Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

domenica 21 ottobre 2012

Pizzo d’Alben tra Val Marcia e Val Varrone

Immaginare  Premana senza i suoi alpeggi e i suoi maggenghi è come pensare al ritratto di una dama  rinascimentale priva di gioielli. Gioielli che qui, tra i verdi prati della Val Varrone, sono custoditi gelosamente perché i «looch», questo il loro nome dialettale, sono il frutto del sudore e della fatica di generazioni.
Antonio Bellati

Abbandoniamo la statale 36 in prossimità del ponte sull’Adda a Lecco, per proseguire sulla nuova SS36 che sale verso la Valsassina. Dopo l’ultima galleria, alla rotonda di Ballabio, proseguiamo diritti seguendo la provinciale 62 fino a Taceno, da dove continuiamo a destra seguendo le indicazioni per Premana fino al ponte che precede la salita verso il paese. Qui vi sono due possibilità o svoltare a sinistra prima del ponte oppure dopo il ponte a destra, in entrambi i casi si perviene alla zona industriale di Premana. La macchina la lasciamo nel parcheggio nei pressi di un cartello con una cartina della zona, accanto c’è anche una fresca fontanella 765 m, ci incamminiamo lungo la strada asfalta passando sul lato destro della ditta Premax.
Dopo pochi minuti attraversiamo il torrente Varrone su un vecchio ponte in pietra giungendo ad un bivio, prendiamo a destra seguendo le indicazioni per Alpe Chiarino / Pizzo d'Alben. Lungo tutto il percorso la segnaletica è piuttosto precisa quindi non sarà difficile individuare la giusta direzione ad ogni bivio.
Saliamo a Lavinol 766 m, nucleo di baite ancora adagiato sul fondovalle del Varrone e circondato da un bel bosco. Continuiamo in costante salita, per le baite di Porcile di Sopra 993 m, perfettamente allineate con gli edifici del nucleo di Premana che sta proprio di fronte, sull’altro versante del Varrone. I prati di Porcile sono uno dei «looch» più antichi del territorio premanese (le prime notizie risalgono al 1300). La mulattiera, pur in notevole pendenza, è stata sapientemente costruita per permettere un transito agevole alle mandrie, oltre che il trasporto a valle della legna, del fieno, del fogliame del sottobosco e dei prodotti caseari. Il passaggio è facilitato dai lunghi gradoni, dove i sassi tondeggianti si alternano alle piode inserite a lama di coltello, senza alcun bisogno di cemento. L’accostamento, solo apparentemente casuale, è il risultato di una sapienza antica che alterna scivolamento a frenata, mantenendo costante la velocità del carico. Infine raggiungiamo le baite dello Zucco 1081 m.
Dopo un breve pausa proseguiamo lungo il tracciato a mezzacosta verso le baite d'Alben 1151 m, il «looch» più lontano da Premana. Lasciamo ora la mulattiera che si inoltra nella Val Marcia verso l’alpe Ombrega e prendiamo il sentiero diretto ai pascoli e ai boschi di faggio. I tratti di pendio erboso offrono bei panorami sull’abitato di Premana, sul monte Legnone e sul Pizzo Alto, mentre la salita si mantiene costante fino alle baite dell’alpe Ariale 1151 m, dalla palina segnavia proseguiamo a destra seguendo l'ampio sentiero che si impenna nel bosco di larici giungendo a una cappella. Da qui il tracciato si snoda pianeggiante a mezzacosta, ormai in vista delle baite dell’alpe Chiarino 1558 m.
Dalla palina segnavia a monte dell'alpeggio imbocchiamo il sentiero che attraverso un fiabesco bosco di larici sale ripidamente fino alla cima del Pizzo d'Alben 1867 m, da qui possiamo godere di straordinari scorci sui laghi di Como e di Lugano, il Legnone, il Pizzo Alto, il monte Rotondo, il Pizzo Mellasc, il Pizzo Varrone, il Pizzo dei Tre Signori, Paglio, il Cimone di Margno e le due Grigne.
Per il ritorno percorriamo il medesimo itinerario concedendoci solo una breve deviazione percorrendo il sentiero che dalla cappella dell'alpe Chiarino scende sulla destra e ci riporta all'alpe Ariale.
Malati di montagna: Piergiorgio, Franco e Fabio

il sole deve ancora sorgere a Premana


camminiamo su vecchie mulattiere... 


...tra splendidi scorci panoramici


una cima snobbata a volte regala panorami favolosi


Franco, Piergiorgio e Fabio



ritorniamo baciati da un bellissimo sole...


by Franco






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