Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 23 febbraio 2014

da Moggio alla cima Piazzo e al monte Sodadura

I Piani di Artavaggio sono un vero paradiso per chi ama gli sport invernali, soprattutto per chi usa le racchette da neve (o ciaspole). Purtroppo la sua vicinanza a Milano e il raggiungimento facilitato tramite funivia lo rendono un luogo molto frequentato, diciamo che il silenzio non abitata proprio qui...!!! Se poi ci aggiungiamo anche i tre rifugi Cazzaniga, Nicola e Casari aperti nel periodo invernale, ecco che questo luogo diventa ahimè soprattutto alla domenica una delle mete più ambite.

Provenendo da Milano seguiamo la SS36 e, arrivati a Lecco, continuiamo sulla strada prealpina orobica della Valsassina in direzione di Ballabio. Dopo l'ultima galleria, alla rotonda, continuiamo verso destra fino al colle del Balisio. Svoltiamo quindi a destra e, oltrepassato Maggio, in breve arriviamo a Moggio e quindi svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per la Culmine di San Pietro.
Oltrepassata la stazione a valle della funivia, continuiamo fino al primo tornante dove lasciamo la macchina nel parcheggio sulla sinistra o eventualmente a lato della strada (860 m circa).
Dal parcheggio oltrepassata la sbarra ci incamminiamo seguendo le indicazioni sulla palina segnavia. Dopo un'area con alcuni tavoli e panche, tralasciamo una stradina che sale a sinistra e continuiamo diritto entrando nel bosco. Poco dopo usciamo dal bosco e ignorata una stradina a destra proseguiamo diritto su un piccolo sentiero che sale fino a intersecare una strada sterrata. La seguiamo verso destra raggiungendo un'area di sosta con una bella fontana, continuiamo a seguire la stradina e, attraversato un ponte, in breve arriviamo a una piccola radura dalla quale sulla sinistra imbocchiamo nuovamente il sentiero. Con alcuni tornanti iniziamo a guadagnare quota velocemente, incontrando, man mano che saliamo, la neve che, trasformatesi durante la notte, è ghiacciata in superfice e quindi in alcuni tratti molto scivolosa. Utili un paio di ramponcini a 6 punte, il mio consiglio è di averli nello zaino sempre durante le uscite invernali, non pesano molto e in caso di sentieri ghiacciati si evitano possibili cadute, soprattutto in discesa. Passiamo sotto ad alcune pareti rocciose e dopo aver superato qualche piccolo accumulo di neve, arriviamo in una radura. Il sentiero dopo un breve tratto in falsopiano riprende nuovamente a salire in maniera decisa fino a sbucare alla cappelletta che immette ai Piani di Artavaggio. Calzate le ciaspole ci dirigiamo verso sinistra passando sotto a una grande parete rocciosa e, in breve, arriviamo al rifugio Casari 1640 m dove ci dividiamo. Aldo e Roberto si dirigono a destra verso il Monte Sodadura, mentre noi proseguiamo sull'ampia pista battuta che seguiamo in salita fino al rifugio Nicola 1880 m. Salutati gli amici che hanno deciso di fermarsi a godersi la splendida giornata, Danilo, Silvio e Andrea ed io, proseguiamo verso la Cima Piazzo che vediamo elevarsi proprio dietro al rifugio Cazzaniga-Merlini, 1889 m. Continuiamo verso destra sull'evidente traccia, lasciandoci alle spalle il rifugio Nicola e, dopo un traverso e un breve canalino, proseguiamo verso sinistra per un breve tratto, per poi piegare verso destra risalendo il ripido pendio fino alla cima Piazzo 2057 m. Dovrebbe esserci una piccola statua della Madonna che però non vediamo, perché nascosta sotto l'abbondante neve caduta in questo periodo. Il panorama è davvero eccezionale, dal vicino Zuccone Campelli, alle Grigne fino al Resegone, per poi proseguire verso le Alpi Orobie e fin verso le Alpi Retiche...
Per il ritorno seguiamo il medesimo itinerario fatto all'andata.
Malati di Montagna: Raffaella, Andrea, Aldo, Roberto, Silvio, Luisa, Franco, Pg, Danilo e Fabio

prima di tutto l'amicizia...!!!


rifugio Cazzaniga e sullo sfondo la Cima Piazzo


ogni tanto un bianco e nero...


Silvio, Andrea e Danilo sulla Cima Piazzo


Grignetta...scendendo dai Piani di Artavaggio verso Moggio...


by Aldo







2 commenti:

  1. Ciao Fabio

    molto bello il tuo blog ...

    Alla prossima escursione !!!

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