Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 24 maggio 2025

Da Premia ad Almaiò

Almaiò quando era ancora caricato, si racconta che le grida dei bambini in primavera si sentivano per tutta la montagna. Sono alpeggi appoggiati su minuscoli dossi e piani che si appoggiano sull'alta bastionata granitica che precipita sulle frazioni di Premia. La vecchia mulattiera ancora in buono stato, si inerpica verso le pareti rocciose, che viste dal fondo valle appaiono inaccessibili. La mulattiera, scalinata e lastricata, con alcuni gradini scavati nella roccia, guadagna quota ripidamente offrendo una bella vista sulla piana di Premia. La fascia montuosa percorsa in questa escursione è poco conosciuta e frequentata. Il terreno ideale per un escursionismo di scoperta. Abbiamo seguito il suggestivo sentiero per Termine (la Balma) fino al Rio di Jolo, dove abbiamo deciso di fermarci, per attraversalo è stata posta una corda di sicurezza, ma l'eccessiva quantità d'acqua e le rocce particolarmente scivolose ci hanno fatto desistere. Un pensiero agli alpigiani che con enorme fatica hanno realizzato a mani nude queste opere di ingegneria alpina, che ancora oggi si possono percorrere a distanza di molti anni. Consigliata la carta escursionista Geo4Map n. 9 Alpe Veglia (Val Divedro, Bugliaga, Monte Cistella).
Malati di montagna: Franco, Silvio e il selvadego

Altre escursioni in zona:
L'anello di Saley
In Valle Antigorio, sulle vecchie mulattiere dei Walser

si parcheggia a Premia nei pressi della ghiacciaia
Unica in valle, è una costruzione muraria cilindrica, necessaria ai tempi per la conservazione del cibo. La neve veniva compattata e gettata nella ghiacciaia per mantener freddo il luogo anche durante il periodo estivo. Il tetto è a volta e i muri sono spessi circa un metro, la profondità è di 8,45 metri.


si sale verso...



Albogno


dopo un tratto in falsopiano....


...si inizia a salire


...la vista è stupenda...



Madonna dell’oro
Questo oratorio chiamato dai premiesi "l'oratorio di S'l'ôôr" (in italiano sull'orlo) è stato costruito intorno al 1739 dopo che un giorno, alcuni giovani locali stavano pascolando le capre in quei paraggi, quando una grossa frana si staccò dalla montagna e i giovani si rifugiarono davanti alla piccola cappella rimanendo illesi. La popolazione fece voto ed eresse sul posto la chiesetta che, nel 1740 il rettore Malavio la benedì.



...inizia il tratto più ripido..


piana di Premia



Almaiò







...girovagando...



il suggestivo sentiero per Termine (la Balma)


...purtroppo si torna a valle...



...quando si scende ci si rende conto della verticalità del percorso...





Altoggio...fontana...lavatoio...

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