Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 3 luglio 2022

Tre giorni in "Paradiso"


Un trekking di grande interesse naturalistico e paesaggistico, tra il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco nazionale italiano e il Parco Naturale del Mont Avic, unico parco regionale valdostano. Durante il primo giorno si sale sulla panoramica cima del Monte Creya, un 3000 dal quale la vista spazia dal Gran Paradiso fino al Monte Bianco, per poi proseguire lungo il vallone di Valleille sino alla Grivola e sul versante opposto dalla Punta Garin alla Tersiva. Durante il trekking si può facilmente avvistare camosci, stambecchi e le simpatiche marmotte. Si percorrono sentieri d'alta quota sempre sopra ai 2000 metri, dopo il sito minerario di Colonna bisogna fare attenzione nell'attraversare un canale franoso attrezzato con una serie di corde fisse.
Malati di Montagna: Danilo e il selvadego

Primo giorno: da Gimillan al Monte Creya (3015 m) con pernottamento al rifugio Grauson (2510 m) 

ultime nubi...


Vallone di Grauson
Le ricchezze floristiche sono tra le più rare ed esclusive di tutta la Valle d’Aosta.
Si tratta di un territorio famoso per la conservazione e la protezione di specie rare come l’Aethionema thomasianum, la Potentilla multifida, la Campanula alpestris e il Sedum villosum, tutte segnalate in pochissimi altri siti italiani.




come per magia appare anche il Gran Paradiso...




inizia la salita verso il Creya




Lac Money 2556 m


Vallone di Grauson un paradiso per chi ama le terre alte


Silene a cuscinetto


vista dall'alto...


Semprevivo


al colletto...


Monte Creya 3015 m


Gran Paradiso
Unico massiccio superiore ai 4000 metri di quota interamente in territorio italiano.


Monte Bianco


si ripercorre il tratto finale della cresta...



lungo la discesa...in lontananza il rifugio Grauson dove trascorreremo la notte...



un po' di riposo ci vuole...


Alpeggio di Grauson Vieux 2273 m



segnavia inquietante...


pochi passi verso...






Secondo giorno: dal rifugio Grauson al Passo Invergneux (2902 m), Fenêtre de Champorcher (2827 m) con pernotto al rifugio Miserin (2582 m)

il risveglio del Vallone di Grauson....che andremo a percorrere


un saluto al rifugio....


ultimo segno di civiltà


uno sguardo alle proprie spalle...


Tersiva sullo sfondo


che dire....









Tersiva sempre presente


sulla sinistra la Fenêtre de Champorcher che dobbiamo raggiungere....!!!


si inizia a scendere nel Vallone dell'Urtier




Lac de Ponton



Col Fenêtre de Champorcher


Casermetta militare


Rifugio Miserin
La costruzione ha origini antiche, databili intorno al XVII secolo,  e fungeva da ospizio per i pellegrini del Santuario del Miserin. L’ultimo intervento di restauro risale al 2000 quando alla costruzione preesistente si è aggiunto il corpo più basso che ospita cucina e servizi igienici. Dall’estate del 2001 il rifugio si presenta rinnovato nella struttura e consolidato, grazie all’impegno di tutta la comunità di Champorcher, guidata dal compianto Pierino Danna e da Don Giuliano Réboulaz.


Santuario Notre Dame des Neiges del Miserin
Al crocevia di ben tre valichi che conducono a Fénis, a Cogne e in Valsoana, sulle sponde del lago Miserin, a 2583 metri di altezza, sorge il santuario della Madonna delle nevi. L’edificio di notevoli dimensioni si contraddistingue per la sua originalità costruttiva con i due “speroni” di rinforzo posti sui due lati lunghi dell’edificio. L’interno assai vasto, con un pavimento in pietra e la volta a botte in legno di larice, è molto luminoso. Sulle origini del santuario sono state intessute fantasiose leggende, che lo vorrebbero, in un caso, sorto nel luogo dove si sarebbe rifugiato il leggendario san Porcier, presunto soldato cristiano della Legione Tebea sfuggito al massacro di Agaune del III secolo d.C., o, nell’altro caso, fondato dove alcuni pastori avrebbero casualmente trovato una statua della Vergine. Una terza tradizione, la più verosimile, riconduce invece la nascita del santuario agli anni della peste. Tra il 1630 e il 1636 per poter essere liberati dal terribile morbo alcuni fedeli avrebbero fatto voto di costruire una cappella e di recarvisi ogni anno in processione.








Terzo giorno: dal rifugio Miserin, Fenêtre de Champorcher, Rifugio Sogno di Berdzè, Vallone di Urtier, Antiche miniere di ferro di Colonna, Gimillan

fontana nei pressi del rifugio



risaliamo al Col Fenêtre de Champorcher






stambecchi....


si inizia percorrere il lungo Vallone dell'Urtier


Rifugio Sogno di Berdzè (chiuso)







Centaurea di Trionfetti


Sito Minerario di Colonna
La storia delle miniere di magnetite di Liconi, Colonna e Costa del Pino, situate alle pendici del Monte Creya, comincia verosimilmente già dai tempi dei Salassi e dei Romani e si protrae sino al 1979, anno in cui le stesse vengono ufficialmente chiuse.


mentre ci avviciniamo al sito incontriamo tantissime stelle alpine...






sentiero...


tratto franoso con fune di sicurezza....




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