Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 20 settembre 2009

Panorama di prim'ordine sul M. Corbernas 2578 m

Lasciamo l'auto nel parcheggio e ci dirigiamo verso la piana del Devero 1631 m, dopo aver attraversato il ponte svoltiamo a destra verso la casetta in legno dell'ufficio turistico, attraversato il torrente Devero su un ponte, proseguiamo sulla bella mulattiera che costeggia il torrente, a mio parere questo è anche il percorso migliore per raggiungere l'abitato di Crampiolo. Arrivati a una radura prativa abbandoniamo il sentiero per Crampiolo e ci dirigiamo alle baite dell'alpe Corte di Ardui 1760 m, adagiate tra gli estesi lariceti subalpini, dove ad accogliere l'escursionista c'è una strana figura scolpita sulla fontana. Il sentiero continua dietro alle baite risalendo il canalino, per poi continuare in piano fino ad una nuova radura dove scorre il rio Sangiatto, lo attraversiamo su un ponte in lego raggiungendo in breve la palina segnavia. Da qui si segue la strada sterrata utilizzata per gli alpeggi, dopo aver risalito alcuni tornanti arriviamo sopra al primo dei laghi di Sangiatto, questo è uno dei luoghi in cui si può contemplare le meraviglie della natura in qualsiasi stagione dell'anno. In breve arriviamo all'alpe Sangiatto 2010 m, dove ancora vengono caricate le mucche e dove viene prodotto il famoso Bettelmatt “pascolo della questua”, seguendo le indicazioni il sentiero prosegue sulla destra a ridosso delle baite, risalito il dosso erboso e seguendo le evidenti tracce del passaggio dei bovini si arriva ad un altro bel laghetto dall'aspetto tipicamente alpino. Seguendo il sentiero indicato dalla palina segnavia risaliamo con alcuni tornanti il versante della montagna, dopo un breve tratto in falsopiano riprendiamo a salire arrivando in breve alla bocchetta di Scarpia 2248 m. Luisa e Deborah decidono di rimanere, mentre noi senza troppi indugi iniziamo a risalire sulla sinistra la cresta erbosa seguendo alcuni ometti e tracce di sentiero, arrivati sotto alla cima seguiamo il sentiero sulla sinistra che ripidamente ci porta in vetta al Corbernas 2578 m. Il panorama è senz'altro unico, anche se le nuvole coprono alcune cime circostanti si può ugualmente godere appieno di tutta la zona del Devero, suggestivo è senz'altro la visuale sul lago di Agaro e sulla zona denominata il "Grande Est" un pianoro lungo circa sette chilometri sui 2000 metri di quota. Dopo la foto di rito iniziamo la discesa, il primo tratto il terreno è instabile per cui bisogna porre attenzione a dove mettere i piedi, ritornati alla bocchetta ci fermiamo qualche istante in compagnia di Deborah e Luisa. Ritornati all'alpe Sangiatto seguiamo la sterrata fino al primo tornante, da dove decidiamo di seguire il sentiero sulla destra per Crampiolo indicato dalla palina segnavia. Entriamo subito nel bosco, dove il silenzio è rotto solo dal verso di qualche animale e dal borbottio del torrente, arrivati in un vasto pianoro ci fermiamo a osservare l'estesa zona paludosa, da qui si iniziano a vedere le prime baite in breve raggiungiamo l'alpe Crampiolo 1767 m, oggi doveva esserci la Festa dul Sgarghè, ma per il cattivo tempo di sabato è stata annullata, peccato perché oggi la giornata non era per niente brutta. Salutiamo l'amica Fiorella dell'agriturismo Alpe Crampiolo, purtroppo ci comunica che non ha posto, anzi oggi ha talmente tanta gente che non sa nemmeno quando riuscirà a liberarsi un tavolo, ma la nostra fame non può aspettare e così ci rechiamo al ristorante La Baita, dove finalmente riusciamo a saziarci con la polenta e con vari assaggi di carne.... Una giornata nel Parco Naturale Veglia-Devero è per un malato di montagna un vera e propria medicina per la salute del corpo e soprattutto della mente!!!
Malati di montagna: Franco, Luisa, Danilo, Deborah e Fabio

il lago di Devero o Codelago


uno dei laghi di Sangiatto


Danilo, Luisa, Franco (il paziente!) e Deborah

il "Grande Este del Devero"

in cima al Corbernas 2578 m

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