai Ponti 1634 m, proseguiamo a sinistra e oltrepassati gli impianti di risalita raggiungiamo il grazioso villaggio di Piedimonte. Attraversato su un ponte il rio Buscagna continuiamo verso destra costeggiando per un breve tratto il torrente, dopo pochi minuti iniziamo a piegare a sinistra guadagnando velocemente quota, usciti dal bosco arriviamo nel piccolo pianoro dove sono adagiate le baite dell'alpe Misanco 1907 m. Proseguendo a sinistra in breve raggiungiamo la palina segnavia o almeno quello che ne rimane fuori dalla neve, pieghiamo prima a destra e passando tra i larici volgiamo a sinistra pervenendo sotto al ripido canalino che risaliamo arrivando sul pianoro sovrastante. Il Cervandone rimane ancora coperto dalle nuvole ma verso il Sangiatto e il Corbernas la situazione meteo è in netto miglioramento per cui  procediamo fiduciosi, perdendo leggermente quota arriviamo in una valletta troviamo una seconda palina anche questa quasi totalmente ricoperta dalla neve. Percorriamo interamente la valletta verso uno stretto passaggio, oltrepassato il quale arriviamo all'incantevole alpeggio di Curt du Vel 2061 m, saliamo verso sinistra tra alcuni grossi dossi e in breve arriviamo negli spazzi aperti della parte superiore della valle Buscagna. Iniziamo la salita con percorso libero, soffia un forte vento gelido che ci costringe alcune volte a fermarci, arrivati sul bordo di un vallone pieghiamo a sinistra arrivando sotto alle pendici del monte Cazzola. Riprendiamo a salire percorrendo l'evidente cresta, a circa 2400 dopo un breve consulto decidiamo  di fermarci, il vento troppo forte e il sopraggiungere delle nuvole non garantiscono la sicurezza per l'ultimo tratto ripido verso la cima. Scattata una fugace foto di gruppo iniziamo a scendere il più ripidamente possibile, alcuni di noi iniziano a non sentire più la sensibilità alle dita delle mani e il vento sembra quasi volerci spingere giù dalla montagna, tornati all'alpe Misanco finalmente facciamo una pausa, niente è più gradito di una tazza di tè caldo. Escursione invernale splendida, dalle forti emozioni, da effettuarsi solo se si  ha una buona esperienza in ambiente innevato e se si conoscono bene i luoghi che vengono percorsi. Giunti a Baceno ci fermiamo al bar "Vecchio Scarpone" dove festeggiamo il compleanno di Danilo e PG (Piergiorgio)…
Malati di Montagna: Franco, Luisa, Simeone, Aldo, PG (Piergiorgio), Danilo e Fabio

alle spalle la Punta d'Orogna


verso il paradiso...


Luisa, Simeone, PG, Danilo, Franco e Aldo


un po' di neve...!!!


le baite di Piedimonte e la piana del Devero


hanno anche il coraggio di chiamarlo capogita... by Simeone


una tipica giornata al Devero...!!!


che dire...by Simeone


chissà dove pensava di andare...by Simeone


Luisa ...una vera malata di montagna...!!! by Simeone


ma cosa pensavano di fare i modelli...!!! by Aldo


tutti in fila...o quasi by Aldo

giovedì 16 febbraio 2012

VITA (da INVERSAMENTE)


Il fiume in piena della vita,
scende impetuoso il sentiero di ogni giorno,
ignorando tutto e tutti.
Man, mano che avanza si ingrossa
e le sue acque diventano sempre più forti e scure.
Trascinano,strappano, sommergono,
qualsiasi cosa trovino davanti al suo corso,
senza pietà, fino a giungere alla fine della sua esistenza,
in un mare ormai nero, pieno di detriti,
che ormai non servono a nulla.
Domani mattina,
quando si alza il sipario,
sul meraviglioso teatro della vita,
impara ad ascoltare il concerto della natura,
illuminato dai riflettori del sole,
lasciati stupire dalle piccole cose,
accompagnate dall'amore
e scorri lentamente il corso della vita
che serenamente ti accompagnerà
in un mare
meravigliosamente azzurro.

Dorino Bon

domenica 12 febbraio 2012

Rifugio Barbustel...una classica con le ciaspole...

Dall'autostrada A5 direzione M.te Bianco usciamo a Pont St. Martin, alla rotonda svoltiamo a sinistra sulla SS n. 26 verso Aosta, oltrepassato il Forte di Bard sede del Museo della Montagna (consiglio a chiunque appassionato almeno una visita), alla seguente rotonda svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Champorcher, raggiunto l'abitato subito dopo la piazza adibita a parcheggio si svolta a destra per Mont Blanc, superato il paese lasciamo l'auto nel parcheggio poco più in alto, da qui in poi durante l'inverno la strada non viene più pulita.
Ultimati i preparativi proseguiamo sull'evidente strada interpoderale arrivando in pochi minuti ad un pannello informativo del Parco Naturale Mont Avic con accanto una palina segnavia, indossate le ciaspole iniziamo la salita seguendo la mulattiera sulla destra (10-10c). Ci inoltriamo in un nel bellissimo bosco e in breve arriviamo alle baite dell'alpe Cort che lasciamo sulla destra, continuando a risalire il valloncello raggiungiamo l'alpe Gran Cort 1944. Proseguiamo dritti seguendo il sentiero invernale, alcuni cartelli in legno del Ristoro Lago Muffé ne indicano la giusta direzione, raggiunto il terrazzo dove è situato il lago Muffè 2076 m con l'omonimo ristoro facciamo una breve pausa. La salita ora si fa meno ripida ed è accompagnata da splendidi panorami, Saliamo un dosso con radi larici per poi iniziare la breve ma ripida salita verso il Colle del Lago Bianco 2309 m, questo è il punto più alto dell'intero percorso, da qui possiamo osservare tutto il tragitto appena fatto. Spronati da un vento gelido iniziamo la discesa sul versante opposto, dopo qualche minuto pieghiamo a destra scendendo lungo un valloncello, non essendoci nessuna traccia iniziamo a battere la pista, fortunatamente il freddo pungente di questi giorni rendono il manto nevoso ben consolidato per cui senza troppa fatica arriviamo al rifugio Barbustel 2200 m (chiuso nel periodo invernale). Mentre facciamo pausa seduti su alcune panchine all'esterno del rifugio arriva un nutrito gruppo di escursionisti, anzi ciaspolatori, a volte mi domando cosa ci spinge ad alzarci presto anche alla domenica e camminare a temperature al di sotto degli zero gradi, mi guardo attorno e la risposta è molto semplice, è questo meraviglioso mondo che io chiamo TERRE ALTE...
Per il ritorno ripercorriamo il medesimo itinerario, naturalmente divertendoci come dei ragazzini...!!!
Malati di Montagna: PG (Piergiorgio), Simeone, Franco e Fabio

Simeone, Piergiorgio, Franco e Fabio


Franco, PG, Fabio by Simeone


panorama by Simeone




si inizia a pompare...


ma è un sogno o è tutto vero...!!!


il mitico PG...


momento di relax...


cercasi nuvola disperatamente...


lunedì 6 febbraio 2012

Fatiche e romanticismo in miniera


Filmato realizzato dall'Associazone Figli della miniera con una ricostruzione storica della vita dei minatori di Pestarena nel periodo in cui le Miniere d'oro di Pestarena erano ancora in attività.

domenica 5 febbraio 2012

Into the wild...dal rifugio Crosta

Per la descrizione da Maulone 900 m al rifugio P. Crosta 1751 m, vi rimando al post di domenica 7 dicembre 2008. Per il ritorno abbiamo seguito il consiglio di Enrico (il mitico gestore), dal rifugio seguendo la traccia siamo arrivati all'alpe Coaté 1795 m per poi proseguire fino all'alpe Calandra 1539 m e quindi ricongiungerci all'itinerario fatto al mattino nei pressi dell'alpe Calantiggine 1439 m, uno splendido itinerario in zone poco battute dove a farci compagnia è stato il solitario volo di un'aquila...
Una menzione va a Marina che anche oggi ci ha deliziato con i suoi manicaretti... GRAZIE...!!!
Malati di Montagna: Paolo, Alberto, Simeone e Fabio

Fabio, Simeone, Paolo e Alberto


siamo troppo belli... by Simeone


a noi basta poco per divertirci...e TU? by Simeone


welcome to paradise...!!!


Into the wild


peccato che Natale sia già passato da più di un mese...