L’Alpe Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 Volti-Gravellona Toce sino a Gravellona. Quindi si prosegue seguendo la statale 36 del Sempione, passando Domodossola, sino all'uscita per Crodo. Si esce dalla statale, seguendo per Baceno/Val Formazza e arrivati nel centro di Baceno si prende la strada comunale a sinistra che sale a Devero. L'accesso all'Alpe è interdetto alle auto private che vanno lasciate nel parcheggio a pagamento sottostante (5 euro).
Dal parcheggio (1630 m) mi dirigo verso le caratteristiche case in legno e pietra ben conservate, arrivato alla chiesetta in località "ai Ponti" 1640 m proseguo a sinistra seguendo le indicazioni sulla palina segnavia (H13). Rimanendo alla sinistra del torrente raggiungo in breve alcune case dove mi fermo alla fontana a far rifornimento d'acqua. Dopo aver oltrepassato lo skilift, arrivo in pochi minuti all'ultima abitazione da dove attraversato un ponticello in legno proseguo su un bel sentiero che si inoltra nel bosco. Giunto in prossimità di un ulteriore ponte in legno tralascio il sentiero alla sinistra dal quale farò ritorno e attraversato il torrente mi dirigo verso le case di Pedemonte, un bellissimo villaggio dove si respira ancora il profumo del legno utilizzato per la costruzione delle case. Seguendo i segnavia bianco/rossi mi porto a monte delle abitazioni per poi proseguire su un bel sentiero che si alza gradatamente all'interno del bosco. Uscito all'aperto a ogni passo che faccio il panorama davanti ai miei occhi è a dir poco splendido… Arrivato all'alpe Buscagna inferiore 1949 m il sentiero prosegue in falsopiano costeggiando il lento scorrere del torrente, giunto nei pressi di un ponte in legno dal quale farò poi ritorno, continuo diritto seguendo le indicazioni poste sulla palina segnavia. La giornata è talmente gradevole che senza quasi accorgermene mi ritrovo all'alpe Buscagna superiore 1972 m.
Dalla palina segnavia il sentiero si alza sopra le due baite dell'alpeggio e guadagna rapidamente quota fra sassaie, chiazze erbose e macchie di rododendri. Raggiunta la base di un canalone molto ripido inizio a risalirlo, attraverso più volte un ruscelletto che in questo periodo dell'anno fortunatamente è in secca, altrimenti bisogna prestare attenzione alle rocce bagnate. Dopo un tratto su rocce e sfasciumi all'altezza di un segnavia bianco/rosso e da un omino fatto dal sottoscritto, riprendo a salire a destra su un sentiero che costeggiando una parete rocciosa giunge quasi in cima al canale, lo attraverso un'ultima volta e per una dorsale erbosa raggiungo il pendio detritico sul quale si trova il bivacco Combi-Lanza 2409 m con il sottostante laghetto purtroppo asciutto. Costruito nel 1974 dal Club Alpino Italiano di Omegna è dedicato ai giovani alpinisti Luigi Combi, detto Sip, e Piero Lanza, entrambi deceduti a seguito di un incidente sul canalone Marinelli il 19 luglio 1970. Dispone di 20 posti letto (12 in branda il resto su cassettone sottotetto) e di cucina. L`acqua è normalmente reperibile nelle vicinanze, ma nei periodi siccitosi potrebbe scarseggiare.
Per il ritorno ripercorro il medesimo itinerario fino al ponticello in legno, da dove seguo le indicazione per l'alpe Misanco. Una volta attraversato il torrente proseguo a sinistra e dopo circa una decina di metri inizio a salire verso destra entrando nel bosco. Il sentiero sempre ben marcato prosegue in falsopiano, giunto ad un bivio continuo a sinistra e passato uno stretto intaglio tra le rocce in pochi minuto arrivo all'ape Misanco 1999 m. Dopo una breve pausa, riprendo la discesa e senza particolari difficoltà arrivo al ponte in località Piedimonte, da dove ripercorro il medesimo percorso fatto al mattino fino al parcheggio.
Malati di Montagna: Fabio
Dal parcheggio (1630 m) mi dirigo verso le caratteristiche case in legno e pietra ben conservate, arrivato alla chiesetta in località "ai Ponti" 1640 m proseguo a sinistra seguendo le indicazioni sulla palina segnavia (H13). Rimanendo alla sinistra del torrente raggiungo in breve alcune case dove mi fermo alla fontana a far rifornimento d'acqua. Dopo aver oltrepassato lo skilift, arrivo in pochi minuti all'ultima abitazione da dove attraversato un ponticello in legno proseguo su un bel sentiero che si inoltra nel bosco. Giunto in prossimità di un ulteriore ponte in legno tralascio il sentiero alla sinistra dal quale farò ritorno e attraversato il torrente mi dirigo verso le case di Pedemonte, un bellissimo villaggio dove si respira ancora il profumo del legno utilizzato per la costruzione delle case. Seguendo i segnavia bianco/rossi mi porto a monte delle abitazioni per poi proseguire su un bel sentiero che si alza gradatamente all'interno del bosco. Uscito all'aperto a ogni passo che faccio il panorama davanti ai miei occhi è a dir poco splendido… Arrivato all'alpe Buscagna inferiore 1949 m il sentiero prosegue in falsopiano costeggiando il lento scorrere del torrente, giunto nei pressi di un ponte in legno dal quale farò poi ritorno, continuo diritto seguendo le indicazioni poste sulla palina segnavia. La giornata è talmente gradevole che senza quasi accorgermene mi ritrovo all'alpe Buscagna superiore 1972 m.
Dalla palina segnavia il sentiero si alza sopra le due baite dell'alpeggio e guadagna rapidamente quota fra sassaie, chiazze erbose e macchie di rododendri. Raggiunta la base di un canalone molto ripido inizio a risalirlo, attraverso più volte un ruscelletto che in questo periodo dell'anno fortunatamente è in secca, altrimenti bisogna prestare attenzione alle rocce bagnate. Dopo un tratto su rocce e sfasciumi all'altezza di un segnavia bianco/rosso e da un omino fatto dal sottoscritto, riprendo a salire a destra su un sentiero che costeggiando una parete rocciosa giunge quasi in cima al canale, lo attraverso un'ultima volta e per una dorsale erbosa raggiungo il pendio detritico sul quale si trova il bivacco Combi-Lanza 2409 m con il sottostante laghetto purtroppo asciutto. Costruito nel 1974 dal Club Alpino Italiano di Omegna è dedicato ai giovani alpinisti Luigi Combi, detto Sip, e Piero Lanza, entrambi deceduti a seguito di un incidente sul canalone Marinelli il 19 luglio 1970. Dispone di 20 posti letto (12 in branda il resto su cassettone sottotetto) e di cucina. L`acqua è normalmente reperibile nelle vicinanze, ma nei periodi siccitosi potrebbe scarseggiare.
Per il ritorno ripercorro il medesimo itinerario fino al ponticello in legno, da dove seguo le indicazione per l'alpe Misanco. Una volta attraversato il torrente proseguo a sinistra e dopo circa una decina di metri inizio a salire verso destra entrando nel bosco. Il sentiero sempre ben marcato prosegue in falsopiano, giunto ad un bivio continuo a sinistra e passato uno stretto intaglio tra le rocce in pochi minuto arrivo all'ape Misanco 1999 m. Dopo una breve pausa, riprendo la discesa e senza particolari difficoltà arrivo al ponte in località Piedimonte, da dove ripercorro il medesimo percorso fatto al mattino fino al parcheggio.
Malati di Montagna: Fabio
Ciao Fabio, stavo guardando un bel giro da poter fare passando nuovamente dal combi.
RispondiEliminaVolevo chiederti se fossi mai andato oltre al passo del cornera per andare poi a Binn.
Queste montagne mi hanno rapito e vorrei girarle il più possibile =)
ciao....ti capisco il Devero insieme al Veglia è un piccolo paradiso...oltre al passo non sono andato ma ho fatto questo giro nel 2008
Eliminahttp://malatidimontagna.blogspot.it/2008/08/dal-passo-della-rossa-allalbrunpassuno.html
ciao....