Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto
Voi ammirate l'uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l'uomo che abbandona il suo ego.
Sette anni in Tibet
martedì 15 gennaio 2008
fioca, tanta fioca, tantissima fioca...
Domenica 13 gennaio 2008, dopo le nevicate eccezionali, decidiamo di andare a farci una superba ciaspolata, destinazione la Valle del Gran San Bernardo. Arrivati in valle d'Aosta ci accorgiamo che di neve ne è caduta veramente tanta, usciti dall'autostrada ci digiamo verso Gignod, per poi girare a sinistra in direzione di Condemine-Buthier, la strada non è pulita ma riusciamo ugualmente a raggiungere Grand-Buthier, lasciando la macchina nel vicino villaggio di Money 1364 m. Dopo aver calzato gli scarponi e agganciato le ciaspole agli zaini inziamo a salire, seguiamo la strada parzialmente pulita da un piccolo spazzaneve guidato da un caloroso signore in manica di camicia che salutiamo. Ben presto la strada scompare sotto la neve, per cui decidiamo di usare le ciaspole, inizio a battere la pista dietro di me si è formato il vuoto, ma ecco che arriva Kiran che subito mi propone il cambio che accetto molto volentieri. Dopo aver ricompattato il gruppo iniziamo a salire nel bosco, una fitta coltre di neve ricopre l'ambiente circostante regalandoci fantastiche emozioni... Arriviamo al rifugio Chaligne 1936 m dove facciamo una doverosa pausa sorseggiando un buon bicchiere di tè caldo, il rifugio invernale è accogliente e ben curato. Continuiamo la salita proseguendo sulla strada che collega gli alpeggi, alcune tracce di scialpinisti e ciaspolatori ci fanno risparmiare fiato, ma ben presto ci accorgiamo che al primo tornante hanno desistito, per cui ci tocca avanzare con le nostre forze....io, Lamberto e Silvio ci diamo il cambio nell'aprire la pista ma la neve è veramente molta, mi arriva quasi al ginocchio...arriviamo all'alpe Tsa de Chaligne che è sono già le 13.00 passate e la fame si fa sentire,vervamente Paola è già da più di mezz'ora che si lamenta che ha fame...Commentiamo la giornata fantastica con un panorama da togliere il fiato, quello che ne rimane! Dopo esserci riempiti lo stomaco, decidiamo di concludere l'anello scendendo nel bosco sottostante seguendo le tracce di alcuni sciatori. Che meraviglia la discesa e una goduria, tanta neve soffice molte cadute e tante risate che cosa si vuole di più dalla vita...ritorniamo al rifugio e purtroppo ecco sbucare quattro motoslitte, ma perchè esistono persone che invece di starsene a casa seduti in poltrona, vanno in giro a rompere i timpani e qualcosa d'altro...bisognerebbe cominciare a fare qualcosa di concreto per queste persone che non hanno rispetto ne per la natura che li circonda ne per le persone che incontrano....
Malati di Montagna
Vivere la montagna, come una passione che va al di là dell'aspetto sportivo, ricercando quelle emozioni nascoste dentro di noi...
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Fantastico il Merli in pole position.....
RispondiEliminaPaola
Bello e bravi. Sopratutto, fermiamo le motoslitte.
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