Si percorre tutta la Valsesia fino ad Alagna "Im Land", dopo aver oltrepassato l'abitato si svolta a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Ferioli, l'alpe Sattal e l'alpe Campo. Attraversato su un ponte il Sesia si arriva alla frazione Pedemonte "Z'Kantmud" 1246 m. L'auto la si può lasciare in diversi parcheggi sia a valle che a monte del borgo. Al termine della strada asfalta si trovano le indicazioni dei sentieri che si possono percorrere, con indicate le varie destinazioni. Il sentiero che si dovrà seguire fino all'alpe Campo è il 209-9 per la Bocchetta della Moanda. Scendiamo lungo il torrente seguendo il segnavia n. 9, dopo poche decine di metri il percorso piega decisamente a destra, passiamo vicino alla frazione Ronco "Im Rong", e attraversiamo le case di Undre Wittwosma 1390 m (Wittwosma inferiore = Zolla di terra lontana). Continuiamo a salire estasiati dai panorami che si aprono a ogni angolo, il Rosa oggi si mostra in tutta la sua maestosità, tra le molte cime che si possono vedere notiamo tra tutte la punta Gnifetti con la Capanna Regina Margherita 4559 m e mi vengono in mente i momenti davvero indimenticabili durante la salita e l'arrivo davvero emozionante al rifugio non potrò mai scordarmelo... A circa 1800 m incontriamo la prima neve e anche le prime difficoltà, in alcuni tratti infatti il ghiaccio a ricoperto il terreno rendendolo infido e scivoloso, con molta prudenza superiamo il tratto entrando cosi nell'avvallamento dove sorge l'alpe Campo. La traccia è ben marcata e si procede molto bene, arrivati a un cartello lasciamo sulla sinistra l'alpe Campo inferiore per seguire sulla destra l'indicazione per l'alpe Sattal. Risaliamo il versante della montagna con qualche breve tratto in cui prestare attenzione, ci sono circa 50/60 cm di neve ce ne accorgiamo mentre saliamo, sembra di camminare in una bianca trincea, alle nostre spalle si erge imponente e serioso il Tagliaferro 2.964 m. All'improvviso ecco spuntare dalla neve un cartello "qui state dove le aquile imparano a volare col vento e i sogni a cavalcare stelle" credetemi ho provato nel leggere questa frase una forte sensazione di libertà interiore. Risaliamo gli ultimi metri ed ecco emerge come in un sogno la baita dell'alpe Sattal 2097 m, ci sono parecchie persone di qualsiasi età, sembra che ci unisca un forte legame, vedo Giuseppe non l'ho mai incontrato di persona, ma mi hanno parlato sempre come di un uomo fortemente motivato che ha inseguito per tutta la sua vita un sogno e che alla fine l'ha realizzato. Lo salutiamo con piacere rimanendo per qualche minuto con lui a parlare, scopra che abbiamo anche alcune conoscenze in comune e questo mi fa ulteriormente piacere, prima di mangiare ci invita a visitare il suo sogno, entriamo nella baita e da subito ci accorgiamo del lavoro magistralmente svolto, un Bed&Breakfast con tutti i confort (http://www.alpesattal.com/), addirittura la doccia calda! Giuseppe ci racconta delle mille difficoltà avute, ci togliamo gli scarponi e saliamo al piano superiore dove rimaniamo a bocca aperta, vorrei descrivevi quanto abbiamo visto e soprattutto provato, visto che mi ha addirittura dato il privilegio di provare il suo letto, vi dico solo che la vista dalla finestrella era davvero fantastica... Bisogna venire a trovare Giuseppe e sedersi con lui anche per pochi minuti per capire cosa vuol dire realizzare il sogno della propria vita, usciamo e ci sediamo davanti al Rosa a mangiare, il sole è caldo e la giornata è davvero meravigliosa. Salutiamo Giuseppe a malincuore, vorremmo rimanere con lui per passare almeno una notte, mi riprometto di farlo al più presto possibile. Scendiamo velocemente, arrivati all'altezza dell'alpe Campo Superiore "Oubre Kamp" 1923 m decidiamo di raggiungerla, in breve arriviamo davanti alla baita sociale della sottosezione del CAI di Alagna. Saliamo di pochi metri raggiungendo il laghetto completamente gelato, accanto da non credere c'è una barca ricoperta dalla neve?!? Kiran e Flavio coraggiosamente camminano fino al centro, mentre io lentamente proseguo verso la cappella sulla destra. Chi passa da qui deve assolutamente fermarsi, la porta della cappella è un pezzo di storia delle alpi, si tratta infatti della porta della prima Capanna Margherita inaugurata nel 1893, su un cartello sopra alla porta viene riportata questa frase Herrgotts Winkel "cantuccio delle orazioni". Scendiamo entusiasti da questa giornata trascorsa in montagna, arrivati all'auto decidiamo di andare a vedere Pedemonte, arrivati alla piazzetta notiamo subito la stupenda casa del 1628 dove è ospitato il Museo Walser, al centro la caratteristica fontana da dove zampilla un'acqua freschissima.
Malati di Montagna
Non è facile immaginare certe sensazioni. Meglio viverle...
Z'Kantmud 1246 m
...Scusate x il ritardo ma sn ritornato x i miei commenti....
RispondiEliminaAllora ke dire ...
...prima d tutto grazie a te Fabio per questo favoloso paesaggio ke mi fai scoprire ogni volta ke esco con te,
...mi sn sempre kiesto se "qualcuno ke avesse deciso d scappare dalla vita reale per ritrovare il suo equilibrio interiore,lassù tra le montagne dove regna la pace,dove il tempo viene scandito nn dalle solite corse d tutti i giorni ma dai colori ke la montagna offre con il passar del tempo..."
ed ecco ke la risposta l'ho trovata propio qui, grazie a te.
Le foglie cadono il freddo inizia ad essere più pungente, è ora d rimboccarsi le maniche,spaccare la legna,fare provviste per nn farsi trovare imprepareti dal quell'inverno ke imminente sta arrivando....
Io nn voglio ke questo sia solamente un sogno...ma la realtà
e kissa ke prima o poi ci riuscirò!!!
....Solo quassù so ki sono
"realmente"...
Grazie 1000 a tutti...
by Kiran
Il Jo è un grande Amico, la sua scelta di vita implica grandi soddisfazioni, ma anche grandi sacrifici... come spalare 12 metri di neve tutti gli inverni! :-)
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