Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 29 maggio 2011

che emozioni sulla Colma di Mombarone

Mentre cammino in cresta le nuvole mi passano accanto veloci....
mi fermo...mi guardo attorno...forse sono in paradiso...!!!

Percorriamo l'autostrada A5 verso Aosta fino al casello di Quincinetto, attraversata la Dora svoltiamo a destra sulla SS26 fino a Settimo Vittone, proseguendo verso l'uscita dal paese si prende a sinistra la strada che conduce a Trovinasse 1374 m, superato lo slargo a valle della frazione continuiamo fino al termine della strada asfaltata a circa 1500 m. Parcheggiata l'auto sul bordo della strada o nei pochi posti disponibili iniziamo a camminare risalendo la strada sterrata, subito troviamo un altro caratello collocato ai bordi dei prati dell’alpe Buri 1525 m, proseguiamo a destra e dopo circa una decina di metri nei pressi di un altro cartello pieghiamo decisamente a sinistra. Seguendo i segni di vernice rossa rimaniamo a destra rispetto alle baite, il sentiero man mano che sale piega a sinistra, davanti a noi, ma ancora molto lontana la nostra meta. Attraversiamo un tratto dove sono presenti alcuni ontani e sorbi, con alcuni tornanti guadagniamo quota e attraversati alcuni piccoli torrentelli raggiungiamo le baite di Rasca 1775 m, piegando poi verso destra in pochi minuti arriviamo a Rasca superiore. Dopo una breve salita giungiamo nell'umida conca di Pianmorto 1870 m, la aggiriamo sulla destra compiendo un ampio arco, in modo tale da evitare l'acqua nascosta tra l'erba alta. Perdendo leggermente quota arriviamo nel suggestivo pianoro dell'alpe Brengovecchio 1836 m, riprendiamo a salire e seguendo le indicazioni di una palina segnavia in breve eccoci nella splendida conca dell'alpe Mombarone, dove ci soffermiamo qualche istante a osservare questo splendido paesaggio bucolico. 
Continuando verso destra tra bellissime fioriture dopo qualche istante arriviamo al grazioso lago del Mombarone, iniziamo a salire seguendo un sentiero in moderata ascesa in una zona di pietrame con parecchi rododendri. Entrati nel valloncello e raggiunte alcune baite il sentiero inizia a salire ripidamente verso la depressione della bocchetta, dopo aver oltrepassato il bivacco Quarti 2024 m addossato alla parete della montagna, tralasciamo il sentiero che prosegue verso la bocchetta e volgendo a sinistra in pochi minuti eccoci al rifugio Mombarone 2312 m gestito dall'Associazione Pro Loco Santuario di Graglia (015 401960).
Ora non ci resta che la breve salita verso la Colma del Mombarone 2371 m, dove ci accoglie la splendida statua bronzea del Redentore alta 17 metri, anche se purtroppo dal lato Biellese possiamo solo osservare un magnifico mare di nuvole, dal versante della Val d'Aosta vediamo nitidamente tutte le principali cime dal Gran Paradiso, Monte Bianco fino al Gruppo del Rosa. Dopo aver ripreso le energie, decidiamo di proseguire come da programma, seguiamo la cresta abbassandoci di qualche decina di metri per poi riprendere quota fino a Punta Tre Vescovi 2317 m così chiamata perché è il punto di incontro del territorio di tre diocesi: Aosta, Ivrea e Biella. Dalla cima il sentiero scende sulla sinistra, da qui fino al colle Lace il percorso è da affrontare con prudenza e solo in condizioni meteorologiche ottimali, questo tratto di percorso fa parte anche dell'Alta Via delle Alpi Biellesi, un bellissimo e vario trekking in quota che per filo di cresta percorre tutta la cerchia delle montagne sovrastanti Biella e unisce idealmente i villaggi alpini di Piedicavallo e Bagneri. Arrivati al colle Lace 2120 m proseguiamo a sinistra verso Maletto, una palina segnavia ne indica la direzione esatta, poco dopo tralasciamo una traccia poco evidente a sinistra e continuiamo seguendo i segni gialli dell'Alta Via della Valle d'Aosta n. 1, il sentiero prosegue in falsopiano fino alla grande croce in legno del colle Giasit 2024 m. Poco prima di arrivare all'alpeggio sottostante arriviamo ad un bivio, abbandonata l'Alta Via continuiamo verso sinistra seguendo il sentiero n. 841 GTA/Maletto, purtroppo dall'alpeggio non siamo riusciti a ritrovare il sentiero principale per cui abbiamo proseguito in quota raggiungendo alcune baite diroccate, da qui siamo scesi verso il centro del vallone seguendo alcuni vecchi sentieri. Ripreso il sentiero GTA arriviamo alle baite di Alpette 1681 m, dalla palina segnavia tralasciamo il sent. 841 e continuiamo verso Trovinasse sul sent. 848, attraversato il torrente Chiussuma su un ponte, il percorso prosegue in costa tra piante di mirtillo, entrati nel bosco scendiamo fino all'alpe Pianmaglio 1513 m e in breve ci ritroviamo sulla strada sterrata. Decidiamo di proseguire a destra verso Trovinasse, per chi vuole abbreviare il percorso consiglio di andare a sinistra verso Brengovecchio, arrivati all'agriturismo Belvedere continuiamo a scendere verso la chiesa di Trovinasse 1374 m, dal paese per ritornare all'auto purtroppo dobbiamo ripercorrere il tratto di strada percorsa al mattino, ma poco importa, dopo una giornata del genere tutto sembra essere più bello...!!!
Malati di Montagna: Danilo e Fabio

in cresta by Danilo


Lago di Mombarone


manca davvero poco...


Danilo e Fabio in cima alla Colma di Mombarone


in cresta...un'emozione unica...!!!


grafico altimetrico e traccia gps da Google Earth

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