Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 4 ottobre 2009

un angolo sconosciuto della Val Bognanco...

...trovarsi immersi in un ambiente incredibilmente bello, quasi irreale, come lo scenario di un film "fantasy", anche se è tutto splendidamente vero...

B.tta del Rovale 2244 m / Laghi Variola
Da Bognanco Terme raggiungiamo San Bernardo 1628 m dove lasciamo l'auto nell'ampio parcheggio di fronte al Rifugio San Bernardo. Seguendo la sterrata del Monscera scendiamo fino al rio Rasiga, lo attraversiamo su un ponte per poi iniziare a salire fino al primo tornante dove svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il passo di Variola (GTA). Si entra nel bel bosco, il sentiero prosegue tra salite e falsopiani, in un ambiente di grande suggestione, dopo aver superato alcune baite diroccate arriviamo sotto a una delle tante cascate che incontreremo oggi, la Val Bognanco infatti è anche conosciuta come "il paese delle cento cascate", usciti dal bosco saliamo fino all'Alpe Casariola 1715 m, da cui possiamo ammirare tutta la val Bognanco. Iniziamo a salire ripidamente nel bosco rovinato da un recente incendio, ma che conferisce all'ambiente circostante un aspetto quasi irreale, usciti dal bosco scendiamo verso l'alpe Dorca 1874 m, dove alcune caprette ci danno il benvenuto. Il sentiero prosegue in falsopiano, dominando dall'alto lo stretto vallone del rio Dagliano, riprendiamo a salire sempre su buone tracce, passiamo accanto ai ruderi dell'alpe Variola di Sotto per poi arrivare a una croce rudimentale a pochi metri dalle baite ancora ben custodite dell'alpe Variola di Sopra 1977 m. Ci fermiamo per una breve pausa nel silenzio e nella pace che solo la montagna può dare, riprendiamo il sentiero dietro alla fontana, risalendo per magre praterie d'alta quota, arriviamo nei pressi di una palina segnavia purtroppo caduta a terra che ci indica che siamo sul Sentiero dei Laghi, svoltiamo a sinistra tralasciando le indicazioni per il Passo di Andromia. Dopo pochi minuti decidiamo di abbandonare il sentiero e iniziamo a salire il versante della montagna seguendo alcune esili tracce, l'ambiente che ci appare è straordinario, mantenendo come punto di riferimento il Pizzo del Rovale (nord/ovest) arriviamo sopra al lago superiore di Variola a circa 2190 m. Ci abbassiamo verso il lago per poi seguire sulla sponda sinistra un sentiero che ci porta alla B.tta del Rovale a 2244 m, sull'altro versante il Monte Leone domina tutta la Val Divedro, la pausa pranzo la facciamo sotto al caratteristico Torrione del Rovale, un sigaro roccioso che si staglia netto contro il cielo scalato la prima volta nel 1954. Per il ritorno scendiamo costeggiando i laghi di Variola, fino ad arrivare a un grosso omino, dal quale seguiamo qualche segnavia sbiadito per poi scomparire definitivamente, scendiamo liberamente per poi deviare a destra verso le baite dell'alpe Variola di sopra, per il ritorno seguiamo il sentiero dell'andata. Escursione per trekkers dal palato fino, che amano gustare fino in fondo la montagna nella sua vera essenza... Dislivello di circa 700 m, non vi sono particolari difficoltà, bisogna solo aver voglia di camminare senza aver nessuna restrizione!!!
Malati di montagna: Luisa, Franco, Flavio, Danilo, Deborah e Fabio

Pizzo del Rovale 2458 m

...irreale...

uno dei laghi di Variola

alpe Variola 1977 m

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