Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 2 maggio 2010

sotto alla nord dell'Eiger 3970 m

Due giorni con la Sez. del CAI di Legnano alla Jungfraujoch - Top of Europe
sabato 1 maggio: partiamo alle ore 6.00 destinazione Svizzera, dopo la visita a Interlaken cittadina elegante incastonata tra il lago di Brienz e il lago di Thun a 570 m, arriviamo a Grindelwald 1034 m nell'Oberland Bernese, da qui dovevamo salire a piedi fino a Kleine Scheidegg 2061 m ma purtroppo visto le condizioni meteo si decide di salire tutti con il treno a cremagliera, al pomeriggio mi metto le cuffiette e ascoltando i Pink Floyd vado a fare quattro passi verso il Lauberhorn seguendo uno dei pochi sentieri parzialmente sgombri di neve, non si vede quasi niente ma all'improvviso durante una folata di vento mi giro ed ecco che per pochi minuti mi appare lei l'Eiger..., le sensazioni che ho provato a dormire sotto alla Nord dell'Eiger che con i suoi 1.800 metri è una delle più alte e più difficili pareti delle Alpi, sono indescrivibili...

stazione di Grindelwald

Interlaken

giardino pubblico a Interlaken

pochi secondi...
ed ecco l'Eiger 3970 m e il Monch 4107 m


domenica 2 maggio: ore 6.00 in un punto panoramico a qualche decina di metri sopra Kleine Scheidegg sono solo con lei la parete Nord dell'Eiger, uno degli spettacoli che credo non dimenticherò mai sgombra dalle nuvole fa quasi paura, severa, fiera, rimango li circa 30 minuti ad osservarla a fotografarla, la saluto come si fa con una persona a cui si porta rispetto e poi vista l'ora scendo a fare colazione. Ore 8.00 prendiamo il trenino rosso a cremagliera che entra quasi subito nelle viscere dell'Eiger, tocca le stazioni Eigerwand (parete dell'Eiger) e Eismer (mare di ghiaccio) arrivando dopo circa 50 min. alla Jungfraujoch, la stazione ferroviaria più alta d’Europa 3454 m dove inizia il ghiacciaio "Glosser Aletschgletscher", che con i suoi 22 km è il più lungo d'Europa, visitiamo poi lo stupefacente Palazzo di Ghiaccio con delle bellissime sculture di ghiaccio, saliamo all'Osservatorio Sphinx, la più alta terrazza panoramica d'Europa 3571 m, qui si trova un modernissimo osservatorio astronomico e un centro ricerche meteorologiche, per il cattivo tempo non abbiamo praticamente visto nulla, nevicava che era una meraviglia, ma si respirava comunque un'atmosfera davvero unica, per concludere io e Franco seguendo la pista ottimamente segnalata, dopo circa 1 ora arriviamo al rifugio Monchsjoch-Hute 3650 m passando accanto ad alcune seraccate davvero impressionanti, all'arrivo eravamo solo noi due e il gestore!!!
Sedici anni per costruire poco più di sette chilometri!!!
Tutto ebbe inizio nel 1839 quando Adolf Guyer-Zeller presenta domanda per la costruzione della linea ferroviaria diretta alla Jungfrau, la concessione viene rilasciata qualche anno dopo il 21 dicembre del 1894 ma solo fino alla Jungfraujoch. Vennero preventivati sette anni e dieci milioni di franchi, ma causa problemi tecnici e condizioni atmosferiche avverse i tempi e i soldi lievitarono. Il primo viaggio completo fu effettuato nel 1912, i lavori durarono 16 anni, furono impiegati circa 300 operai contemporaneamente e la spesa ammontò a 15 milioni di franchi!!!
Malati di Montagna: PG, Danilo, Silvio, Flavio, Franco, Luisa, Kiran, Deborah e Fabio

Wetterhorn 3701 m

ore 6.00, prime luci sull'Egier

pochi minuti prima di partire...

Rifugio Monchsjochhutte 3650 m

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