Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

martedì 28 dicembre 2010

Kansas - Dust in the Wind




Polvere nel Vento

Chiudo gli occhi
solo per un attimo
e l'attimo è andato
Tutti i miei sogni
Passano attraverso i miei occhi
polvere nel vento
tutto ciò che sono è polvere nel vento

la stessa vecchia canzone
solo una goccia d'acqua
in un mare infinito
facciamo tutti
briciole per terra
anche se ci rifiutiamo di vedere
polvere nel vento
tutto ciò che siamo è polvere nel vento

ora, smettila
niente dura per sempre
tranne la terra e il cielo
tutto scivola via
e tutti i tuoi soldi
non compreranno un altro minuto

polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutto è polvere nel vento

domenica 26 dicembre 2010

Tour del Marguareis (prima parte)

Tour del Marguareis - (seconda parte)

venerdì 24 dicembre 2010

Alta Via del Granito - Cima d'Asta

sabato 18 dicembre 2010

giovedì 16 dicembre 2010

Un ponte sulle acque agitate

Quando sei giù
E ti senti piccola
Quando hai le lacrime nei tuoi occhi
Io le asciugherò tutte
Sono dalla tua parte
Quando i tempi diventano duri
E amici semplicemente non ne trovi

Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me

Quando sei giù di corda
Quando sei sulla strada
Quando la sera arriva così dura
Io ti darò conforto
Io sarò dalla tua parte
Quando arriva la oscurità
E l’ansia è tutta intorno

Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me

Dispiega le vele ragazza d’argento
Dispiega le vele
E’ il tuo tempo di risplendere
Tutti i tuoi sogni sono sul loro cammino
Guarda come risplendono
Se hai bisogno di un amico
Io sto navigando proprio al tuo fianco

Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente
Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente

Bridge over Troubled Water è il quinto e ultimo album di Simon and Garfunkel, inizialmente pubblicato il 26 gennaio 1970. Il disco riscosse un successo mondiale, vendendo solo negli Stati Uniti otto milioni di copie e in tutto il mondo si stima oltre venti milioni. L'album raggranellò cinque Grammy Award, tra cui quello per il miglior album dell'anno.
Nel 2003 l'album fu annoverato nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone al 51esimo. Nello stesso anno il network televisivo VH1 lo proclamò 33esimo album del secolo.

domenica 12 dicembre 2010

Quattro amici al Passo di Monscera 2105 m

Da Domodossola raggiungiamo Bognanco Terme, risalendo la valle arriviamo a Graniga e continuando sempre su strada asfaltata, normalmente pulita si arriva a San Bernardo 1628 m dove lasciamo l'auto o nel piccolo parcheggio di fronte alla chiesetta o sul bordo della strada. Scesi dall'auto ci accorgiamo che la temperatura è gradevole, sembra di essere all'inizio della primavera, dopo la chiesetta una palina segnavia indica i vari percorsi da intraprendere con i relativi tempi, noi proseguiamo sulla strada poderale a destra che ricalca la vecchia mulattiera costruita nel 1928 dal Regio Esercito per scopi difensivi, scendiamo leggermente in un bel bosco misto di abeti e larici e attraversato su un ponte il rio Rasiga 1600 m iniziamo a salire, fuori dal bosco arriviamo al rifugio il Dosso 1740 m. Abbandoniamo momentaneamente la strada innevata per risalire dietro al rifugio raggiungendo l'alpe Arza 1754 m, continuiamo nel bosco fino a intersecare nuovamente la poderale, inizia a farsi sentire il vento ma per ora rimanendo nel bosco lo sentiamo solo borbottare tra gli alberi, terminata la traccia battuta iniziamo a salire liberamente verso sinistra. Ora il vento si fa sentire con tutta la sua forza, noi lo sfidiamo e lui in alcuni momenti sembra quasi voglia arrendersi, ma poi riprendere di nuovo con maggior forza alzando turbini di neve che si infrangono contro di noi, il paesaggio è fantastico oltre al cielo di un azzurro intenso, camminiamo su un manto nevoso che ricorda la tundra siberiana vista in tanti documentari. Passiamo accanto ad una grossa stalla e proseguiamo verso una grossa croce posta sulla sinistra che raggiungiamo concedendoci una breve pausa, costeggiato sulla destra il sottostante laghetto di Monscera completamente ghiacciato in breve arriviamo al passo di Monscera 2103 m, da dove si ha una vista stupenda sui colossi del Vallese, Weissmies 4023 m, Lagginhorn 4010 m e Fletschorn 3996 m. Si ritiene che il passo fosse usato sin dall'antichità per raggiungere il Sempione prima che il barone Stockalper nel XVII sec. costruisse l'ardita mulattiera per varcare l'infido passaggio delle Gole di Gondo.
Il vento è fortissimo per cui dopo alcune foto decidiamo di andare verso il rifugio Gattascosa. Costeggiata la sponda opposta del laghetto da dove siamo arrivati, scendiamo per docili pendii, normalmente la traccia è ben evidente, arrivati ad una palina segnavia proseguiamo in falsopiano verso la cima Verosso 2443 m sotto alla quale è collocato la stupenda costruzione in pietra del rifugio Gattascosa 1993 m. Il programma prevedeva il rientro percorrendo il sentiero che da San Bernardo sale al rifugio, ma optiamo per il rientro dal medesimo versante, il motivo è semplice, l'itinerario è completamente all'ombra è visto che oggi splende un magnifico sole vogliamo godercelo ancora per qualche ora, comunque per chi lo desidera può tranquillamente scendere e in poco meno di un'ora arrivare al parcheggio. Per non rifare il medesimo percorso ma soprattutto per divertirci, decidiamo di attraversare su neve fresca fino alle baite dell'alpe Micalcesti 1993 m e da qui ritornare per la strada fatta al mattino. L'Alta Val Bognanco offre in qualsiasi stagione emozioni sempre nuove, un vero PARADISO da scoprire in silenzio!!!
Malati di Montagna: Aldo, Franco, Danilo e Fabio

un cartello ci da il benvenuto


ma la strada per il paradiso è lunga...


irta...


...ma forse siamo già in paradiso!!!


al rifugio Gattascosa il sole si sta già ritirando...


Fabio - Franco - Aldo - Danilo


al passo... strani personaggi...by Aldo


qualcuno oggi è particolarmente euforico...


sabato 4 dicembre 2010

Una fredda giornata ad Aleccio

Mentre percorriamo l'autostrada A26 in direzione Genova, rimaniamo estasiati dal sorgere del sole sul Monte Rosa, continuiamo verso Gravellona Toce da dove poi proseguiamo sulla superstrada del Sempione, usciamo seguendo le indicazioni per Crodo/Formazza, passato Baceno arriviamo a Premia, poco prima di uscire dal paese seguiamo a destra le indicazioni per Crego, scendiamo all'orrido di Balmafredda e con alcuni tornanti raggiungiamo il parcheggio a circa 780 m, con accanto la caratteristica chiesa di Crego armonicamente inserita nell'ambiente, con il suo portico in pietra locale.
Seguendo le indicazioni poste sulla palina segnavia ci avviamo lungo la stradina asfalta, dopo circa 200 metri troviamo sulla sinistra l'ampio sentiero, ottimamente segnato con segni di vernice rossa sugli alberi, la prima parte sale gradatamente in un bel bosco di faggi, dopo aver passato sulla sinistra un torrente la pendenza inizia a farsi sempre più sostenuta, fino ad arrivare in una radura dove finalmente troviamo il tanto atteso sole. Ci inoltriamo ora in un fiabesco bosco di conifere, raggiunta l'alpe Baulino proseguiamo verso una baita poco più in alto sulla sinistra, in breve arriviamo a incrociare la poderale a circa 1300 che seguiamo in leggera salita verso sinistra. All'altezza di una curva sulla destra dopo pochi metri una palina segnavia ci indica il sentiero per la Piana di Aleccio che noi useremo al ritorno, proseguiamo alternando alcuni saliscendi, dopo essere passati sotto alle baite dell'alpe Cropali arrivando in breve su un poggio con una grande croce in legno dove ci fermiamo qualche istante ammirando il magnifico panorama sulle Valli Antigorio e Formazza. Scendiamo leggermente circondati da un fittissimo bosco, superate alcune baite sulla sinistra ecco apparire l'alpe Aloro 1441 m, qui termina anche la ponderale, scendiamo, anzi sprofondiamo nella neve fresca fino al crocifisso dell'alpe dove manco a dirlo il panorama è magnifico. Ritornati sui nostri passi raggiungiamo l'enorme croce e in breve saliamo al'alpe Cropali 1500 m dove sostiamo sotto al tepore del sole, per il ritorno decidiamo di proseguire in salita sulla sinistra passando per le innumerevoli baite sparse sulla Piana di Aleccio. Arrivati su un pianoro con percorso libero scendiamo verso sinistra puntando ad una grossa costruzione moderna adibita a stalla, riprendiamo a seguire i segnavia rossi spostandoci ulteriormente a sinistra, naturalmente non essendoci tracce facciamo molta attenzione a cercare i segni rossi sugli alberi, spostandoci leggermente verso destra giungiamo così sulla poderale nei pressi della palina che abbiamo passato durante l’andata, da qui in poi ripercorriamo il medesimo percorso dell'andata, questa alternativa anche se è priva di pericoli è comunque da fare solo se esiste già una traccia o se si ha una buona esperienza in ambiente innevato. Ritornati all'auto soddisfatti della giornata ci concediamo una visita alla pittoresca chiesa di Maria Immacolata di Crego, costruita da don Lorenzo Dresco nella seconda metà del XIX sec.,  un angolo poco conosciuto della valle Antigorio, escursione adatta per chi cerca il silenzio e le meraviglie che offre la montagna d'inverno...!!!
Malati di Montagna: Fabio e Danilo

Alpe Aloro 1441 m


che dire...!!!


attraversando la Piana di Aleccio


la bella e caratteristica chiesa di Crego


"Ice & Ghiaccio" direttamente dal museo d'arte moderna