Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Le montagne sono di tutti, ma non sono per tutti: sono per chi le ama e le rispetta, per chi vuole viverle e conoscerle, per chi non prevarica con il proprio io la loro esistenza e armonia.
Mario Rigoni Stern

giovedì 31 ottobre 2024

Al Monte Sangiatto, tra splendidi laghetti alpini e panorami da favola

L'escursione si svolge nel Parco Naturale "Alpe Veglia e Alpe Devero", in un  ambiente suggestivo d'alta montagna, tra boschi di larici, praterie e laghi alpini. Dal Monte Sangiatto in senso orario si possono ammirare il Pizzo Diei-Cistella, il Pizzo della Sella, la Cima di Valtendra, la catena Helsenhorn-Pizzo Cervandone, la Punta Rossa, il Pizzo Fizzo, la Punta d'Arbola, per concludersi al vicino Cobernas. A completare il panorama la presenza di molti laghi, dai grandi bacini artificiali del lago d'Agaro e del lago di Devero, agli specchi d'acqua naturali tra cui i laghi di Sangiatto. Si percorrono sentieri di montagna senza particolari difficoltà e ben segnalati, un minimo d'attenzione al traverso verso la cima del Sangiatto e il tratto di sentiero che dall'alpe della Valle scende al Lago di Devero.
il viandante selvadego

Alpe Devero




Corte d’Ardui





Lago Sangiatto inferiore



alpe Sangiatto



Cistella e Diei si specchiano nel Lago di Sangiatto superiore


"Le acque tranquille di un lago riflettono le bellezze che lo circondano; quando la mente è serena, la bellezza dell'io si riflette in essa."




Monte Sangiatto 2387 metri


...uno sguardo alla Piana del Devero e alla Val Buscagna...


...e uno verso l'Arbola...


suggestiva la vista sul sottostante lago d'Agaro



dall'alpe Sangiatto si inizia il viaggio nel...


...Grande Est dell'Alpe Devero...



Corte Cobernas


...uno dei percorsi più panoramici delle Alpi, tra suggestivi specchi d’acqua e panorami da grande nord...



Alpe della Valle


sentiero...


Crampiolo





si torna verso il Devero...


sabato 26 ottobre 2024

La vita...

La vita è come un sentiero di montagna, se guardi in alto sarai sempre l’ultimo della fila, ma se guardi in basso ti accorgerai che ci sono molte persone che desidererebbero essere al tuo posto.

verso Forcella Montanaia "Le Dolomiti dimenticate 2014"

venerdì 25 ottobre 2024

Piani di Artavaggio di Roberto Olgiati

La guida naturalistica ed escursionistica più completa e aggiornata sui Piani di Artavaggio! 458 schede botaniche, corredate da una chiara iconografia, ne illustrano la ricchezza floristica con particolare attenzione alle numerose specie endemiche, rare e protette. Alcune buone erbe selvatiche sono approfondite con consigli per la raccolta e l'utilizzo in cucina. 18 itinerari selezionati e descritti con foto e cartine consentono di scoprire la natura del territorio in tutte le stagioni e di viverla in maniera ancora più immersiva con oltre 60 contenuti multimediali accessibili mediante qrcode. 7 rifugi garantiscono all'escursionista confortevoli punti d'appoggio anche per trekking di più giorni: qui si respira l'ospitalità delle genti di montagna e si assaporano i piatti tipici del patrimonio gastronomico locale. La geologia è trattata in modo comprensibile per meglio interpretare la storia millenaria del comprensorio e la sua particolare morfologia. Lo studio della biodiversità di Artavaggio è arricchito dalla descrizione della fauna alpina attraverso le straordinarie immagini catturate da Lele Maini. La Valsassina, un affascinante scrigno tutto da scoprire; lo Strachìtunt DOP e le tradizioni casearie a Reggetto di Vedeseta in Val Taleggio; gli eventi storici che hanno caratterizzato le terre di confine tra lo Stato di Milano e quello di Venezia; infine, chiese e cappelle, luoghi della fede che donano attimi di intimo raccoglimento.

sabato 19 ottobre 2024

L'essere umano...

 «L'essere umano vive in città, mangia senza fame e beve senza sete, si stanca senza che il corpo fatichi, rincorre il proprio tempo senza raggiungerlo mai. È un essere imprigionato, una prigione senza confini da cui è quasi impossibile fuggire. Alcuni esseri umani però a volte, hanno bisogno di riprendersi le proprie vite, di ritrovare una strada maestra. Non tutti ci provano, in pochi ci riescono». 
Walter Bonatti



domenica 13 ottobre 2024

L’anello dei “Tri Casott”

Escursione ad anello che permette di poter visitare alcune delle Casote o Casotte, tipiche dei gruppi montani intorno al monte Cornizzolo. Sono edifici funzionali alla vita agricola: ricoveri in quota per la notte durante la stagione della fienagione, con la presenza di giacigli fatti con il fieno che permettevano ai contadini di riposare, evitando così di scendere a valle tutti i giorni; rifugi d'emergenza sotto temporali o in caso di cattivo tempo; ripostigli di attrezzi agricoli. Il recupero è il lavoro paziente dei volontari del gruppo Alpini di Civate. Perno centrale dell'anello è la splendida basilica romanica di San Pietro al Monte. Il complesso in stile romanico si compone di tre edifici: la basilica di San Pietro, l’oratorio intitolato a San Benedetto e le rovine di quello che una volta era il monastero. Si percorrono mulattiere e sentieri di montagna sempre ben segnalati da paline escursionistiche e da segnavia metallici, fare attenzione ad alcuni tratti esposti attrezzati con catene e dopo piogge abbondanti ai due guadi da superare.
il viandante selvadego

Altre escursioni in zona:
Al Corno Birone 1116 m, dal Sass Negher, per il Ceppo della Forcola
Dal Monte Rai 1259 m vi trasmettiamo...in volo sul Cornizzolo 1240 m
Monte Barro un'isola rocciosa che ha molto da raccontare...
L'anello del Sasso Malascarpa

si parte da uno dei pochi parcheggi gratuiti di Civate
...per poi proseguire seguendo le indicazioni per la località Pozzo...


al primo bivio si prosegue a destra...


...seguendo il sentiero n. 10


si segue l’ampio acciottolato...


...fino alla Cascina dell’Oro, oltre la quale si scende a destra raggiungendo il fondo della Valle dell’Oro...


...dopo aver guadato il torrente si riprende a salire nel bosco...


...guadagnando ripidamente quota nel bosco...


...fino a raggiungere il dosso dove si trovano i "Tri Casott"



...con un bel punto panoramico sul Lago di Annone


si prosegue a mezza costa seguendo il segnavia n. 7 in direzione di S. Pietro al Monte


lungo il sentiero si incontrano altre "Casotte"...


si prosegue con qualche saliscendi, con bella vista sull'Abbazia di San Pietro al Monte...


...su bianco sentiero si inizia a scendere...









per il ritorno si seguono le indicazioni per Priel/Suello...


Fonte degli antichi padri


dopo un primo tratto su strada acciottolata...


...si prosegue su sentiero...


superati con un minimo d'attenzione due tratti attrezzati...



si arriva all'area attrezzata di Priel, con un bel punto panoramico sulla Brianza


tralasciata l'indicazione sulla palina segnavia per Suello, si scende a sinistra lungo il prato, per poi continuare a scendere su sentiero ben segnalato


dopo un breve tratto su strada asfalta, si prosegue seguendo l'Antica strada Romana...
Una strada lastricata in ghiaia ricca di storia e di tradizione, parte integrante dell'antica strada romanica Como - Aquileia.


L’antico percorso, superato l’Adda a Olginate, passava per la sella di Galbiate per poi risalire a mezza costa a Civate, il cui nome deriva da Clavis, passaggio obbligato tra il monte e le paludi lacustri.