Che giornata!!! Partiamolo con un sole pallido, pallido...
poi le nuvole si addensano...
una salita spettacolare sulla neve che sembra ghiaccio...
e in cima la nebbia che gira attorno quasi che voglia giocare...
e che dire del ritorno dove il cielo ritorna ad essere sereno, mentre le lunghe ombre della sera ci accompagnano fino alla macchina,
un grazie al Teggiolo con la luna a fargli da corona...
Seguiamo la SS33 del Sempione fino a Varzo dove facciamo collazione al bar accanto alla stazione, riprendiamo le auto e seguendo le indicazioni arriviamo a San Domenico 1410 m, dal piazzale scendiamo verso Ponte Campo 1320 m dove parcheggiamo a lato della strada, attenzione a non intralciare il passaggio!
Ultimati i preparativi iniziamo a incamminarci, attraversato il ponte svoltiamo subito a destra, dopo l'agriturismo il sentiero inizia a salire con decisione fino a incrociare la strada sterrata di servizio all'alpe Veglia che tralasciamo, per seguire a sinistra una trattorabile che in pochi minuti raggiunge una baita sulla destra. Continuiamo a salire con una serie di tornanti in un bel bosco di larici, arrivati alle prime baite in prossimità dell'arrivo della teleferica abbandoniamo la strada e seguiamo il sentiero sulla sinistra con il quale saliamo fino alla grossa fontana in sasso dell'alpe Vallè 1786 m. Rimaniamo al centro del vallone e arrivati a una palina segnavia seguiamo le indicazioni per il passo Possette, iniziamo a calpestare la neve che passo dopo passo aumenta, dopo un ripido tratto arriviamo all'alpe Balmelle 2067 m, passiamo tra le baite ben tenute e raggiunta la palina segnavia ci spostiamo leggermene sulla sinistra seguendo alcune tracce, ci alziamo verso il passo e in prossimità di un grosso omino svoltiamo a sinistra e risaliamo il pendio portandoci sul pianoro inclinato dal quale vediamo la nostra meta ancora lontana. C'è parecchia neve, ma la crosta esterna tiene molto bene permettendoci di proseguire con un buon passo, bisogna solo prestare attenzione alle innumerevoli cavità e crepe nel terreno che purtroppo non sono visibili, questa infatti è la zona carsica più studiata di tutta l'Ossola. Avanziamo tenendoci molto vicini alla cresta che precipita con un salto vertiginoso verso la Val Divedro, anche se purtroppo il sole sembra ormai oscurato dalle nuvole mi sento euforico, soffia un'aria gelida che gela le mani e la faccia, siamo soli a 2000 metri in un silenzio quasi irreale... Manca l'ultimo tratto di salita, alzo gli occhi ed ecco che vedo il tetto del bivacco, pochi metri ed eccoci finalmente in cima al Monte Teggiolo 2385 m, ci stringiamo la mano e nei nostri occhi vedo una grande soddisfazione, il ricovero è davvero minuscolo, una minuscola stufa, una panca in legno e il libro su cui porre i propri nomi e pensieri. Ricaricate le batterie ci apprestiamo per la lunga discesa, ci fermiamo sovente a osservare il salto davvero notevole che precipita verso il ponte del diavolo, prima di ridiscende con una piccola deviazione andiamo al passo delle Possette 2179 m e seguendo a destra un sentiero dopo circa un centinaio di metri arriviamo all'inizio del sentiero che scende ripidamente a Bugliaga. Per il ritorno ripercorriamo il tragitto fatto al mattino, durante la discesa il cielo si rasserena e il sole finalmente splende sulle montagne circostanti, spettacolare il Diei e il Cistella con le cime illuminate e contornate dalle nuvole, prima di raggiungere l'auto ci voltiamo verso il Teggiolo la cui cima è sormontata da fasce di luce di color rossastro, lo salutiamo e accese le luci della macchina ritorniamo a casa.
Malati di Montagna: Flavio, Simeone, Andrea, Franco, Luisa, Danilo, Deborah e Fabio
Malati di Montagna: Flavio, Simeone, Andrea, Franco, Luisa, Danilo, Deborah e Fabio
in cima al Monte Teggiolo 2385 m
Che bella combricola!
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