Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet

domenica 5 aprile 2009

in cima al Colmegnone, sulla Via dei Monti Lariani

Dall'autostrada A9 usciamo a Como Nord, seguiamo la SS 340 (Antica Via Regina) sulla sponda occidentale del lago di Como, passiamo a monte di Cernobbio, Moltrasio e Carate, superate le quattro gallerie dopo circa un chilometro ad un semaforo svoltiamo a sinistra per Tosnacco, dove parcheggiamo nella piazzetta del paese 315 m. Il sole al momento si nasconde dietro alle nuvole, ma la temperatura è davvero gradevole, poste sotto a un cartello di strada senza uscita troviamo le indicazioni per i Monti di Liscione, rif. Bugone e rif. Murelli. Seguiamo la strada in leggera salita arrivando a incontrare sulla nostra destra la scalinata che sale verso la parte alta del paese con indicazioni su una palina segnavia. Arrivati a una fontana con vasca svoltiamo a sinistra e iniziamo a trovare i segnavia di colore rosso bianco rosso con il numero 1 che indica la Via dei Monti Lariani. A un successivo bivio sulla sinistra inizia la Via Crucis che ci accompagnerà fino ai Monti di Liscione, terminate le case l'ampia mulattiera affiancata da gradini sale con decisione il ripido pendio, davvero notevole la maestria con cui è stata costruita. Ormai siamo praticamente in maglietta, il tracciato è talmente ripido che guadagnamo quota molto velocemente, ogni tanto ci fermiamo per ammirare il panorama e anche per riprendere fiato. Raggiungiamo l'antico borgo dei Monti di Liscione le cui origini risalgono al 1600, continuiamo passando all'interno del paese seguendo le indicazioni per il rif. Bugone e i Monti di Urio, mentre saliamo verso la parte alta del borgo ci soffermiamo sovente, cercando di immortalare con la nostra macchina fotografica angoli suggestivi. Dopo una sosta riprendiamo il cammino, passiamo tra due muretti e in breve raggiungiamo un bivio in località Selva 750 m, seguiamo il sentiero di destra in un bel castagneto per i Monti di Urio raggiungendolo in poco meno di 10 minuti. Passiamo dietro alle case raggiungendo la mulattiera selciata che sale da Urio, saliamo ripidamente tra muri a secco in un bel bosco di roverelle, ignorando i vari sentieri seguiamo fedelmente la mulattiera che alterna ripidi strappi a lunghi tratti in leggera salita. Arriviamo alla Colma del Crinco 1167 m dove incontriamo la sterrata che percorre tutta la dorsale dal Bisbino al Sasso Gordona, seguiamo i segnavia di destra verso il rifugio Binate, si può seguire la sterrata ma il mio consiglio e di percorrere il sentiero più alto consentendo così un percorso più vario. Passiamo accanto a una casa di colore rosa e in pochi minuti in leggera discesa arriviamo al rifugio Murelli 1200 m, appartenente alla sezione del CAI di Moltrasio tel. 338 8241 727. Ora ci aspetta la salita verso la cima del Colmegnone del quale vediamo già la croce, raggiungiamo in pochi minuti la Colma del Roccolo 1300 m, dove sorge l'Agriturismo Roccolo San Bernardo un luogo davvero particolare, seguiamo il sentiero che corre lungo la cresta tra chiazze di neve e grossi omini di pietra, ed eccoci finalmente in cima al Colmegnone conosciuto anche come Poncione di Carate o Poncione di Laglio 1383 m. Conosciamo anche due simpatici comaschi che gentilmente ci scattano la foto di vetta, il panorama anche se turbato da alcune nuvole è ugualmente superlativo!!! Scendiamo verso l'agriturismo dove scatto alcune foto a delle sculture in legno davvero particolari, acquistiamo anche alcuni prodotti tra cui un'ottima formaggella di capra. Per la sosta pranzo decidiamo di fermarci al rifugio Murelli seduti sul muretto della terrazza dove il sole ci allieta con i suoi caldi raggi, la vista sul lago è favolosa!!!
Prima di ripartire entriamo per bere un caffè scambiando quattro chiacchiere con il gestore, lasciato il rifugio alle nostre spalle ripercorriamo il sentiero dell'andata, ma non siamo soli davanti a noi due asinelli e due pony ci accompagnano in questo tratto di sentiero, da dove arrivino non lo sappiamo, probabilmente dall'agriturismo, in fila indiana seguiamo la dorsale come se fossimo una carovana di mercanti... un momento della giornata davvero speciale!!!
Tornati alla Colma di Crinco 1167 m, proseguiamo diritti sulla strada sterrata in una bella faggeta, alterniamo tratti quasi in piano a brevi discese, arrivati in località Foo Storc 1150 m troviamo alcune baite in posizione panoramica sul lago di Como. Il percorso è così piacevole che ci ritroviamo al rifugio Bugone 1119 m (tel. 031 513 808) senza nemmeno accorgerci, sostiamo bevendo qulacosa di fresco e gustandoci il panorama attorno. Per il ritorno tralasciamo il sentiero che scende accanto al rifugio e seguiamo le indicazioni per i Monti di Lenno poste su una palina accanto a un grande faggio, in breve ci ritroviamo su un'altra mulattiera ancora in ottimo stato. La discesa è rilassante anche se in alcuni tratti ripidi bisogna porre attenzione a dove mettere i piedi, passiamo accanto a una cascatella davvero molto suggestiva, poco dopo Danilo, Deborah e Flavio danno prova di equilibrismo salendo sopra un'albero... Poco prima di arrivare a uno slargo dove sono posteggiate alcune auto seguiamo le indicazioni sulla sinistra per i Monti di Liscione. Alcune gocce di pioggia ci spronano ad aumentare il passo, è il primo temporale della stagione, ma alla fine saranno davvero solo quattro gocce... Il sentiero è veramente molto bello, nei punti più critici è stato messo addirittura un cavo in acciaio, lavoro davvero eccellente, passiamo tra alcune baite ristrutturate e poco dopo in lontananza vediamo i lampi del temporale che come spade infuocate sembrano spegnersi direttamente nel lago uno spettacolo molto suggestivo. Arrivati ai Monti di Liscione ci attende la ripida mulattiera fatta alla mattina che in pochissimo tempo ci riporta a Tosnacco. Un escursione lunga dal dislivello notevole, con alcuni tratti ripidi, per cui bisogna avere un buon allenamento nelle gambe, ma incredibilmente meravigliosa!!!
Malati di Montagna: Danilo, Flavio, Deborah e Fabio

ma questa mulattiera non finisce mai?

reggerà l'albero???

tutti in fila...

Danilo, Flavio, Deborah, Fabio e ...un gran simpaticone...

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