Risaliamo al piano superiore verso la partenza del primo dei due ascensori inclinati, il terzo invece è normale e consente di arrivare all'ingresso del museo, essendo stati costruiti all'esterno delle mura, ed avendo ampie vetrate si ha la possibilità di godere del panorama attorno. Dopo aver fatto il biglietto (8 euro) entriamo nel museo, il percorso è suddiviso in quattro parti, la prima riguarda il paesaggio alpino, la seconda esamina i componenti umani e naturali dell'ambiente montano, la terza è dedicata alla civiltà alpina, mentre nell'ultima ci viene illustrata la trasformazione della montagna nel periodo della sua modernità. Un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio alla scoperta dell'universo delle Alpi, accompagnati nelle 29 sale da brevi commenti video di esperti e testimoni, con musiche suggestive arricchite da luci e rumori che come per magia ci hanno trasportato a volo d'aquila lungo tutto l'arco alpino, chiaramente foto e i video sono severamente vietati, per cui non vi resta che venire a vedere di persona. Alla fine del percorso riprendiamo l'ascensore verticale e con la scusa di prendere le due tavolette di cioccolato in omaggio ci concediamo anche una breve vista nel negozio di cioccolato della Feletti. Per il ritorno decidiamo di scendere lungo la strada che serviva per accedere alla parte alta della fortezza, varcato l'arco di ingresso arriviamo alla chiesa di Maria Assunta davanti al municipio di Bard. Fin da tempi antichissimi la gola di Bard era un passaggio obbligato per accedere alla Valle d'Aosta, ancora oggi si possono osservare i resti della famosa Via delle Gallie costruita dai Romani. Il borgo considerato uno dei più belli d'Italia è nato a ridosso della strada, mentre camminiamo ci fermiamo a osservare angoli suggestivi da dove la pietra trasuda voci e rumori di mercanti che con i loro carri transitavano... Arriviamo alla Casa della Meridiana un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, consiglio di entrare da Andret dove Agnese vi accoglierà calorosamente offrendovi una delle sue tisane calde, ma la cosa che vi stupirà maggiormente sarà la "degustazione teatrale", pochi minuti dove sapori e sensazioni si fonderanno in un viaggio lontano dalla vita frenetica di tutti i giorni...GRAZIE Agnese
Vista l'ora e il brontolio dello stomaco di Paola decidiamo che è ora di mettere le gambe sotto il tavolo, ci rechiamo al ristorante Les Caves a Donnas in via Roma, un luogo che ricorda le vecchie osterie di una volta, non è molto grande ma si mangia bene e senza spendere tanto (15 euro menù fisso). Una giornata in montagna diversa dalle solite in compagnia di buoni amici, visitando una delle tante meraviglie del nostro paese tanto bello quanto prezioso.
Un'ultimo appunto per tutti coloro che leggono questo post, durante la visita al museo mi è capitata una cosa che ha dell'incredibile, ho visto un Dahù!!!! Entrando in una delle stanze ne ho visto uno imbalsamato, non ci credete, andate a vedere e poi mi saprete dire...!!!
Malati di Montagna: Deborah, Paola, Silvio, Danilo e Fabio
Forte di Bard