Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

lunedì 15 ottobre 2007

Traversata Veglia-Devero


Ultima escursione con il CAI di Legnano..., quest'anno il programma si è concluso con una traversata
nel Parco Naturale VEGLIA-DEVERO, un tratto della Grande Traversata delle Alpi, il percorso escursionistico che dalle Alpi Marittime porta al Verbano. Partiamo alle ore 8.30 da San Domenico immersi nella nebbia, purtroppo il transito lungo la pista di Ponte Campo - che da San Domenico porta all’Alpe Veglia e che costituisce l’accesso principale per l’Alpe - a seguito dell’ordinanza del Sindaco di Trasquera n° 9/2001, agli eventi meteorici della stagione 2006 ed all’ intervento della Prefettura del Verbano Cusio Ossola è al momento precluso ai turisti che intendono visitare il Parco. La pista d’accesso per l’Alpe Veglia è percorribile unicamente da Consorzisti e operatori, solo in presenza di servizio di guardiania (attivo dalle ore 7,00 alle ore 19,00) e in assenza di precipitazioni atmosferiche. Decidiamo di salire all'alpe Ciamporino, in questo periodo dell'anno la seggiovia è chiusa, l'alternativa è la strada sterrata di servizio all'alpe che di recente in alcuni tratti è stata adirittura asfaltata. La strada prende inizio in prossimità dell'albergo Bosco delle Fate o alla partenza della seggiovia. Arrivati al rifugio 2000, in prossimita dell'alpe Ciamporino facciamo una sosta doverosa, sulla destra del rifugio inizia il Sentiero dei fiori, percorso molto panoramico (difficoltà E), dopo alcuni tratti resi sicuri da alcune catene si arriva alla cappella di San Silvestro, poco più sopra, un'ampia sella con una croce di legno (2046 m). Il sentiero comincia a scendere in direzione dell'Alpe Veglia, ma come d'incanto ecco che il velo di nebbia scompare e davanti a noi si apre uno scenario che ci lascia senza fiato, il Monte Leone com i suoi 3553 m domina tutta la valle, arrivati a un bivio tralasciamo il sentiero a sinistra per La Balma e seguiamo le indicazioni per Pian Stalaregno che in breve raggiungiamo.
Il percorso è sempre ben evidente, raggiunte le baite perfettamente ristrutturate di Pian dul Crupp prosenuiamo verso il Passo di Valtendra, ma prima dell'irta salita ci concediamo una salutare sosta a una fontana dove scaturisce un'acqua deliziosa. Arrivati al passo facciamo la tanto attesa sosta pranzo, verso il Devero il panorama e qualcosa di magico, sotto un mare di nuvole che quasi ci invitano a tuffarci!!! Scendiamo dal passo consapevoli che dobbiamo risalire verso il punto più alto della traversata la Scatta d'Oragna (2461 m), raggiunta in circa un'ora scendiamo in direzione dell'alpe Buscagna e l'alpe Devero. La discesa ci regala le ultime immagini di una giornata da ricordare, all'alpe Buscagna (1967 m) la nebbia ci avvolge come un manto che ci accompagna fino all'alpe Devero. Attraversiamo l'alpe fino al parcheggio a pagamento, dopo una decina di metri sulla destra inizia la mulattiera per Goglio, che un tempo era l'unico
accesso per l'alpe, arriviamo alla centrale di Goglio alle ore 18.15, che dire di questa giornata a voi un commento...
Malati di Montagna

venerdì 12 ottobre 2007

...cercando il Lago Brunni...


Che giornata...partiamo da Riale in Val Formazza alle 9.30 il sole non è ancora arrivato e una brinata ricopre tutti i prati attorno. Risaliamo il sentiero che taglia bruscamente la strada sterrata (meno male!), dopo circa 1.30 ora arriviamo al rifugio Maria Luisa, dove sostiamo. Sopra al rifugio si vede il cippo dedicato al sentiero Castiglioni, da dove seguiamo il sentiero che risale, da prima a un baitello e poi verso una cascata.
Risaliamo il Vallone delle Marmotte, per poi girare decisamente a sinistra verso il Corno Mutt, continuiamo su sentiero sempre ben evidente in un susseguirsi di panorami fantastici, alle 12.30 ore decidiamo di fermarci, credendo di essere arrivati al lago Brunni, ma purtroppo dovevamo ancora proseguire per circa mezz'ora, a casa con l'amico Flavio ci siamo accorti con la traccia GPS di esserci sbagliati...pazienza ci ritorneremo, anche perchè di luoghi in montagna cosi selvaggi ne rimangono ben pochi, nnon esagero a dire che sembrava di essere nelle praterie peruviane...
Malati di Montagna

Pointe de Chaligne (2607 m)


Causa nevicata fuori stagione decidiamo di abbandonare la salita al Hochliecht (Alta Luce) e di puntare verso il Gran San Bernardo salendo alla punta Chaligne. E' la vetta più alta dei comuni di Aosta e Gignod. Ogni anno, il 16 agosto, si svolge una celebre processione da Gignod sino alla vetta. Il percorso qui proposto, invece, permette di compiere un bell'anello risalendo la particolare Crête de Tardiva.
Malati di Montagna