Il territorio di Dongo e di Musso è dominato da un imponente sperone roccioso calcareo, il Sasso di Musso, uno splendido balcone sul lago di Como e le cime che lo circondano. Montagna semisconosciuta, sentieri poco battuti, segnaletica evanescente, ma forse è proprio questo che cercavamo nell'andare per monti!
Da Como si prosegue lungo la Strada statale 340 Regina fino a Musso. La macchina la si può lasciare nel parcheggio sulla destra adiacente alla chiesa di San Biagio del XIV sec. (210 m). Si segue la strada asfaltata adiacente alla chiesa e subito dopo il semaforo che alterna il traffico, si scende a destra raggiungendo la caratteristica piazzetta con il porticciolo. Alla fine della piazzetta si risale una scalinata e incrociata nuovamente la strada la si segue verso destra per pochi minuti, fino a raggiungere sulla sinistra una grande cappella dedicata a San Carlo Borromeo. Si inizia a seguire la vecchia mulattiera verso le frazioni Genico e Croda. Ripidamente si arriva tra i stretti e suggestivi vicoli di Genico, tenendo la destra e seguendo i cartelli per la chiesa di Sant’Eufemia si arriva al termine di una strada asfalta. Tralasciato il sentiero a destra per la chiesa di Sant’Eufemia da cui poi faremo ritorno, si prosegue lungo la strada asfalta fino a raggiungere la mulattiera sulla destra indicata da una freccia arancione sull’asfalto e fino alla chiesetta di San Bernardo da bolli arancioni della "bregagno skyrace" e vecchi segnavia rosso/bianco/rosso. Il sentiero sale nel primo tratto ripidamente, per poi continuare a guadagnare quota in maniera costante, passando accanto ad alcune baite. Arrivati in località Pozzuolo si seguono le indicazioni di un paio di cartelli rudimentali con indicato S. Bernardo/Crocetta/Corna. Raggiunte alcune baite ristrutturate, si prosegue fino a raggiungere la palina segnavia in località Monte Corna, perno centrale di questa escursione (760 m). Seguendo le indicazioni a sinistra per Monte Crocetta/San Bernardo/Via dei Monti Lariani, si inizia a risalire la dorsale del Sasso di Musso. Il sentiero prosegue tra affioramenti calcarei e dopo aver oltrepassato a sinistra il Monte Crocetta, si continua a salire ripidamente fino a raggiungere la cima del Sasso di Tegano, dove è stata piazzata una stazione meteorologica (1140 m). Si inizia a scendere verso la Chiesa di San Bernardo, che si raggiunge in pochi minuti (1105 m), a monte della chiesa, sul sentiero per il M. Bregagno, c'è una fresca fontanella. Dopo una doverosa pausa si prosegue seguendo il sentiero sotto alla chiesa e oltrepassata una cappella con un Crocifisso intagliato nel legno, in breve si raggiungere la strada sterrata/cementata. Sulla destra con una breve deviazione, si può fare un giro tra le baite di Labbio, dove sorge l'omonimo agriturismo (1050 m). Si inizia a seguire la strada e al secondo tornante la si abbandona, seguendo il sentiero a destra che taglia i due successivi tornanti. Giunti a monte di alcune baite, si segue un sentiero a sinistra che scende passando accanto ad alcune di esse, per poi entrare nel bosco. Non trovando più nessun tipo di sentiero, si scende senza particolari difficoltà lungo un largo canale seguendo alcune labili tracce, fino a raggiungere il termine della sottostante strada sterrata. Questo punto si può anche raggiungere più facilmente proseguendo lungo la strada per un breve tratto, per poi seguire a sinistra la sterrata. Al termine della strada sterrata, si costeggia una bella parete, per poi proseguire seguendo il sentiero a mezzacosta. Dopo alcuni brevi saliscendi si ritornare nuovamente alla palina segnavia in località Monte Corna. Seguendo ora le indicazioni per Monti di Vigero/San Gottardo/Dongo, si inizia a scendere ripidamente, per poi proseguire verso sinistra raggiungendo una condotta forzata. Il sentiero sempre ben segnalato passa sotto a un piano inclinato, per poi scendere fino a raggiungere le baite in località Monti di Vigero (520 m). Seguendo le indicazioni per Dongo/San Gottardo si percorre a sinistra una strada sterrata, che si abbandona dopo pochi metri per scendere a destra seguendo il sentiero contrassegnato sa segnavia bianco/rossi, che termina in prossimità di un'ulteriore strada sterrata. Si svolta a destra seguendo la sterrata per un lungo tratto, fino a raggiungere una palina segnavia, abbandonata la strada si prosegue verso destra in direzione di Barbignano/Martinico/Chiesa di S. Maria. Dopo una serie di passerelle in cemento sopra alla condotta forzata, si scende fino alla successiva palina segnavia in prossimità di alcune abitazioni. Si sale verso destra in direzione della Chiesa di S. Eufemia/Musso, seguendo il "Percorso Vita" che parte da Dongo. Raggiunta la Chiesa di Sant'Eufemia, è obbligatorio fermarsi per dissetarsi alla fresca fontanella, ma soprattutto per ammirare il fantastico panorama sul lago e sulle cime circostanti, tra cui spicca il M. Legnone, la cima più alta della provincia di Lecco e del settore più occidentale delle Alpi Orobie (338 m). Dal portico della chiesa si inizia a scendere ripidamente lungo una rampa acciottolata, per poi continuare passando sulla nuda roccia che è stata abilmente gradinata per facilitare il cammino. Secondo alcuni ci si troverebbe su un'antichissima via, antecedente alla più celebre e storica Via Regina realizzata in epoca romana. Ritornati nuovamente a Genico, si ripercorre il medesimo itinerario fino al parcheggio a Musso.
Malati di Montagna: Pg, Lorenzo, Silvio e il selvadego
veduta da Musso al Sasso di Musso
a sinistra si intravede la chiesetta di San Bernardo
arrivo a Genico
sul sentiero verso...
...il Sasso di Musso...
...tra caratteristiche conche...
...per poi risalire ripidamente il suggestivo sentiero...
anche con un po' di foschia il panorama è di prim'ordine
Monte Crocetta
quasi in cima...
Monte Bregagno oggi non pervenuto
Chiesa di San Bernardo, sullo sfondo il Sasso di Musso
La chiesetta fu benedetta il 24 maggio 1856, con grande affluenza di popolo dai territori confinanti. Nel 1892 venne collocata su una nicchia di legno la statua di S. Bernardo offerta dai contadini di Musso e Catasco, portata a spalla in solenne processione da Labbio dopo essere rimasta esposta in parrocchia. In quegli anni furono anche eseguiti lavori di riparazione e copertura del tetto, che furono sempre ripetuti ad intervalli regolari. La festa di San Bernardo si celebra sui monti la domenica dopo San Rocco ed ha tuttora vasta eco e partecipazione dai paesi vicini.
Chiesa di Sant’Eufemia, sullo sfondo Legnone e Legnoncino
Non c’è alcun documento che attesti il periodo in cui fu eretta la piccola Chiesa sulla storica rupe, ma vi accennano spesso le cronache e le tradizioni medievali. L’attuale costruzione risale al 1662, ma il Ninguarda (1593) descrive sommariamente il precedente edificio, da lui trovato molto danneggiato a causa delle battaglie che portarono all’abbattimento del Castello di Gian Giacomo Medici da parte dei Grigioni nel 1532.