Dall'uscita del casello autostradale di Verrès seguire le indicazioni per Champoluc e Brusson e dopo aver attraversato parte dell'abitato di Verrès immettersi sulla strada regionale che risale tutta la Valle d'Ayas fino all'abitato di Saint-Jacques 1689 m. Davanti alla graziosa chiesetta del borgo si può lasciare l'auto nel piccolo parcheggio, meglio non arrivare troppo tardi per non trovare posto.
Oggi il meteo non è dalla nostra parte lo si capisce subito appena scesi dall'auto, peccato perché l'escursione sarebbe stata un eccezionale balcone panoramico sulla catena del Rosa. Il percorso si svolge quasi interamente sulla strada sterrata che d'estate sale fino al rifugio, abbiamo constato che vi sono due possibilità per poterla raggiungere. La prima consiste nel proseguire sulla stradina asfaltata a lato della chiesetta e dopo una decina di metri dalla palina segnavia attraversare il ponte sull'Evançon e subito dopo seguire la mulattiera a destra contrassegnata con il simbolo dell'Alta Via n. 1-4-4A. Raggiunto il piccolo abitato di Pelioz 1722 m, dove è localizzato il Bed & Breakfast Alta Via, seguendo i segnavia riportandoci a sinistra e costeggiato uno steccato raggiungiamo i pascoli sottostanti i graziosi chalets di Droles 1760 m, ritrovati i segnavia, in pochi minuti continuando verso destra dopo un breve tratto di ripida salita arriviamo sulla sovrastante strada sterrata. La seconda possibilità anche se più lunga è a nostro parere la meno faticosa e anche la più battuta, per cui la più semplice, dal parcheggio si prosegue sulla medesima strada giungendo in fondo al paese, in prossimità di una cappella svoltiamo a sinistra attraversando il ponte, poco dopo tralasciamo lo stradina a sinistra per il B&B Alta Via e proseguendo in leggera salita arriviamo a un bivio, dove sulla sinistra di fronte a una cappella inizia la strada sterrata che conduce al rifugio. In entrambi i casi il percorso si sviluppa in un bel bosco di larici, oltrepassata l'alpe Croués 1870 m, per abbreviare il tragitto sfruttiamo alcuni tagli, sbucando nei pascoli sottostanti l'alpe Nannaz desot 2049 m. Continuiamo a salire seguendo la strada e in breve giungiamo in un bel pianoro, costeggiamo il torrente e mantenendo la destra orografica attraversiamo l'ameno pianoro al cospetto della Bec de Nannaz. Al termine del pianoro attraversiamo un ponticello in legno e proseguendo verso sinistra andiamo nuovamente a incrociare la strada che seguiamo fino all'alpe Nannaz damon 2193 m. Da qui in poi bisogna proseguire solo avendo precedentemente acquisito informazioni sullo stato della neve, consultando il bollettino valanghe ed eventualmente avendo chiesto anche al gestore del rifugio. Proseguiamo a sinistra delle baite seguendo le evidenti tracce degli sci alpinisti, passati alti sul sottostante alpeggio Tournalin desot 2278 m, pieghiamo decisamente a destra entrando in un'ampia conca. Inizia a nevischiare, ma le nuvole rimangono alte garantendoci una buona visibilità, lentamente saliamo arrivando all'alpeggio Tournalin damon dove è situato il rifugio Grand Tournalin 2535 m, costruito nel 1994 dalla famiglia Becquet. Siamo soli, anche gli ultimi sciatori sono scesi, dopo aver sorseggiato un bicchiere di tè, decidiamo di scendere, prima di allontanarci le nuvole si diradano e solo per pochi istanti il sole illumina la conca…da ritornarci magari senza neve...
La discesa la effettuiamo sullo stesso itinerario dell'andata.
Oggi il meteo non è dalla nostra parte lo si capisce subito appena scesi dall'auto, peccato perché l'escursione sarebbe stata un eccezionale balcone panoramico sulla catena del Rosa. Il percorso si svolge quasi interamente sulla strada sterrata che d'estate sale fino al rifugio, abbiamo constato che vi sono due possibilità per poterla raggiungere. La prima consiste nel proseguire sulla stradina asfaltata a lato della chiesetta e dopo una decina di metri dalla palina segnavia attraversare il ponte sull'Evançon e subito dopo seguire la mulattiera a destra contrassegnata con il simbolo dell'Alta Via n. 1-4-4A. Raggiunto il piccolo abitato di Pelioz 1722 m, dove è localizzato il Bed & Breakfast Alta Via, seguendo i segnavia riportandoci a sinistra e costeggiato uno steccato raggiungiamo i pascoli sottostanti i graziosi chalets di Droles 1760 m, ritrovati i segnavia, in pochi minuti continuando verso destra dopo un breve tratto di ripida salita arriviamo sulla sovrastante strada sterrata. La seconda possibilità anche se più lunga è a nostro parere la meno faticosa e anche la più battuta, per cui la più semplice, dal parcheggio si prosegue sulla medesima strada giungendo in fondo al paese, in prossimità di una cappella svoltiamo a sinistra attraversando il ponte, poco dopo tralasciamo lo stradina a sinistra per il B&B Alta Via e proseguendo in leggera salita arriviamo a un bivio, dove sulla sinistra di fronte a una cappella inizia la strada sterrata che conduce al rifugio. In entrambi i casi il percorso si sviluppa in un bel bosco di larici, oltrepassata l'alpe Croués 1870 m, per abbreviare il tragitto sfruttiamo alcuni tagli, sbucando nei pascoli sottostanti l'alpe Nannaz desot 2049 m. Continuiamo a salire seguendo la strada e in breve giungiamo in un bel pianoro, costeggiamo il torrente e mantenendo la destra orografica attraversiamo l'ameno pianoro al cospetto della Bec de Nannaz. Al termine del pianoro attraversiamo un ponticello in legno e proseguendo verso sinistra andiamo nuovamente a incrociare la strada che seguiamo fino all'alpe Nannaz damon 2193 m. Da qui in poi bisogna proseguire solo avendo precedentemente acquisito informazioni sullo stato della neve, consultando il bollettino valanghe ed eventualmente avendo chiesto anche al gestore del rifugio. Proseguiamo a sinistra delle baite seguendo le evidenti tracce degli sci alpinisti, passati alti sul sottostante alpeggio Tournalin desot 2278 m, pieghiamo decisamente a destra entrando in un'ampia conca. Inizia a nevischiare, ma le nuvole rimangono alte garantendoci una buona visibilità, lentamente saliamo arrivando all'alpeggio Tournalin damon dove è situato il rifugio Grand Tournalin 2535 m, costruito nel 1994 dalla famiglia Becquet. Siamo soli, anche gli ultimi sciatori sono scesi, dopo aver sorseggiato un bicchiere di tè, decidiamo di scendere, prima di allontanarci le nuvole si diradano e solo per pochi istanti il sole illumina la conca…da ritornarci magari senza neve...
La discesa la effettuiamo sullo stesso itinerario dell'andata.
avendo dimenticato di accendere il gps, considerare la quota di partenza, la quota minima
dislivello 840 m
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