Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

sabato 14 ottobre 2017

Un giorno d'autunno al Monte Venturosa

L'autunno è il periodo ideale per camminare in montagna, i cieli tersi di un blu cobalto, le giornate assolate e le notti fresche, dipingono lentamente i boschi di mille sfumature di giallo, arancio e rosso. Tutto questo e molto altro lo offre il Monte Venturosa. La salita nella prima parte si sviluppa all'interno di suggestivi boschi, per poi uscire e affrontare l'ultimo tratto tra pinnacoli e spettacolari panorami, dal vicino Resegone, alle Grigne, per poi allungare la vista verso le cime dell'alta Valle Brembana.

Da Milano si segue l'autostrada A4 sino all'uscita di Dalmine, per poi continuare sulla statale 470 Dalmine/Villa D’Almè. Alla rotonda di Villa D’Almè si seguono le indicazioni per San Pellegrino Terme, risalendo la Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco. Dopo la chiesa si svolta a sinistra per la Valle Taleggio e dopo circa 900 metri si svolta a destra seguendo le indicazioni per Pianca.
Raggiunto il piccolo borgo di Pianca, si prosegue seguendo la stradina a sinistra che aggira il piccolo borgo. Giunti alla località Brembella, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Era. Dopo alcuni tornanti, si continua a seguire la stretta strada a mezza costa, fino a raggiungere una stradina cementata sulla sinistra con l'evidente indicazione per il Monte Venturosa, l'auto la si lascia nel piccolo parcheggio subito dopo, nei pressi di un pannello del Parco delle Orobie Bergamasche (1090 m). Seguendo le indicazioni sulla palina segnavia per il Passo Grialeggio/B.ta Casera Cancervo/Passo di Baciamorti (sent. 136), si inizia a risalire la strada cementata, raggiungendo in breve un roccolo rimodernato. Si continua a seguire l'ampia strada sterrata, a tratti cementata all'interno del bosco. Dopo un lungo tratto a mezza costa si arriva a uno slargo, oltre il quale si continua a seguire la sterrata che si restringe, protetta sul lato destro da una staccionata in legno. Al termine della sterrata, si inizia a seguire il sentiero a sinistra, fino a uscire nei pressi dei ruderi della Baita della Vecchia (1380 m). Oltrepassata una vecchia fontana, si rientra nel bosco e con una lunga serie di tornanti si guadagna quota rapidamente, fino a raggiungere il Crocifisso nei pressi del Passo di Graleggio, collocato tra il M. Cancreno a sinistra e il M. Venturosa a destra (1690 m). Si inizia a percorre il sentiero contrassegnato da segnavia giallo/azzurri, che risale il crinale fra affioramenti rocciosi, raggiungendo in poco tempo il pianoro dove sorge la Baita Venturosa, localmente denominata del “Giacom”, un locale sempre aperto è adibito a riparo di fortuna in caso di maltempo (1834 m). Il sentiero ben evidente prosegue in leggera salita, per poi riprendere in maniera più decisa su facili roccette fino alla croce di vetta (1999 m). Superbo il panorama su tutta l'alta Valle Brembana, sino al Pizzo del Diavolo di Tenda e sulla Val Taleggio, a nord sull’arco alpino e a sud oltre la pianura verso gli Appennini. Per il ritorno si segue il medesimo itinerario di salita.
Malato di Montagna: l'homo selvadego

foliage...





Crocefisso del Passo di Grialeggio con con vista sul M. Venturosa


el Resegun....


...da quassù....


Baita del Giacom, con bivacco d'emergenza sempre aperto


sul sentiero....


Monte Venturosa 1999 m


che vista...!!!



....tornando verso valle...




dettagli e traccia gpx

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